Le celebri zuppe Campbell’s, rese famose in tutto il mondo dall’artista della Pop art Andy Warhol, sono tornate al centro scena per ragioni decisamente meno glamour.
Stando infatti a Martin Bally – ormai ex vicepresidente dell’azienda con sede nel New Jersey – tra i suoi ingredienti ci sarebbe pollo stampato in 3D. Il fattaccio sarebbe emerso da una registrazione in cui Bally, licenziato in tronco, non solo critica i prodotti ma condisce il racconto con insulti razzisti ai dipendenti e offese ai clienti.
A riferire tutto è stato un dipendente, Robert Garza, che ha ascoltato – e registrato – un’ora di imprecazioni poi consegnate a un giornale locale del Michigan. Azione per la quale dice di essere stato a sua volta licenziato.
LA REGISTRAZIONE DELLA VERGOGNA
Secondo quanto riferito da Abc News, Bally sarebbe stato registrato da Garza durante un incontro per discutere della sua retribuzione. Nella registrazione, Bally avrebbe affermato che Campbell’s produce “cibi altamente processati” per “persone povere” e che le zuppe potrebbero contenere “carne bioingegnerizzata”.
Tra i virgolettati attribuiti a Bally compaiono frasi come: “Le nostre zuppe sono mer** per poveri… chi compra la nostra mer**? Io i prodotti Campbell’s non li compro quasi più. Non è sano, ora che so che ca*** c’è dentro… carne bioingegnerizzata. Non voglio mangiare un ca*** di pezzo di pollo venuto da una stampante 3D”.
Per poi proseguire con epiteti razzisti nei confronti dei dipendenti indiani: “Quegli indiani del cazz* non sanno un cazz*… come se non sapessero pensare con la loro fottut* testa”.
LA RISPOSTA DI CAMPBELL’S
Campbell’s non ha potuto negare che la voce registrata era proprio quella di Bally e, dopo un periodo di sospensione, lo ha licenziato. L’azienda ha definito i commenti “volgari, offensivi e falsi” e ha affermato che “non riflettono i nostri valori né la cultura della nostra azienda”.
Inoltre, ha difeso la qualità dei propri prodotti dichiarando che il pollo nelle zuppe è “senza antibiotici”, “100% reale”, proviene da fornitori statunitensi approvati dal dipartimento dell’Agricoltura (USDA) e che non utilizza “pollo stampato in 3D, pollo coltivato in laboratorio o qualsiasi forma di carne artificiale o bioingegnerizzata”.
IL WHISTLEBLOWER (LICENZIATO)
Garza, che ha reso pubbliche le parole di Bally, sostiene di aver informato un suo superiore dei commenti del dirigente ma di non aver ricevuto indicazioni su come presentare una segnalazione alle risorse umane e di essere stato “licenziato improvvisamente” poche settimane dopo aver riferito l’accaduto.
Motivo per cui ha fatto causa all’azienda e chiede un risarcimento per presunta ritorsione, ambiente di lavoro ostile e danni emotivi ed economici. Il suo avvocato ha dichiarato che Garza si sarebbe aspettato che l’azienda apprezzasse la sua segnalazione.
VIA ALL’INDAGINE SUI PRODOTTI CAMPBELL’S
Campbell’s afferma di aver appreso dell’esistenza della registrazione soltanto il 20 novembre scorso. Bally, che lavorava nel dipartimento IT e non aveva ruoli nella produzione alimentare, inizialmente era stato posto in congedo amministrativo. Dopo il licenziamento, alcuni suoi profili social risultavano non accessibili. Nel frattempo, secondo Cbc News, il procuratore generale della Florida ha comunicato l’avvio di un’indagine statale sui prodotti Campbell’s.




