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Andrea Lenzi, chi è il nuovo presidente del Cnr e cosa farà

Andrea Lenzi è il nuovo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Fatti, antefatti, retroscena e il curriculum di chi succede alla presidenza controversa di Maria Chiara Carrozza

Andrea Lenzi è il nuovo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr): dopo tre mesi si è completato il rinnovamento ai vertici del Cnr con la firma del decreto di nomina del 72enne medico Professore emerito di Endocrinologia della Sapienza di Roma da parte del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini (Forza Italia), dopo incertezze e traccheggiamenti. L‘incarico, a titolo gratuito, durerà solo due anni.

Osservatori del settore leggono la nomina come una sorta commissariamento mascherato da presidenza (magari propedeutico a un riassetto generali degli enti di ricerca pubblici): un presidente col mandato breve (scelta tecnica o politica?) e che alla scadenza non potrà restare nemmeno per fare altro ha mano libera, specialmente con un consiglio di amministrazione con tre membri appena nominati dal ministro (su designazione degli stakeholder, Crui, Confindustria e Stato Regioni). E poi proprio Lenzi era la persona che come commissario si dava per scontata prima che si virasse improvvisamente sul reintegro del cda.

Nel Consiglio di amministrazione, il vicepresidente è l’ingegner Francesco Svelto, rettore uscente dell’Università di Pavia, di nomina Crui, confermato. Sono confermati, quindi, la professoressa Elisabetta Cerbai, nominata dalla Conferenza Stato Regioni, e il dottor Giuseppe Tripoli, scelta della Camera di commercio. Queste tre designazioni, fatte dopo un periodo di “vacatio”, sono dello scorso 23 giugno. Il rappresentante del personale interno resta il dottor Nicola Fantini, che è sempre rimasto in carica, ricorda Repubblica.

Lenzi è anche un uomo che gode di appoggio politico molto forte da parte del partito del governo, tanto che presiede il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del consiglio, e del ministro azzurro: ieri in scia quattro endorsement di Forza Italia, seguiti poi da uno di FDI (e anche del Pd, segno che le opposizioni non spareranno troppo, anche perché è la soluzione alla precarietà da loro lamentata, certo bisognerà vedere la situazione dopo che lui cominciasse a prendere provvedimenti, per esempio sulle stabilizzazioni o contro le stabilizzazioni). Insomma il profilo scientifico di Lenzi è tale che nessuno ha potuto né potrà dire niente su questo, sembra davvero la quadra.

Ecco fatti, commenti, approfondimenti e il curriculum di Lenzi.

IL DOPO CARROZZA AL CNR

Il 12 aprile era scaduto il mandato della precedente presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, poi prorogata per 45 giorni; una presidenza costellata da episodi controversi (descritti in più articoli da Start Magazine). Il 12 giugno erano arrivate le nomine dei tre componenti del Cda scaduti insieme alla presidente, Francesco Svelto, Giuseppe Tripoli ed Elisabetta Cerbai. Andrea Lenzi, ricercatore e clinico di fama internazionale, è autore di un migliaio di pubblicazioni scientifiche ‘peer-reviewed’.

CHI E’ ANDREA LENZI, ECCO IL CURRICULUM

Laureato in Medicina alla Sapienza di Roma nel 1977, si è specializzato in Endocrinologia, Andrologia e Fisiopatologia della riproduzione umana ed educazione demografica e ha frequentato l’Istituto Pasteur di Parigi per Immunoematologia ed Immunopatologia medica e Epidemiologia, e la Burn Hall Clinic di Cambridge per un corso di perfezionamento di laboratorio in gametologia ed embriologia umana. Ha svolto attività in ambito endocrino e andrologico clinico e laboratoristico ottenendo riconoscimenti nazionali ed internazionali. Attualmente ricopre anche il ruolo di presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Intercollegio del settore Life Science, della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza e del think tank multidisciplinare Health City Institute (HCI).

Lenzi, nato a Bologna, è anche direttore della cattedra Unesco in Urban Health e portavoce della Rete delle cattedre Unesco Italiane (ReCUI). Fa parte del Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca (CNVR – MUR) e del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). In passato ha presieduto il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e il Comitato Nazionale dei Garanti per la Ricerca (CNGR). Per la nuova guida del più grande ente di ricerca italiano, erano state individuate cinque candidature da parte del Comitato di selezione da cui poi il ministro Bernini ha scelto Lenzi.

LA NOTA DI LENZI

“Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, per la fiducia riposta in me con la nomina a Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Metterò a disposizione del CNR tutte le mie competenze ed esperienze, con l’obiettivo di valorizzare l’Ente e contribuire concretamente alla crescita della ricerca scientifica, motore essenziale di progresso economico, sociale e culturale del Sistema Paese”. Lo sottolinea il nuovo presidente del Cnr Andrea Lenzi.

“In un’epoca segnata da trasformazioni rapide e complesse – afferma Lenzi – il CNR rappresenta un punto di riferimento fondamentale per affrontare le grandi sfide globali: dalla tutela della salute pubblica a quella della biodiversità, dalla transizione ecologica alla digitalizzazione, dalle biotecnologie avanzate alla sicurezza alimentare, fino allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La ricerca – conclude – non è solo conoscenza, ma visione e crescita: un investimento strategico per costruire un futuro di benessere del Paese”.

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