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Perché la Corte dei Conti sfruculia Agenas

Che cosa emerge dalla relazione della Corte Conti sul bilancio delll’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

Meno spese in consulenze e collaborazioni esterne per i servizi sanitari regionali. È questo che emerge dall’ultimo rapporto della Corte Conti sull’esercizio 2019 dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

Cos’è l’Agenas 

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali è un organo tecnico scientifico del Servizio sanitario nazionale (Ssn). L’Agenas è un ente pubblico sottoposto al controllo del Ministero della salute ma dotato di autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, amministrativa, finanziaria e contabile. L’Agenas assiste, da un punto di vista tecnico-operativo, le regioni e le singole aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale, economico, finanziario e contabile, in tema di efficacia degli interventi sanitari, e di qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure. L’ente quindi è un ponte, uno strumento di raccordo tra i diversi livelli di governo del settore sanitario, oltre che di sostegno per le regioni e il Ministero della salute in relazione allo sviluppo delle strategie di innovazione del Servizio sanitario nazionale. In quest’ultime rientrano le attività di ricerca anche con riferimento all’innovazione tecnologica ed alle sperimentazioni in materia sanitaria. 

Le spese per le consulenze 

L’Agenas può attribuire incarichi temporanei di ricerca e per documentate esigenze connesse alla ricerca sanitaria, a personale esterno se non può far fronte con i suoi dipendenti. “L’Agenzia ha impegnato 5,67 mln per collaborazioni coordinate e a progetto (6,92 mln nel 2018), 1,40 mln per incarichi libero professionali di studio, ricerca e consulenza (1,94 mln nel 2018), per un totale di 231 collaborazioni (contro 281 nel 2018), di cui 184 con incarico coordinato e continuativo, 5 occasionali e 42 con incarico professionale con partita Iva”, si legge nel rapporto . Inoltre per ciò che concerne le attività di gestione amministrativa del programma di educazione continua in medicina (Ecm) e di supporto alla Commissione nazionale per la formazione continua nel 2019 “sono stati complessivamente impegnati, al netto degli oneri previdenziali, assistenziali ed erariali, 1,96 mln a fronte di 2,20 mln nel 2018”. 

Calo delle consulenze esterne

Rispetto al 2018 “si rileva una riduzione sia della spesa relativa alle collaborazioni coordinate e a progetto per circa 1,25 mln sia di quella riguardante gli incarichi libero professionali di studi, ricerca e consulenza per circa euro 540 mila”. Il rapporto evidenzia che la flessione è in buona parte dovuta all’assunzione di nuovo personale, sia a tempo indeterminato che determinato, nel 2019 che già lavorava presso l’Agenzia. Infatti la spesa per il personale presenta dipendente un incremento complessivo di circa 1,40 mln. 

Aumentano i dipendenti dell’Agenas 

“La spesa per il personale è ammontata a 5,37 mln, con un aumento rispetto al 2018 del 33 per cento – scrive la Corte dei Conti nel suo report – . Ciò si è verificato a seguito delle assunzioni di personale sia a tempo indeterminato che determinato. In particolare, l’Agenzia ha predisposto e concluso nel 2019 otto procedure concorsuali per il reclutamento a tempo indeterminato di 66 unità di personale con differenti profili professionali. Con l’entrata in vigore del d.l. n. 35 del 2019, nel mese di novembre del 2019 l’Agenzia ha, inoltre, espletato nove procedure concorsuali che hanno portato all’assunzione nel mese di dicembre di ulteriori 67 unità di personale a tempo determinato per lo svolgimento delle attività di supporto ai Commissari straordinari della Regione Calabria”.

La Corte dei Conti chiede ulteriori tagli di spesa 

In definitiva, considerando tutte le tipologie di collaborazioni esterne “si riscontra una diminuzione della spesa per collaborazioni e consulenze (7,07 mln nel 2019 a fronte di 8,86 mln nel 2018)”. Il calo di spesa, però, alla Corte non basta perché valuta comunque eccessive le risorse impiegate per consulenze esterne. “Sul punto si ritiene, tuttavia, di ribadire l’attenzione sul loro elevato numero e la notevole presenza in diversi settori dell’Agenzia – scrive la Corte -. In proposito questa Corte si riserva di valutare nei prossimi referti l’impatto effettivo che gli indicati sviluppi normativi e regolamentari avranno a regime sulla tendenziale riduzione del ricorso alle collaborazioni esterne, consulenze ed incarichi e sui correlati impegni finanziari e sui costi gestionali”.

La flessione nelle entrante 

Nel Report la Corte dei Conti rileva che la gestione dell’Agenas del 2019 è stata caratterizzata “da una flessione sia delle entrate correnti (da 25,58 mln a 23,45 mln a fine 2019), sia delle corrispondenti spese (da 17,56 mln nel 2018 a 16,86 mln nel 2019)”. La riduzione delle entrate complessive accertate (- 7 per cento) non trova corrispondenza nella riduzione delle uscite (- 3 per cento), dunque “l’esercizio 2019 si chiude con un avanzo finanziario di competenza, pari a 6,10 mln, meno consistente (- 19 per cento) rispetto a quello registrato nel 2018 (7,51 mln)”. Anche alla luce di questo la Corte ci tiene “a ribadire la necessità che l’Agenzia, in occasione della stesura del documento previsionale, continui nell’attento monitoraggio delle proprie esigenze, specie in materia di spese. Ciò al fine di assicurarne la reale pianificazione e attendibilità nonché lo svolgimento delle attività assegnate alla stessa e, in particolare, di quelle connesse alla ricerca e alla sperimentazione.”

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