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Vaccini Anti COVID 19

Perché il Perù snobba i vaccini di Astrazeneca anti Covid

Il Perù non acquisterà i vaccini anti Covid di Astrazeneca: poche informazioni e finanziamento senza garanzie

 

Mentre la Food and Drug Administration ha dato ieri l’ok alla ripresa della sperimentazione del vaccino di Astrazeneca anche negli Usa (dopo lo stop di settembre), il Perù annuncia di non voler acquisire il vaccino prodotto dal laboratorio anglo-svedese in collaborazione con l’Università di Oxford ed Irbm.

Tutti i dettagli.

PERU’ NON ACQUISTA VACCINO ASTRAZENECA

Partiamo dalle ultime notizie sul vaccino di Astrezeneca.

Il Perù, uno dei Paesi più colpiti dal Covid, non firmerà l’accordo per l’acquisto di futuri vaccini Covid-19 da Astrazeneca perché il laboratorio si è rifiutato di fornire dati sufficienti sui risultati delle sue sperimentazioni.

“AstraZeneca non ci ha fornito tutti i risultati dei test, nemmeno di quelli che hanno fatto in Inghilterra”, ha detto il primo ministro Walter Martos in una conferenza con la stampa internazionale.

LE PAROLE DEL MINISTRO DELLA SALUTE

Anche la ministra della Salute peruviana Pilar Mazzeti è intervenuto sull’argomento. “Confermo che non abbiamo firmato assolutamente alcun accordo con AstraZeneca rispetto ad una possibile acquisizione di vaccino”, ha detto la Mazzeti, aggiungendo: “abbiamo deciso questa posizione – ha ancora detto – perché, pur trattandosi di un vaccino ancora in fase di sviluppo, non abbiamo ricevuto una informazione sufficiente sulla base del quale firmare un accordo preliminare con questo laboratorio”.

“Ovviamente siamo molto preoccupati di poter ottenere un vaccino. Tutti i Paesi sono disposti a correre un certo rischio di fronte ad un vaccino di emergenza, però deve trattarsi di un rischio relativo, ma non possiamo correre un rischio grande”, ha concluso Mazzeti.

ASTRAZENECA HA CHIESTO UN FINANZIAMENTO

La questione non si fermerebbe ai soli dati. Astrazeneca avrebbe chiesto una considerevole somma di denaro. Somma che non sarebbe stata restituita nel caso “il vaccino fallisse”, ha precisato Martos, specificando che il laboratorio offrisse minori quantità di vaccini “rispetto ad altri laboratori che ci offrono grandi quantità e a costi inferiori”, ha detto Martos.

PERU’ IN TRATTATIVE CON LA CINA

Quali gli altri laboratori? Forse quelli cinesi. Il Perù è in trattative per acquisire dosi dai laboratori cinesi Sinovac e Sinopharm. Trattative in corso con la società statunitense Pfizer.

ASTRAZENECA RIPRENDE SPERIMENTAZIONE?

Intanto, Astrazeneca riprenderà presto la sperimentazione del vaccino negli Usa, dopo lo stop imposto a settembre a causa di una reazione avversa grave di una donna del trial britannnico. Mentre la sperimentazione è ripresa, dopo poche settimane in Europa, in Giappone, in Brasile e Sud Africa, gli Usa hanno chiesto ulteriori verifiche.

Verifiche che si sarebbero concluse positivamente, a detta di Ann Falsey, una dottoressa in malattie infettive presso la University of Rochester School of Medicine.

LA LETTERA AI VOLONTARI BRITANNICI

Indizi della ripresa della sperimentazione si leggono anche in una bozza di lettera degli scienziati dell’Università di Oxford ai partecipanti al processo nel Regno Unito. “Ti scriviamo per farti sapere che anche l’autorità di regolamentazione dei farmaci degli Stati Uniti (Food and Drug Administration o FDA) ha completato la propria analisi delle informazioni relative ai partecipanti interessati ed è giunta alla stessa conclusione degli altri regolatori dei farmaci, incluso MHRA “, si legge nella lettera fornita dalla UK Health Research Authority, riportata da Reuters. “La vaccinazione riprenderà quindi a breve negli Stati Uniti”. Ieri c’è stato l’ok.

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