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tumori prevenibili vaccino

Perché l’Europa spinge sui vaccini anti tumori

Ci si ammala e si muore troppo di tumori prevenibili da vaccino. Ecco perché l'Ue ha invitato gli Stati membri ad offrire e promuovere le vaccinazioni per il papillomavirus umano (Hpv) e il virus dell'epatite B (Hbv). Tutti i dettagli

 

Mentre si discute dell’ipotesi di cambiare nome ai tumori, non più in base al loro organo di origine ma alle loro caratteristiche molecolari, la Commissione europea ha inviato delle raccomandazioni, non vincolanti, agli Stati membri Ue per rafforzare la lotta al cancro, ove possibile, attraverso la vaccinazione.

È il caso, per esempio, del virus dell’epatite B (Hbv) e del papillomavirus umano (Hpv), responsabile dell’insorgenza, tra gli altri, del tumore al collo dell’utero – entrambi prevenibili da vaccino.

PERCHÉ NUOVE RACCOMANDAZIONI

Le nuove raccomandazioni mirano a raggiungere gli obiettivi già fissati entro il 2030 dal piano europeo Beating Cancer e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Beating Cancer, infatti, ha previsto l’obiettivo di vaccinare completamente per l’Hpv il 90% della popolazione femminile e di aumentare il tasso di vaccinazione nei ragazzi. Mentre per l’Hbv, l’Oms ha fissato a 95% la percentuale di copertura vaccinale della vaccinazione infantile; delle donne in gravidanza sottoposte a screening per l’epatite B; e dei neonati che hanno ricevuto entro 24 ore dalla nascita la vaccinazione.

Nonostante questi obiettivi siano già in atto, la Commissione Ue avverte che “c’è ancora molta strada da fare per raggiungere questi obiettivi”. Per questo invita gli Stati membri a rafforzare in particolare i programmi di vaccinazione contro l’Hpv e l’Hbv, integrandoli nei loro programmi nazionali, e a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura vaccinale attraverso registri elettronici delle vaccinazioni.

DATI E VACCINI PER HPV E HBV ANCORA INSUFFICIENTI

Stando al testo Ue, infatti, molti Stati membri sono ancora al di sotto del 50% di copertura vaccinale contro l’Hpv per le ragazze, con dati limitati disponibili per i ragazzi e i giovani adulti. Inoltre, vi è una significativa mancanza di dati sui tassi di vaccinazione contro l’Hbv.

Promuovere e offrire la vaccinazione è, dunque, fondamentale perché come ha ricordato in un tweet il Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, “ogni anno quasi 14.000 vite vengono perse a causa del tumore al collo dell’utero e si registrano oltre 16.000 nuove infezioni da epatite B”.

L’Hpv, aggiunge Euractiv, causa circa il 5% di tutti i tumori nel mondo. Il più comune è il cancro al collo dell’utero (o cervice uterina), ma può causare anche il tumore alla vagina, alla vulva, all’ano, al pene e all’orofaringe. Solo in Europa, l’Hpv è responsabile di circa 90.000 tumori all’anno.

COME INTERVENIRE

Nella pratica la Commissione Ue invita gli Stati a vaccinare gratuitamente o rimborsare l’intero prezzo del vaccino, oltre che assicurarsi che la vaccinazione sia facilmente accessibile, soprattutto ai gruppi target e alle popolazioni vulnerabili o ad alto rischio.

Le raccomandazioni poi insistono su una maggiore sensibilizzazione dei giovani e dei genitori attraverso una comunicazione che metta in luce i benefici della vaccinazione e e combatta la disinformazione.

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