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vaccino antinfluenzale spray

Perché solo Astrazeneca gongola in Italia con i vaccini antinfluenzali spray?

I vaccini antinfluenzali spray, pensati per i più piccoli ma da quest'anno estesi a tutti i minorenni, contribuiscono a far aumentare la copertura vaccinale. Tuttavia, costano di più soprattutto perché, in Italia, al momento è stato autorizzato solo quello di Astrazeneca. Fatti, numeri e commenti

 

Niente più lacrime negli studi dei pediatri per i bambini che ricevono il vaccino antinfluenzale. Da qualche anno infatti è disponibile anche in versione spray, ma quest’anno è la prima volta che la maggior parte delle regioni ne ha acquistato un elevato numero di dosi.

I costi per le amministrazioni, però, che devono garantire la vaccinazione antinfluenzale gratuita a tutti i bambini da 6 mesi a 6 anni, oltre che ad anziani e fragili, sono salati perché attualmente, per la formulazione in spray nasale, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato solamente Fluenz di Astrazeneca, approvato per bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 18 anni.

Precedentemente l’antinfluenzale spray veniva passato solo ai bambini con patologie ma dalla stagione 2022-2023 può essere offerto gratuitamente a tutti coloro che hanno da 2 a 6 anni.

I NUMERI DELLE REGIONI

Stando a quanto scrive Repubblica, la regione a usare il vaccino antinfluenzale spray è stata la Lombardia, che ha anche esteso la gratuità a tutti i minori di 17 anni. “Non a caso – si legge – l’anno scorso aveva di gran lunga la copertura più alta: 29% tra i 2 e i 4 anni contro una media del 16,7%. Quest’anno ha già somministrato 155mila dosi delle 210mila acquistate”.

“Il Lazio – prosegue il quotidiano romano – è intorno alle 60mila, l’Emilia-Romagna è salita a 23mila, oltre il 50% in più dell’anno precedente. La Toscana la stagione scorsa si era fermata a 200 dosi, quest’anno è a 32mila e pensa di richiederne altre”. Come ha spiegato Paolo Biasci, rappresentante della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), con il nuovo vaccino le coperture aumentano.

I LIMITI DEL VACCINO ANTINFLUENZALE SPRAY

Visto il successo riscosso, le regioni probabilmente acquisterebbero ancora più dosi ma il loro costo le frena. Il vaccino antinfluenzale spray di Astrazeneca infatti, secondo Repubblica, “costa fino a cinque volte in più del vaccino che si inietta, cioè anche 18 euro contro i 3,60-3,80 euro”.

Il problema si potrebbe ovviare se anche altre case farmaceutiche entrassero in competizione, facendo così diminuire i costi.

Inoltre, essendo un prodotto approvato solo per i più giovani, si esclude una parte importante di popolazione. Ma fuori dall’Italia c’è chi si sta già muovendo per offrire questa opzione anche agli adulti. Negli Stati Uniti infatti la Food and Drug Administration (Fda) ha autorizzato FluMist di MedImmune per persone da 2 a 49 anni e recentemente gli ha anche concesso la somministrazione fai-da-te. Ovviamente per i minorenni è indicata la somministrazione da parte di un caregiver.

Per gli over 50, e in particolare per i più anziani, il discorso è diverso perché, come ha spiegato Roberta Siliquini, presidente della Società italiana di Igiene, “gli spray sono a virus vivo attenuato e di solito questo tipo di vaccini non si fa a chi per ragioni di età ha più probabilità di avere una immunodepressione. Detto questo, il concetto di spray va bene e nelle persone sane, alle quali non può provocare la malattia, dà immediatamente una risposta immunitaria”.

I COMMENTI DEGLI ESPERTI

Roberto Burioni, virologo al San Raffaele di Milano, del vaccino antinfluenzale spray esalta la sua capacità di fornire un’immunità superiore, oltre che il pregio di essere probabilmente “percepito in modo diverso dalle persone, come meno pericoloso”. “Potrebbe dare una mano alle coperture, oltre a essere più pratico da somministrare. E infatti la ricerca va in quella direzione”, ha detto. Inoltre, l’esperto ricorda che la ricerca sta lavorando per ottenere con questa formulazione anche altri tipi di vaccini, da quelli anti-Covid e per la pertosse, alla speranza di poterli realizzare per il virus respiratorio sinciziale e un giorno anche per il cancro.

Sulle sue proprietà immunitarie, Francesco Vitale, professore di Igiene dell’Università degli Studi di Palermo, aveva spiegato in passato che “tale via di somministrazione vaccinale ha un significativo valore immunologico, perché stimola la produzione di anticorpi mucosali igA che formano una barriera protettiva attiva nella sede di ingresso del virus”.

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