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Leadership Orizzontale

Come l’umanesimo può generare sviluppo nella complessità

Ecco di cosa si parlerà oggi al seminario organizzato dall'Istituto di ricerca per la crescita economica sostenibile (Ircres) del Cnr sui fondamenti teorici e pratici della metodologia per la leadership orizzontale. L'articolo di Patrizio Mignano

 

L’11 aprile 2022, l’Istituto di ricerca per la crescita economica sostenibile (Ircres) del Cnr organizza un seminario in presenza e online sui fondamenti teorici e pratici della metodologia per la leadership orizzontale e le organizzazioni integrate (LOOI), che si svolgerà dalle 15 alle 18.

La metodologia che verrà proposta è frutto di un lungo lavoro di action research internazionale portato avanti da Erica Rizziato presso il Cnr-Ircres. Essa permette lo sviluppo organizzativo a partire dalla attivazione delle persone, con un approccio sistemico ed evolutivo rendendo il cambiamento sostenibile nel tempo. Viene descritta nel libro “Verso un umanesimo della vita organizzativa: generare sviluppo nella complessità con la leadership orizzontale”, edito da Franco Angeli nella collana AIF, che sarà presentato durante il seminario, con la partecipazione di vari discussant, afferenti al mondo accademico, ma anche a quello delle organizzazioni e territori, che hanno sperimentato la metodologia.

Il progetto Cnr-Ircres, da cui è derivata la metodologia, inizialmente finanziato con fondi FSE e poi sostenuto con fondi legati a specifiche progettualità applicative, ha portato ad un approccio “europeo” al cambiamento ispirandosi, tra altri, al lavoro svolto nella Olivetti di Adriano, che per primo portò le scienze umane in fabbrica, oltre che alle più rilevanti esperienze applicative e innovative dell’approccio socio tecnico e alle scoperte delle neuroscienze. Al percorso di action research hanno partecipato enti e figure rappresentative legate ai temi del cambiamento: ricercatori, imprenditori, consulenti, formatori, manager.

La metodologia che ne è derivata si connota come fortemente transdisciplinare e si caratterizza per aver per la prima volta trasposto in ambito organizzativo e dello sviluppo delle persone, la teoria dei sistemi sociali di Luhman e Parsons. Ciò ha permesso di superare una delle criticità chiave degli approcci tradizionali al cambiamento, che, riducendo la complessità della vita organizzativa, tendono a lavorare separatamente o sulle persone o sui processi, come fossero due realtà indipendenti. Sposando la dimensione complessa e sistemica della vita organizzativa e focalizzandosi sul suo senso evolutivo a livello personale e socio-economico, la metodologia permette di superare le criticità derivanti dalle logiche di frammentazione del lavoro in funzioni e gerarchie, per ripensare in modo trasversale il processo chiave della vita organizzativa: quello del beneficiario/cliente.

Viene proposto a tal fine un percorso generativo di nuovi processi e competenze, che integra una dimensione verticale – che pur deve rimanere in quanto legata a responsabilità legali ed economiche – con una orizzontale, connessa allo sviluppo personale, professionale e collaborativo, con alto impatto sulla motivazione. Durante il percorso le persone allenano un nuovo tipo di leadership adatto alla complessità: la leadership orizzontale. Essa consente il superamento dello spontaneismo comportamentale e una rinnovata consapevolezza individuale, del contesto e di sé come co-creatori del contesto, proponendo delle innovazioni nelle competenze che la sostanziano, competenze per lo sviluppo sistemico. Esse rappresentano un contributo significativo al dibattito sulle competenze trasversali, necessarie a favorire i complessi percorsi di transizione che la nostra società sta attraversando. La metodologia, utilizzata nel Master sulla Leadership orizzontale, ha infatti ricevuto il Premio Adriano Olivetti per l’innovazione didattica e la ricerca alla base dalla Associazione Italiana Formatori (AIF) e si sta diffondendo in vari contesti interessati ai temi del cambiamento visto in termini di sostenibilità.

L’autrice nel libro parla di “umanesimo della vita organizzativa”, proponendo una via che stimola un’intelligenza umana “aumentata”, in grado di generare in modo consapevole e responsabile nuove forme e modalità di lavoro. Il testo presentato è rivolto a formatori, consulenti, manager, imprenditori e ricercatori sociali e riporta esempi, esercizi e casi applicativi, per permettere al lettore di sperimentare direttamente tutto, o parte, del percorso descritto con la metodologia.

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