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talco Johnson & Johnson

Johnson & Johnson dovrà pagare (ancora) un maxi-risarcimento per il suo talco

Johnson & Johnson è stata condannata a risarcire 966 milioni di dollari in un processo legato al talco, ma l’azienda deve ancora affrontare oltre 67.000 cause ancora pendenti per presunti casi di cancro associati ai suoi prodotti. Tutti i dettagli

 

Una giuria statale di Los Angeles ha ordinato a Johnson & Johnson di pagare 966 milioni di dollari alla famiglia di Mae Moore, una donna californiana deceduta nel 2021 a causa di un mesotelioma. Il verdetto, emesso lunedì sera, rappresenta la più alta somma mai assegnata a un singolo querelante nell’ambito delle cause legali sui prodotti a base di talco dell’azienda, che durano da oltre 15 anni.

IL CASO DI MAE MOORE

Mae Moore è morta nel 2021 all’età di 88 anni. La sua famiglia ha intentato causa nello stesso anno, sostenendo che l’uso prolungato del borotalco Johnson & Johnson Baby Powder e di Shower-to-Shower — per circa 80 anni — le avrebbe causato il cancro. Secondo l’accusa, i prodotti contenevano fibre di amianto e l’azienda ne era a conoscenza sin dagli anni ’70.

IL VERDETTO DELLA GIURIA

La giuria, riferisce Bloomberg, ha assegnato 16 milioni di dollari in danni compensativi e 950 milioni in danni punitivi, per un totale di 966 milioni di dollari. Il risarcimento sarà destinato alla famiglia Moore. I giudici hanno stabilito che Johnson & Johnson ha intenzionalmente ingannato la donna omettendo di informarla dei potenziali rischi oncologici legati ai suoi prodotti.

POSSIBILE RIDUZIONE IN APPELLO

Secondo le linee guida della Corte Suprema degli Stati Uniti, spiega Reuters, i danni punitivi non dovrebbero superare di più di nove volte quelli compensativi. Pertanto, l’importo assegnato potrebbe essere ridotto in fase di appello.

LA REAZIONE DI JOHNSON & JOHNSON

Erik Haas, vicepresidente globale del contenzioso di Johnson & Johnson, ha annunciato che l’azienda farà immediatamente appello, definendo il verdetto “oltraggioso e incostituzionale”. Haas ha affermato che gli avvocati della famiglia Moore si sono basati su “pseudoscienza” che non avrebbe dovuto essere presentata alla giuria.

L’azienda continua a sostenere che i suoi prodotti sono sicuri, non contengono amianto e non causano cancro. Il talco per bambini comunque è stato ritirato dal mercato statunitense nel 2020 e da quello mondiale nel 2023, venendo sostituito con una versione a base di amido di mais.

STATO DELLE CAUSE LEGALI CONTRO J&J

Stando ai documenti giudiziari, oltre 67.000 querelanti hanno intentato causa contro Johnson & Johnson per presunti tumori — in particolare mesotelioma e cancro ovarico — causati dall’uso dei prodotti a base di talco. Le cause legate al mesotelioma rappresentano una piccola parte del totale, mentre la maggioranza riguarda l’oncologia ginecologica.

TENTATIVI DI RISOLUZIONE E VERDETTI PRECEDENTI

Johnson & Johnson ha cercato tre volte di risolvere le controversie tramite procedura di fallimento, ma le proposte sono state respinte dai tribunali federali. L’azienda ha già speso oltre 3 miliardi di dollari in accordi e risarcimenti, e molti processi sono ancora in corso nei tribunali statali.

Negli ultimi anni, diverse giurie hanno condannato J&J e la sua ex controllata Kenvue, assegnando miliardi di dollari in danni. Tuttavia, molte decisioni sono state ridotte o annullate in appello. Il precedente risarcimento più alto risale al 2018, quando una giuria del Missouri assegnò 4,7 miliardi di dollari a 20 donne; l’importo fu poi ridotto a 2,1 miliardi, con un pagamento finale di 2,5 miliardi da parte dell’azienda.

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