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AstraZeneca Cina

Vaccino Astrazeneca sospeso in Germania, Francia, Italia e Spagna, ecco tutte le novità

I fatti, le decisioni delle istituzioni e la versione della casa farmaceutica Astrazeneca

 

Italia, Germania, Francia e Spagna hanno bloccato, temporaneamente, la somministrazione del vaccino di Astrazeneca.

Si allarga, in Europa, l’allarme sul vaccino Astrazeneca.

Ieri in Irlanda le autorità sanitarie hanno chiesto lo stop del farmaco, la Danimarca ha sospeso la somministrazione del vaccino e l’Italia aveva già fermato un lotto del farmaco dopo due decessi.

Il tutto senza che il rapporto di correlazione causa-effetto sia stato confermato. Tanto che quell’allarme sulla sicurezza del siero viene definito, nella serata di ieri, 14 marzo, «ingiustificato» dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Ecco tutte le novità con la posizione della casa farmaceutica («Un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate in Ue e UK con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato Paese»).

CHE COSA HA DECISO LA GERMANIA SUL VACCINO ASTRAZENECA

La Germania ha annunciato la sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il ministro della Salute tedesco ha parlato di “scelta precauzionale” in vista di ulteriori analisi su gravi eventi avversi su persone vaccinate con l’anti-Covid della casa farmaceutica britannica.

LE RACCOMANDAZIONI DELL’ISTITUTO FEDERALE PER I VACCINI

Il Governo federale, ha spiegato un portavoce del Ministero della Salute, ha agito seguendo una raccomandazione dell’Istituto federale per i vaccini Paul Ehrlich (Pei). Dopo nuove segnalazioni di casi di trombosi in persone che erano state vaccinate in Germania e in Europa, l’Istituto ritiene necessarie ulteriori indagini.

LO STOP DELL’ITALIA

Anche l’Italia blocca precauzionalmente la somministrazione. L’Aifa, in via del tutto precauzionale e temporanea, ha deciso di estendere il divieto di utilizzo del vaccino su tutto il territorio nazionale, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema.

INDICAZIONI PER CHI HA FATTO LA PRIMA DOSE

L’Agenzia ha anche informato che presto fornirà tutte le indicazioni a chi ha fatto la prima dose.

L’Aifa, scrive la stessa Agenzia, renderà “nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.

DUE LOTTI SEQUESTRATI

La decisione arriva dopo che, nelle scorse ore, la Procura di Biella ha disposto il sequestro di un altro lotto Astrazeneca, ABV5811, a seguito della morte di un insegnante del conservatorio nella provincia piemontese su cui la magistratura sta indagando. Si tratterebbe del secondo lotto bloccato a livello nazionale dopo l’ABV2856, ritirato dopo i due decessi registrati in Sicilia.

COME NASCE L’INIZIATIVA DELLA MAGISTRATURA

Un’indagine per omicidio colposo e il sequestro, in tutta Italia, del lotto ABV5811. È questa la decisione della procura di Biella, che ha aperto un’inchiesta sulla morte di Sandro Tognatti, 57enne di Cossato, docente di clarinetto al conservatorio di Novara. A Tognatti era stata somministrata una dose del vaccino anti-Covid AstraZeneca il 13 marzo. Il suo decesso è avvenuto domenica 14.

Il procuratore di Biella ha disposto in via cautelativa il sequestro dell’intero lotto, come già aveva fatto il procuratore di Siracusa che sta indagando sul caso del sottufficiale della Marina militare, delegando ai Nas dei carabinieri le operazioni presso tutti gli hub di distribuzione e i centri di vaccinazione, dove sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi.

LA SITUAZIONE IN VENETO

Tra le aree interessate dal sequestro – secondo il Fatto Quotidiano – c’è anche il Veneto, dove le dosi erano state distribuite a tutte le Ulss, tra la ‘1’ Dolomiti e la ‘9’ Scaligera. Il lotto veneto riguarda 41.300 dosi, di cui ne sono state usate 20.952. “Il blocco è precauzionale – ha sottolineato il presidente Luca Zaia – ma bisogna far veloci nel chiarire se il vaccino è causa, concausa o non c’entra niente con la morte”.

DONNA IN GRAVI CONDIZIONI A NAPOLI

Anche a Napoli una donna è in gravi condizioni dopo aver ricevuto, la settimana scorsa, la prima dose del vaccino di Astrazeneca, lotto ABV5811 (in via di sequestro in queste ore). Sonia Battaglia, di 54 anni, è ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale del Mare di Napoli. Come raccontato dai familiari, la donna, non aveva patologie pregresse e si trova in rianimazione in condizioni gravissime.

SPERANZA: SCELTA PRECAUZIONALE, ATTENDIAMO CHIARIMENTI

“Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’Agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”, ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

SPAGNA: SOMMINISTRAZIONI SOSPESE PER DUE SETTIMANE

In Spagna la somministrazione del vaccino di interromperà da martedì 16 marzo per almeno due settimane, scrive El Mundo. La decisione, spiega il ministro della Salute, Salvador Illa, è presa “in modo precauzionale” e “per prudenza” fino a quando l’Agenzia europea per i medicinali non chiarirà se esista una relazione tra i numerosi casi di trombosi (uno avvenuto in Spagna) e l’uso di quel vaccino.

LO STOP FRANCESE

Anche la Francia, sempre in “via precauzionale” ha sospeso la somministrazione del vaccino di Astrazeneca, scrive Le Monde. L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari, Ansm,  ha sottolineato che gli “eventi tromboembolici e disturbi della coagulazione” sono “rari” e che al momento non sono connessi alla vaccinazione. “Ad oggi – aggiunge l’agenzia – sono stati segnalati pochi casi in Francia, e nessun decesso, come dati della sorveglianza rafforzata messa in atto dall’inizio della vaccinazione”.

Emmanuel Macron, annunciando lo stop in conferenza stampa a Montauban, ha assicurato che la vaccinazione riprenderà quanto prima  “se il parere dell’autorità europea lo consentirà”.

LE PAROLE DEI VERTICI EMA SUL VACCINO ASTRAZENECA

“Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ”è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”, ha sottolineato Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema, in audizione all’Europarlamento. “Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”.

Dall’Ema arriva, intanto, anche la conferma dell’efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson contro le varianti.

LA NOTA DELL’EMA

“Mentre la sua indagine è in corso, l’EMA rimane attualmente dell’opinione che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del COVID-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superano i rischi di effetti collaterali”, si legge in una nota dell’Agenzia europea del farmaco.

IL COMMENTO DELL’OMS

Nessuna evidenza che casi di trombosi riscontrati nelle ultime settimane siano stati causati dal vaccino di Astrazeneca, ha riferito oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), dopo che anche la Germania ha sospeso le somministrazioni del farmaco. In un comunicato, l’Oms ha riferito che sta valutando i documenti relativi al vaccino della multinazionale anglo-svedese e che è comunque importante andare avanti con la campagna di immunizzazione.

CHE COSA HA DETTO IL GOVERNO BRITANNICO SUL VACCINO ASTRAZENECA

Il vaccino anti Covid sviluppato all’università di Oxford e prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca resta “sicuro ed efficace”, secondo i dati della somministrazione in corso nel Regno Unito, dove oltre 11 milioni di persone hanno già ricevuto questo siero (primo Paese al mondo per dimensione del suo utilizzo), ha ribadito, sollecitato dai giornalisti sul tema nel briefing di giornata, un portavoce del premier britannico Boris Johnson. Il portavoce ha poi aggiunto, sulla scia delle nuove rassicurazioni date oggi anche da autorità sanitarie britanniche e ricercatori dello stesso ateneo di Oxford, che “non vi sono evidenze” di un incremento dei casi di trombosi dopo le vaccinazioni rispetto alle statistiche ordinarie.

LA VERSIONE DI ASTRAZENECA

Ma che cosa dice Astrazeneca? «Un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate in Ue e UK con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia , in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato Paese», ha fatto sapere nella serata del 14 marzo AstraZeneca. Specificando che su 17 milioni di vaccinati «ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all’8 marzo».

Un numero «molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati». Insomma negli studi clinici, «anche se il numero di eventi trombotici era piccolo, questi erano inferiori nel gruppo dei soggetti vaccinati» e «non ci sono state prove di un aumento del sanguinamento negli oltre 60 mila partecipanti arruolati».

E ancora, in termini di qualità, per l’azienda non ci sono problemi confermati relativi a qualsiasi lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo. «Ulteriori test sono stati e vengono condotti da noi stessi e in modo indipendente dalle autorità sanitarie europee e nessuno di questi nuovi test ha mostrato motivo di preoccupazione». L’azienda specifica che nel corso della produzione del vaccino vengono condotti «più di 60 test di qualità da AstraZeneca, dai suoi partner e da più di 20 laboratori di test indipendenti».

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