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Sinovac Sinopharm Omicron

Sinovac e Sinopharm, il flop dei vaccini a virus inattivato contro Omicron. Report Nature

I vaccini anti Covid a virus inattivato Sinovac e Sinopharm rappresentano quasi 5 degli oltre 11 miliardi di dosi consegnate a livello globale e con Omicron questo potrebbe essere un problema. Ecco cosa dice Nature

 

La Cina li ha prodotti e ne ha autorizzato la somministrazione nei bambini dai 3 anni in su, delle oltre 11 milioni di dosi consegnate nel mondo Sinovac e Sinopharm ne rappresentano quasi 5 miliardi, ma sempre più studi, scrive Nature, mostrano che entrambi forniscono poca o nessuna protezione contro la variante Omicron.

QUANTO SONO EFFICACI I VACCINI A VIRUS INATTIVATO

I vaccini a virus inattivato, stabili e relativamente facili da produrre, come Sinovac e Sinopharm, contengono particelle di SARS-CoV-2 trattate chimicamente per impedire l’infezione. Secondo gli studi citati dalla rivista Nature, molte delle persone che hanno ricevuto due dosi di uno dei due vaccini non riescono a produrre anticorpi in grado di contrastare Omicron e dopo una terza dose i livelli di anticorpi neutralizzanti tendono a rimanere bassi.

Questi risultati, si legge, stanno spingendo molti scienziati e ricercatori a rivalutare il ruolo dei vaccini a virus inattivato nella lotta globale contro il Covid.

NON SOLO SINOPHARM E SINOVAC

Oltre ai quasi 5 miliardi di dosi di Sinovac e Sinopharm, distribuiti come parte della diplomazia globale cinese sui vaccini, la società inglese di data-tracking Airfinity fa sapere che sono state consegnate anche più di 200 milioni di dosi di altri vaccini a virus inattivato come il Covaxin dell’India, il COVIran Barekat dell’Iran e il QazVac del Kazakistan.

STUDI A CONFRONTO

I ricercatori di Hong Kong hanno analizzato il sangue di 25 persone che avevano ricevuto due dosi di Sinovac e nemmeno uno di loro aveva anticorpi in grado di neutralizzare Omicron. L’azienda ha subito contestato lo studio e affermato di avere dati interni che indicavano che 7 persone su 20 li avevano sviluppati.

Altri studi che hanno coinvolto persone immunizzate con Covaxin2, prodotto dalla Bharat Biotech di Hyderabad, India, e BBIBP-CorV3, prodotto dall’azienda statale cinese Sinopharm, a Pechino, hanno concluso che i vaccini a virus inattivato mantengono una certa potenza contro Omicron – anche se, come hanno detto i ricercatori del Translational Health Science and Technology Institute di Faridabad in India, nel loro studio 2, le risposte immunitarie sono state “sub-ottimali”.

Sebbene i risultati sull’efficacia di questi vaccini contro Omicron non siano dei più incoraggianti, alcuni esperti come Murat Akova, specialista di malattie infettive alla Hacettepe University School of Medicine di Ankara, affermano che dovrebbero proteggere dalla malattia grave.

COSA SUCCEDE CON UNA TERZA DOSE DIVERSA

Somministrando come terza dose un vaccino a mRna la protezione sembra essere migliore, ma alcuni ritengono che non sia comunque sufficiente contro Omicron.

Akiko Iwasaki, un immunologo virale alla Yale School of Medicine di New Haven in Connecticut, e altri colleghi che hanno studiato i campioni di sangue di 101 che avevano ricevuto due dosi di Sinovac seguite da un richiamo di mRNA hanno rilevato che l’’80% di questi aveva una certa “attività di blocco” nei confronti di Omicron, ma i livelli di anticorpi non erano molto maggiori rispetto a un altro gruppo a cui erano state somministrate due dosi di vaccino mRNA e nessun richiamo.

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