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Contrabbando

Contrabbando, tutti i numeri del fenomeno. Report

Il mercato dei prodotti del tabacco in Italia vale circa 20 miliardi di euro con entrate per il fisco che superano i 14,5 miliardi di euro e circa 50.000 lavoratori impiegati. Ma qual è il peso del contrabbando di sigarette illecite sulla filiera?

Nel 2022 l’Italia, con una quota di illecito sostanzialmente invariata al 2,3% del consumo nazionale, si conferma una best practice a livello europeo, dove si registra un consumo di sigarette illecite pari a 35,8 miliardi, causando ai governi una perdita stimata di 11,3 miliardi di euro di entrate fiscali, l’8,5% in più rispetto al 2021 (KPMG, 2022).

QUANTO VALE IL MERCATO LEGALE?

Sono solo alcuni dei numeri salienti del “2° Rapporto sul commercio illecito nel settore tabacco e E-cig” realizzato da Eurispes, in collaborazione con la Fondazione Osservatorio Agromafie e con il contributo di Philip Morris Italia. L’elaborazione del Rapporto è frutto del lavoro svolto dal Tavolo M.A.C.I.S.T.E. (Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settori Tabacchi e E-cig), coordinato dalla Fondazione e che ogni anno coinvolge i principali protagonisti del settore a livello nazionale per restituire un quadro esaustivo del fenomeno criminale nel settore del tabacco.

Il mercato dei prodotti del tabacco in Italia vale circa 20 miliardi di euro con entrate per il fisco che superano i 14,5 miliardi di euro e circa 50.000 lavoratori impiegati. “La filiera italiana del tabacco è la più importante d’Europa, e nel caso Philip Morris Italia coinvolge oltre 40.000 persone attive in agricoltura, industria e servizi”, ha spiegato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato Philip Morris Italia, per poi aggiungere: “Grazie al lavoro delle forze dell’ordine l’Italia rappresenta una best practice anche nella lotta al commercio illecito, che oggi nel nostro Paese registra una delle quote più basse del vecchio continente. La collaborazione pubblico-privato e un monitoraggio costante del fenomeno dell’illecito sono condizioni essenziali per tenere alto il livello di guardia”.

TUTTI I NUMERI DEL CONTRABBANDO

Se circa 2 sigarette su 100 in Italia sono di provenienza illecita, il Paese si colloca tra gli ultimi posti in Europa per diffusione del fenomeno; ai primi posti si collocano invece Francia (32,4%), Irlanda (24,4%), Inghilterra (21,2%) e Grecia (20,9%).

Che il nostro Paese si collochi in una posizione sicuramente bassa della classifica non deve far perdere di vista la pericolosità di un fenomeno che produce, tra l’altro, un danno erariale rilevante: le perdite per le casse dello Stato italiano si attestano infatti su valori che vanno oltre i 280 milioni di euro l’anno.

L’entità dei sequestri inoltre testimonia come l’Italia sia comunque un paese di passaggio verso gli altri mercati europei, ben presidiato dalle forze dell’ordine che oppongono un’efficace azione di contrasto nei confronti dei flussi illeciti. “Siamo il Paese che è riuscito a contenere di più la vendita e la commercializzazione dei prodotti contraffatti sui mercati, anche in termini di risposta ai bisogni e alla salute dei cittadini e allo stesso tempo nel generare valore per il sistema produttivo che comunque ci riguarda direttamente”, ha chiosato Ettore Prandini, presidente Coldiretti.

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