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Perché il cadmio sta mettendo a rischio la salute dei bambini francesi? Report Le Monde

Il cadmio, un metallo pesante cancerogeno che si accumula nel suolo e finisce in alimenti comuni come cereali da colazione, pane, pasta e patate, sta allarmando i medici francesi soprattutto per le sue concentrazioni nell'alimentazione dei bambini. L'articolo di Le Monde

 

Non si tratta né di un pesticida né di un inquinante eterno. Tuttavia, contamina massicciamente i francesi, in particolare i bambini, attraverso la loro alimentazione. Al punto che i medici hanno deciso di lanciare l’allarme su quella che considerano una “bomba sanitaria”: il cadmio. Meno conosciuto del piombo, del mercurio o dell’arsenico, il cadmio è un metallo pesante classificato come cancerogeno certo per l’uomo. Presente nei fertilizzanti fosfatici utilizzati in agricoltura, si accumula nel suolo e ha contaminato gli alimenti più consumati: cereali per la colazione, pane, pasta o patate.

In una lettera inviata lunedì 2 giugno al primo ministro e ai ministri della salute, dell’agricoltura e della transizione ecologica, la Conferenza nazionale delle unioni regionali dei professionisti sanitari-medici liberi professionisti (URPS-ML) ha espresso la sua “grande preoccupazione”. “L’esposizione al cadmio è una bomba sanitaria”, commenta Pascal Meyvaert, coordinatore del gruppo di lavoro salute e ambiente dell’URPS-ML. C’è un’emergenza sanitaria, è nostro dovere interpellare le autorità pubbliche per proteggere i cittadini. Lo Stato non può più ignorare questo flagello per la salute pubblica!”.

GLI EFFETTI NOCIVI DE CADMIO

Oltre 16.000 articoli scientifici documentano gli effetti nocivi del cadmio, che si deposita sulle ossa e si accumula nei reni e nel fegato. È associato a malattie ossee come l’osteoporosi, nefropatie, disturbi riproduttivi e un aumento del rischio di cancro (reni, polmoni, prostata, seno…). Un tumore «particolarmente preoccupante» per la comunità medica è quello del pancreas. I medici liberi professionisti affermano di esservi confrontati «frequentemente» nei loro studi. […]

I RISCHI PER I BAMBINI

Il cardiologo Pierre Souvet, presidente dell’Associazione Salute Ambiente Francia, che da diversi anni studia gli effetti devastanti del cadmio, evoca anche gli effetti nocivi sul sistema cardiovascolare. Una meta-analisi pubblicata nel 2024 sulla rivista Environmental Pollution evidenzia un aumento significativo del rischio cardiovascolare a dosi molto basse, con un rischio di sviluppare patologie quasi triplicato già al raggiungimento della soglia di «concentrazione critica» fissata dall’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria (Anses). […]

I medici segnalano in particolare un’«esplosione della contaminazione dei bambini piccoli legata alla loro alimentazione, in particolare cereali, pane e derivati, patate e prodotti affini, che sono alimenti di uso quotidiano». L’esposizione media dei francesi al cadmio è quasi raddoppiata in dieci anni […]

COSA DICONO I DATI

Si tratta di un valore superiore alla “concentrazione critica” di 0,5 µg/g fissata dall’Anses. Secondo lo studio Esteban pubblicato nel luglio 2021, il primo a misurare a livello nazionale il livello di esposizione dei bambini ai metalli pesanti, il 47% dei francesi superava già questa concentrazione critica, e il 18% dei bambini. […]

Già nel 2016, l’unico grande studio sull’alimentazione infantile condotto fino ad oggi dall’Anses rivelava che il 14% dei bambini dai 3 ai 17 anni e oltre un terzo (36%) dei bambini sotto i 3 anni superavano la dose giornaliera tollerabile di cadmio nell’alimentazione. Nella fascia di età compresa tra i 13 e i 36 mesi, l’Anses segnalava che “gli alimenti che contribuivano maggiormente” erano le patate, le verdure a foglia (spinaci) e la pasta. Lo studio Esteban richiama l’attenzione sui cereali per la colazione: i bambini (di età inferiore ai 18 anni) che ne consumano 20 grammi al giorno hanno un’impregnazione di cadmio superiore dell’8,5% rispetto a quelli che ne consumano pochissimi (4 grammi al giorno). […]

UN’ANOMALIA FRANCESE

Fissata a 0,35 µg per chilogrammo di peso corporeo, la dose giornaliera tollerabile in Francia è 3,5 volte superiore alla dose massima raccomandata negli Stati Uniti. L’impregnazione media dei francesi è inoltre tre volte superiore a quella degli americani e più del doppio di quella degli italiani. Supera persino quella dei fumatori americani, passata da 0,61 µg/g a 40 µg/g in quindici anni. […]

Come spiegare questa eccezione francese? Le URPS-ML ricordano che «questa contaminazione è in gran parte attribuibile all’uso di fertilizzanti fosfatici contenenti troppo cadmio». […] Solo la Polonia, la Spagna e il Portogallo registrano tenori più elevati della Francia. Il cadmio è contenuto nelle rocce fosfatiche utilizzate per la produzione di fertilizzanti. Tuttavia, l’agricoltura francese, primo consumatore di fertilizzanti in Europa, si rifornisce di fosforo in Marocco. Il Paese possiede le più grandi riserve minerarie di fosfato al mondo, ma le sue rocce presentano tenori di cadmio molto elevati, fino a 73 mg/kg.

PRESSIONI POLITICHE E RESISTENZE

Convinta che esso rappresenti «un rischio inaccettabile per l’uomo e l’ambiente», la Commissione europea ha deciso di inasprire la normativa introducendo un limite per il contenuto di cadmio nei fertilizzanti fosfatici, dopo una dura battaglia con le lobby dei fertilizzanti. Fissato a 60 mg/kg dal luglio 2022, il limite dovrà essere abbassato a 20 mg/kg entro il 2034; 20 mg/kg è anche la soglia proposta dall’Anses nel 2021. Ma il governo non l’ha seguito. […]

Ma abbassare la soglia a 20 mg/kg non è sufficiente. L’Anses precisa che ci vorranno decenni prima che i livelli di contaminazione del suolo inizino a diminuire. Thibault Sterckeman ha calcolato che, se la normativa europea venisse applicata, la riduzione del cadmio nel suolo francese sarebbe solo del 3,8% entro cento anni. […]

Da parte loro, i medici liberi professionisti chiedono “azioni forti fin da subito”. “Le considerazioni economiche non devono più prevalere sulla salute dei francesi”, tuona Pascal Meyvaert. “L’assenza di reazione da parte dello Stato è intollerabile”. L’URPS-ML chiede in particolare al governo di «sostenere con forza l’alimentazione biologica», soprattutto nelle mense scolastiche. Una meta-analisi di oltre 340 studi, pubblicata nel 2014 sul British Journal of Nutrition, mostra che gli alimenti biologici contengono in media il 48% in meno di cadmio rispetto agli alimenti provenienti dall’agricoltura convenzionale. […]

(Estratto dalla rassegna stampa estera a cura di eprcomunicazione)

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