L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e TikTok hanno siglato un accordo con l’obiettivo di fornire informazioni sanitarie affidabili e basate su dati scientifici. La collaborazione durerà un anno e coinvolgerà 800 influencer. Tuttavia, la piattaforma di video brevi di proprietà del colosso cinese ByteDance rischia di essere messa al bando negli Stati Uniti a partire dal prossimo anno.
L’ACCORDO TRA OMS E TIKTOK
L’Oms e TikTok hanno annunciato una collaborazione per promuovere un’alfabetizzazione sanitaria attraverso contenuti video chiari e attendibili. L’organizzazione con sede a Ginevra ha infatti spiegato che 1 giovane adulto su 4 cerca attivamente contenuti informativi sulle piattaforme dei social media, compreso TikTok, il che espone gli utenti a disinformazione e misinformazione. Ecco perché l’accordo punta a diffondere contenuti basati sulle evidenze e a incoraggiare dialoghi positivi sulla salute.
Al momento infatti, secondo quanto dichiarato da alcuni comunicatori scientifici che usano TikTok, capita che la piattaforma non funzioni a dovere quando per esempio segnala video per disinformazione anche se le fonti scientifiche vengono chiaramente condivise oppure quando propone video che contengono fake news o pseudoscienza.
GLI INFLUENCER DELL’OMS
Ma per promuovere i video, TikTok si affiderà a una vera e propria rete di influencer della sanità. Nel 2020 l’Oms ha infatti lanciato Fides, una comunità di creatori di contenuti sanitari nata per contrastare la disinformazione e alzare il livello basandosi sull’evidenza. Oggi sono oltre 800 e raggiungono 150 milioni di persone su varie piattaforme abbattendo gli stigmi, condividendo storie d’impatto, fornendo risorse per sostenere chi ne ha bisogno e costruendo comunità forti.
TikTok, dal canto suo, mete a disposizione un pubblico di oltre 1 miliardo di persone a livello globale. “Sappiamo che milioni di persone si rivolgono a TikTok ogni giorno per condividere e trovare una comunità in tutti gli ambiti della loro vita, compreso il benessere, e ci impegniamo a garantire che possano trovare informazioni affidabili su questo importante argomento. Ecco perché oggi siamo lieti di collaborare con la rete di influencer sanitari Fides dell’Organizzazione mondiale della sanità, per rafforzare ulteriormente questo impegno portando alla nostra community contenuti coinvolgenti e autorevoli sul benessere mentale”, ha dichiarato Valiant Richey, Global Head of Trust and Safety Outreach and Partnerships di TikTok.
Gli influencer riceveranno inoltre dall’Oms programmi di formazione per tradurre le informazioni scientifiche in contenuti video di facile comprensione e digeribilità.
L’INCERTO FUTURO DI TIKTOK NEGLI USA
Il grande successo di TikTok è tuttavia a messo a rischio dalla possibile sentenza che lo attende il prossimo gennaio negli Stati Uniti quando la nuova o il nuovo presidente deciderà se vietarlo nel Paese. Negli Usa la piattaforma conta 170 milioni di iscritti, che vi trascorrono in media 53,8 minuti al giorno.
La notizia di una possibile messa al bando ha mobilitato migliaia tra influencer e utenti e i comunicatori scientifici sono alcuni tra i più strenui difensori di TikTok. In molti sostengono infatti che la piattaforma fornisce istruzione gratuita a un vasto pubblico – oltre a un flusso di entrate importanti. La biologa Brooke Fitzwater, dottoranda presso l’Università dell’Alabama, per esempio, ha raccontato che TikTok è diventato uno strumento fondamentale per condividere le sue conoscenze con circa 250.000 follower e i suoi brevi video umoristici hanno raggiunto fino a 2,1 milioni di visualizzazioni. Inoltre, secondo questa comunità altri social media come Instagram e YouTube non sono paragonabili a livello di efficacia.
“Uno dei vantaggi di TikTok – ha spiegato la comunicatrice scientifica Emily Zawacki dell’EarthScope Consortium – è il suo algoritmo, che eccelle nell’esporre gli utenti a nuovi argomenti, piuttosto che a contenuti relativi ad argomenti a cui sono già interessati”. “Non è necessario seguire account legati alla scienza per vedere contenuti scientifici – ha detto – quindi c’è un grande potenziale per raggiungere un pubblico che potrebbe non cercare contenuti scientifici da solo”.