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Cambiamento Climatico Pistella

Perché anche Pistella (ex Cnr) elogia il manifesto di scienziati critici sul turbo ambientalismo catastrofista

Il cambiamento climatico è responsabilità dell’uomo? Fabio Pistella, ex Presidente del CNR, e Stefano Epifani intervengono sull’argomento    Il contrasto al cambiamento climatico è un tema che non lascia indifferenti. I movimenti ambientalisti, e una larga fetta della comunità scientifica, associano i cambiamenti climatici, dall’innalzamento delle temperature, alle alluvioni, alle attività antropiche. Inquinamento da CO2,…

 

Il contrasto al cambiamento climatico è un tema che non lascia indifferenti. I movimenti ambientalisti, e una larga fetta della comunità scientifica, associano i cambiamenti climatici, dall’innalzamento delle temperature, alle alluvioni, alle attività antropiche. Inquinamento da CO2, produzione e dispersione di materiali plastici, consumo del suolo, sono tutte attività che vengono collegate alle mutazioni del clima.

LA LETTERA MANIFESTO DEI 1500 SCIENZIATI SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Ma non tutti gli esperti sono d’accordo. Un gruppo di 1500 scienziati ha firmato un manifesto che sostiene che il mondo non stia vivendo un’emergenza climatica. Gli scienziati non negano che il clima viva dei mutamenti ma escludono che vi siano correlazioni tra le attività antropiche e l’insorgenza di manifestazioni climatiche estreme. Allo stesso tempo non negano che l’inquinamento debba essere fermato e che tutti i paesi debbano essere più rispettosi dell’ambiente nel quale tutti viviamo. A firmare l’appello nomi importanti dell’Accademia italiana ed europea, da Franco Prodi, professore di fisica dell’atmosfera presso l’Università di Ferrara, a Patrick Moore, Co-Founder di Greenpeace, ad Alberto Prestininzi, ordinario all’università La Sapienza di Roma di Geologia Applicata e Rischi Geologici, tra gli ambasciatori del progetto.

L’ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA SPECCHIO DELL’INCURIA DEL TERRITORIO E DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

“Il cambiamento climatico ha come conseguenze periodi di siccità estrema e periodi di perturbazione meteorologica a carattere violento, sono due facce della stessa medaglia – ha detto il geologo e divulgatore scientifico, Mario Tozzi, in un’intervista all’Ansa -. Abbiamo costruito su ogni singolo territorio fluviale, poi ci lamentiamo se l’acqua entra nelle case. Da un lato bisogna agire sul cambiamento climatico, azzerando le nostre emissioni climalteranti e facendo pagare a chi su questo ha guadagnato, le compagnie petro-gassificatrici e carbonifere. E poi lasciare liberi i fiumi”.

L’OPINIONE DELL’EX PRESIDENTE DEL CNR FABIO PISTELLA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Un’opinione in parte diversa da quella di Fabio Pistella, ex Presidente del CNR, che ha nel suo cv un ruolo nel board dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas e l’incarico di direttore generale dell’ENEA. “Una standing ovation all’intervento del Prof. Alberto Prestininzi – scrive il dott. Pistella condividendo l’intervista al prof. Prestininzi sull’ultima alluvione in Emilia-Romagna -. Realistica l’anamnesi (colpevole incuria nella gestione del territorio per incompetenza, trascuratezza e conformismo modaiolo a un malinteso ambientalismo).

Risolutiva la terapia indicata (riprendere gli interventi con le risorse finanziarie che ci sono o sono reperibili, far rispettare le regole che ci sono, ma sono disattese e far funzionare gli organismi preposti che ci sono ma funzionano male)”. Nella sua analisi il dott. Pistella sottolinea come sia importante il rispetto delle norme esistenti, in materia di tutela del suolo e dell’ambiente per contrastare il rischio idrogeologico. “Non servono continue analisi e periodiche riforme inattuate; occorre usare davvero le conoscenze che si hanno e le strutture messe in piedi ma che rimangono inerti o inascoltate – scrive ancora il dott. Pistella -. Purtroppo, è incerta o addirittura negativa la prognosi perché non si applica la terapia. Rimanendo nella metafora clinica il paziente non segue le prescrizioni del medico e segue oroscopi o va da ciarlatani sedicenti guaritori che pensano di risolvere tutto con rimedi miracolosi (l’Europa risolverà da sola le questioni del cambiamento climatico) e sconsigliano le terapie indicate dalla scienza medica (gestire il territorio)”.

METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO AVREBBE EFFETTI BEENFICI ANCHE PER L’OCCUPAZIONE

A questa analisi il dott. Pistella aggiunge che mettere in sicurezza il territorio potrebbe avere effetti benefici anche per l’occupazione. “Inoltre, decenni di inerzia nella gestione del territorio portano a situazioni che superato il livello di guardia determinano danni a catena – scrive -. Comunque la mia opinione è che mettere in sicurezza il territorio è utile in ogni caso, qualunque sia la causa dei fenomeni che stiamo registrando. In particolare sottolineo gli effetti occupazionali e di promozione economica: consumi virtuosi utili nell’immediato oltre che efficaci nel tempo.”

STEFANO EPIFANI: “CERCARE LE SOLUZIONI GIUSTE”

Un approccio simile è quello di Stefano Epifani, uno dei maggiori esperti di digitale, docente di Sostenibilità Digitale presso l’Università di Pavia e Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Il punto non è negare o meno il cambiamento climatico, ma collegarlo agli effetti reali – scrive su Twitter condividendo l’intervista al prof. Prestininzi sull’alluvione in Emilia-Romagna -. Altrimenti le soluzioni che si troveranno per gli eventi avversi, partendo da presupposti sbagliati, saranno sbagliate”.

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