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Virus Tumori

Il virus che “firma la condanna a morte” dei tumori

Colpisce le cellule cancerose e risveglia il sistema immunitario. Un paziente ormai arrivato alle cure di fine vita è guarito completamente, ma anche altri hanno tratto beneficio da questo farmaco che si basa su un nuovo virus geneticamente modificato e che promette guerra ai tumori

 

Una versione geneticamente modificata del virus dell’herpes si è dimostrata promettente contro alcuni tumori in fase avanzata. A sostenerlo sono i primi risultati della sperimentazione clinica, gestita dall’Institute of Cancer Research di Londra e dalla Royal Marsden NHS Foundation Trust, e presentati in occasione del congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) che si è tenuto a Parigi.

DI CHE VIRUS SI TRATTA

Un team di scienziati britannici, secondo quanto riportato da Bbc, ha scoperto che un’innovativa terapia antitumorale che utilizza una nuova versione indebolita del comune virus dell’herpes simplex (RP2) si sta rivelando molto promettente nell’infettare e distruggere le cellule tumorali.

COME AGISCE LA TERAPIA VIRALE

La terapia, che si riceve sotto forma di iniezioni, viene somministrata direttamente nel tumore e lo attacca in due modi: invadendo e facendo esplodere le cellule cancerose e attivando il sistema immunitario.

CHI PRODUCE IL FARMACO

L’azienda che produce il farmaco è anche la stessa che sta sponsorizzando lo studio di Fase 1, che è ancora in corso e ha l’obiettivo di testare la sicurezza e il dosaggio di RP2, nonché la sua capacità di ridurre i tumori.

Si chiama Replimune, è statunitense e specializzata in una nuova classe di immunoterapie oncolitiche dirette al tumore, cioè progettate per uccidere il cancro localmente alterando il microambiente.

LA SPERIMENTAZIONE

La sperimentazione ha coinvolto 39 pazienti. Ad alcuni è stato somministrato solo il virus, altri hanno ricevuto anche il nivolumab, un altro farmaco antitumorale.

I pazienti coinvolti nello studio erano affetti da tumori in fase avanzata – tra cui, si legge su Euronews, quello della pelle, dell’esofago, della testa e del collo -, e avevano esaurito le altre opzioni terapeutiche come l’immunoterapia con inibitori del checkpoint.

I PRIMI RISULTATI

Il virus, modificato per uccidere i tumori, ha mostrato segni di efficacia in un quarto dei pazienti. In uno di loro il cancro è addirittura scomparso, mentre altri hanno visto i loro tumori ridursi. Gli effetti collaterali, come la stanchezza, sono stati in genere lievi.

In particolare, da quanto riferisce Bbc: 3 dei 9 pazienti a cui è stato somministrato solo il virus hanno visto il loro tumore ridursi.

In 7 dei 30 pazienti che hanno ricevuto un trattamento combinato con i due farmaci sono stati riscontrati comunque benefici. “In questo gruppo – precisa SkyNews – 4 pazienti su 9 con melanoma cutaneo, 2 su 8 con melanoma uveale e 1 su 3 con tumore della testa e del collo hanno visto arrestarsi o ridursi la crescita del loro tumore”.

E “dei 7 pazienti che hanno beneficiato della combinazione, 6 sono rimasti liberi da progressione a 14 mesi”.

LA REAZIONE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA

Il ricercatore che ha guidato lo studio, il professor Kevin Harrington, ha dichiarato a Bbc che le risposte al trattamento sono state “davvero impressionanti”.

“È raro vedere tassi di risposta così buoni in studi clinici in fase iniziale, poiché il loro scopo principale è testare la sicurezza del trattamento e coinvolgono pazienti con tumori molto avanzati per i quali i trattamenti attuali hanno smesso di funzionare”, ha dichiarato. In questo caso, invece, afferma l’esperto, il virus “quando entra nelle cellule tumorali, firma effettivamente la loro condanna a morte”.

Sebbene i ricercatori abbiano anticipato che saranno necessari studi più lunghi e più ampi, restano fiduciosi dato che il farmaco sembra offrire una reale speranza alle persone che subiscono questa condizione.

LA TESTIMONIANZA DEL PAZIENTE GUARITO

È il caso di Krzysztof Wojkowski, 39enne che vive a Londra, a cui è stato diagnosticato nel 2017 un tumore alle ghiandole salivari. Nonostante l’intervento chirurgico e varie terapie, il cancro ha continuato a crescere.

“Mi è stato detto che non c’erano più opzioni per me e che stavo ricevendo cure di fine vita – ha raccontato -. È stato devastante e quindi ancora più incredibile avere la possibilità di partecipare alla sperimentazione”.

Nel 2020, a Wojkowski è stato somministrato un ciclo un breve ciclo di terapia virale – solo con il virus modificato – che ha fatto scomparire il cancro. E oggi, a distanza di due anni, non si è ripresentato.

“Ho ricevuto iniezioni ogni due settimane per cinque settimane che hanno debellato completamente il mio tumore. Ora sono libero dal cancro da due anni – ha aggiunto -. Sono riuscito a lavorare di nuovo come muratore e a passare del tempo con la mia famiglia, non c’è niente che non possa fare”.

I VIRUS: COME FAR DIVENTARE UN NEMICO AMICO

“I virus sono uno dei nemici più antichi dell’umanità, come abbiamo visto tutti nel corso della pandemia – ha detto il professor Kristian Helin, direttore dall’Institute of Cancer Research di Londra – Ma la nostra nuova ricerca suggerisce che possiamo sfruttare alcune delle caratteristiche che li rendono avversari impegnativi per infettare e uccidere le cellule tumorali”.

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