La casa farmaceutica statunitense Elicio Therapeutics sta conducendo la sperimentazione di un potenziale vaccino contro le recidive al pancreas e al colon e i risultati, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, sarebbero incoraggianti. L’intuizione arriva dagli scienziati dell’MD Anderson Cancer Center presso l’Università del Texas.
LA SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione di fase 1 del vaccino ELI-002 è stata condotta su un gruppo di 25 pazienti, con un’età media di 61 anni e che si erano precedentemente dovuti sottoporre a un intervento di rimozione del tumore.
A loro sono quindi state somministrare 10 dosi del vaccino che prende di mira le mutazioni KRAS, G12D e G12R.
La fase 2 di sperimentazione, che prevede un campione più ampio, dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.
I RISULTATI
Dai risultati è emerso che l’84% della coorte e il 100% dei soggetti che avevano ricevuto la dose più alta hanno sviluppato una risposta immunitaria e che questa era associata a una riduzione dell’86% del rischio di recidiva e decesso.
Non sono stati riportati casi di tossicità o eventi avversi di tipo grave e tra gli effetti collaterali più comuni gli studiosi hanno riscontrato reazione al sito di iniezione, mialgia e affaticamento.
Sebbene questi risultati siano preliminari, secondo il dottor Shubham Pant, che ha guidato il team, “sembrano molto promettenti” sia per la riduzione del rischio di recidiva e, dunque, dell’aumento dell’aspettativa di vita sia per il profilo di sicurezza dimostrato dal farmaco.
“Questo approccio – ha aggiunto Pant – dimostra il potenziale nel ritardare la recidiva e migliorare l’aspettativa di vita nei pazienti con cancro del pancreas e del colon-retto”, due tumori a cui è “correlato un significativo tasso di recidiva, anche dopo la chemioterapia”.
I DATI SUL TUMORE AL PANCREAS
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e pubblicato l’anno scorso sulla rivista Gastroenetrology osserva un importante aumento dell’incidenza del tumore al pancreas in tutta la popolazione degli Stati Uniti, ma con una velocità di diffusione tra le donne molto più alta, soprattutto tra le under 55.
In Italia, nel 2022 sono stati stimati 14.500 nuovi casi. Nel nostro Paese, afferma Airc, “per molto tempo si è registrata una maggior prevalenza di questo tumore negli uomini, dovuta verosimilmente al loro maggiore consumo di sigarette rispetto alle donne”. Tuttavia, “oggi le donne fumano quanto e più degli uomini e forse anche per questo nelle pazienti ultrasettantenni il carcinoma pancreatico è tra i cinque tumori più frequenti (al quarto posto, con il 6% dei casi)”.
Secondo l’associazione Codice Viola, che si dedica a pazienti affetti da adenocarcinoma del pancreas, il 18,2% sviluppa una recidiva nei primi 6 mesi dopo l’intervento; il 21,1% tra il 6° e il 12° mese; e il 21,6% fra il 12° e il 24° mese.
A oggi è il tumore con la minor sopravvivenza sia a un anno dalla diagnosi (34% nell’uomo e 37,4% nella donna) che a cinque anni (11% nell’uomo e 12% nella donna).
I DATI SUL TUMORE AL COLON-RETTO
I tumori del colon-retto, fa sapere il ministero della Salute, sono la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne. Nel 2022 si sono registrati 48.100 nuovi casi (26.000 negli uomini e 22.100 nelle donne, in crescita rispetto al 2020 rispettivamente del +1,5% e del +1,6%).
Negli ultimi 20 anni, inoltre, si è osservato un aumento del 30% dei casi tra gli under 50.
Per quanto riguarda la mortalità, nel 2021 sono stati stimati 21.700 decessi, di cui circa 11.500 negli uomini e 10.200 nelle donne. Attualmente la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 65% negli uomini e 66% nelle donne, sale rispettivamente al 77% e al 79% se si considera la probabilità di vivere ulteriori 4 anni dopo aver superato il primo anno dalla diagnosi.