skip to Main Content

Farmaci Suicidio Assistito

Tutto su Tiopentone, il farmaco scelto per il suicidio assistito di Mario

Tiopentone sodico: che cos’è, quando è stato usato e chi lo produce

 

Venerdì scorso è stato scelto il farmaco per il suicido assistito di Mario, 43enne marchigiano rimasto tetraplegico 15 anni fa a causa di un incidente stradale. Si tratta del Tiopentone sodico. A dare l’annuncio è stata l’associazione Luca Coscioni dopo oltre 16 mesi di azioni legali.

A decidere l’appropriatezza del farmaco, ha scritto il Corriere Adriatico, è stata una commissione multidisciplinare di esperti, istituita dall’Azienda sanitaria Unica Regionale (Asur), dopo la verifica delle condizioni di Mario da parte del Comitato Etico Regione Marche.

COS’È IL TIOPENTONE

Il Tiopentale, spiega l’Istituto Clinico Humanitas, è un barbiturico che agisce riducendo l’attività del sistema nervoso centrale, inducendo così una lieve sedazione o, a dosi più elevate, l’addormentamento. Si somministra mediante iniezione in vena o per via rettale.

IL CASO DEL SUICIDIO ASSISTITO

Dall’associazione Coscioni fanno sapere, in seguito al parere degli esperti coinvolti, che la quantità di Tiopentone sodico che verrà iniettata a Mario, 20 grammi, garantisce “la morte più rapida, indolore e dignitosa possibile (rispetto all’alternativa del rifiuto delle cure con sedazione profonda continuativa, e ad ogni altra soluzione in concreto praticabile, compresa la somministrazione di un farmaco diverso)”.

Mario dovrà iniettarsi da solo il farmaco, senza l’intervento di nessun medico.

LA STORIA DEL TIOPENTONE (PENTOTHAL)

Usato in passato come anestetico, per indurre sonnolenza o addormentamento prima di un intervento chirurgico o di alcune procedure mediche, è stato sostituito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nella lista dei farmaci essenziali con il propofol e nella maggior parte delle sedazioni con le benzodiazepine.

Rimane, tuttavia, elencato come alternativa accettabile.

Il Tiopentone, noto con il nome di Pentothal, è stato utilizzato per l’induzione del coma artificiale e in medicina veterinaria, per l’eutanasia ma anche per l’iniezione letale ai condannati a morte negli Stati Uniti – dove è prevista la pena capitale.

Il cinema lo ha reso noto come “il siero della verità” perché, spiega Focus, se usato in terapie psichiatriche con pazienti affetti da amnesia, mutismo o blocco del linguaggio, “induce nel paziente uno stato di tranquillità e rilassamento, che aumenta la disponibilità a parlare”.

CHI LO PRODUCEVA

Negli Stati Uniti l’unica azienda che ha avuto l’autorizzazione ufficiale della Food and Drug Admistration (Fda) per produrre il Pentothal è Hospira, società farmaceutica con sede nell’Illinois nata da una costola della multinazionale Abbott che negli anni ‘30 scoprì e lanciò il Tiopentale sodico.

Hospira ha anche uno stabilimento alle porte di Milano, a Liscate, che avrebbe dovuto produrre il farmaco ma nel gennaio 2011, a seguito delle accuse relative al suo utilizzo per la pena di morte e all’intervento sia di associazioni come Nessuno tocchi Caino che del governo italiano, l’azienda ha deciso di cessarne la produzione in Italia e a livello globale.

Hospira ha dichiarato di essere ricorsa a questa decisione perché pur non avendone mai avallato l’uso per i condannati alla pena di morte non aveva il potere per evitarlo.

Da allora l’Unione europea vieta l’esportazione anche di prodotti equivalenti perché ritenuto un farmaco da usare solo per sedazione pre-operatoria, sotto stretto controllo medico.

CHI LO PRODUCE

L’azienda Intervet Productions, con sede ad Aprilia, lo produce per uso veterinario.

Secondo il sito Pharmacompass, oggi il Tiopentale sodico verrebbe prodotto dalla svizzera Sandoz di Novartis, dalla tedesca Chemische Fabrik Berg GmbH, dalla taiwanese Sci Pharmtech e dalle giapponesi Mitsubishi Tanabe Pharma e Juzen Chemical Corporation.

Back To Top