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Effetti anche in Italia del rallentamento tedesco. Parola di Quintieri (Sace), il prof. filo Tria che ora occhieggia al Conte 2

Che cosa succede all'economia tedesca e che cosa pensa l'economista Quintieri, presidente di Sace (gruppo Cdp)

 

“Lo scenario internazionale non è dei più rosei. Per quanto riguarda l’Italia due sono i fattori: il protezionismo è il rallentamento della crescita della Germania verso la quale noi esportiamo una quantità notevoli di nostri beni”. E’ quello che ha detto oggi a Cernobbio l’economista Beniamino Quintieri, presidente di Sace. Parole che giungono nel giorno in cui da Berlino sono stati ufficializzati dati congiunturali pessimi per l’economia tedesco. Ecco fatti, numeri, commenti e analisi.

COME CALA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE IN GERMANIA

A luglio 2019, la produzione industriale tedesca è diminuita dello 0,6% rispetto al mese precedente e del -4,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo indicano oggi i dati provvisori dell’Ufficio federale di statistica Destatis. A giugno 2019, il dato corretto in base al calendario e destagionalizzato mostra un calo dell’1,1% rispetto a maggio 2019 e del -4,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

COME VANNO GLI ORDINI IN GERMANIA

Il dato odierno della produzione industriale segue altri con la stessa tendenza. Infatti, secondo i dati diffusi ieri dall’ufficio federale di statistica Destatis, gli ordini all’industria manifatturiera sono calati del 2,7% a luglio, più di quanto gli analisti si aspettavano.

I NUMERI DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA

Il settore ha registrato un calo di ordini del 2,7% a luglio, facendo molto peggio delle stime degli analisti, che si attendevano un calo dell’1,3-1,5%. Guardando ai primi sette mesi dell’anno, il calo del volume degli ordini su base destagionalizzata è pari al 5,6 per cento. Gli ordini, rettificati, dal mercato interno sono calati dello 0,5% mensile mentre quelli dall’estero del 4,2% rispetto a giugno scorso.

IL SETTORE COSTRUZIONI

A far registrare un segno meno è il settore delle costruzioni. Ad agosto l’indicatore IHS Markit relativo al settore ha registrato un valore pari a 46,3 in netto calo rispetto al 49,5 registrato a luglio. Si tratta del dato più basso degli ultimi 5 anni, da giugno 2014.

ALTA VOLATILITA’

Gli economisti di Intesa Sanpaolo parlano di volatilità del settore. Se a luglio, infatti, è stato registrato un calo degli ordini per il settore manifatturiero, lo stesso settore, a giugno, ha registrato un +2,7% mensile, in netto contrasto con le indicazioni delle indagini congiunturali. La flessione degli ordini esteri del 4,2%, fanno anche notare gli analisti di intesa San Paolo, contrasta con la buona performance registrata a giugno, +5,2% mensile, mentre è possibile notare un andamento positivo per gli ordini dall’area euro (+0,3% mensile).

I GIUDIZI DI QUINTIERI

La frenata tedesca avrà inevitabili impatti anche per l’Italia. “È difficile fare previsioni. Non mi pare ci siano segnali incoraggianti”, ha detto oggi il presidente di Sace, Beniamino Quintieri, a margine del Forum Ambrosetti: “Perché lo scenario internazionale – ha aggiunto l’economista – non è dei più rosei. Per quanto riguarda l’Italia due sono i fattori: il protezionismo è il rallentamento della crescita della Germania verso la quale noi esportiamo una quantità notevoli di nostri beni” (qui l’approfondimento di Start).

Poi Quintieri, riconfermato alla presidenza di Sace grazie agli antichi rapporti accademici con l’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si è espresso con parole positive verso il nuovo esecutivo che non vede più al Tesoro Tria. L’aspetto “più incoraggiante” di questo nuovo governo Pd-Movimento 5 Stelle – ha detto a sorpresa – ‘è che è basato su un programma più omogeneo rispetto al precedente e questo dovrebbe rendere più chiari gli obiettivi e ridurre la litigiosità”. Non solo: altro elogio. Quintieri ha sottolineato che “l’altro aspetto positivo è l’approccio verso l’Europa”. Il Paese aveva “bisogno per ovvie ragioni di rassicurare l’Europa e i mercati. Mi pare che i passi che sono stati fatti con la scelta del ministro e di quella del nuovo commissario europeo vadano in questa direzione”, ha detto Quintieri apprezzando il Conte 2.

Si riferiva a Quintieri questo tweet di Paolo Madron, editore e direttore di Lettera 43?

Chissà se, per stare nella stessa galassia di Cdp (che controlla Sace), medesimi riposizionamenti sono in atto da parte del presidente Luigi Paganetto, altro economista vicinissimo a Tria, voluto dall’ex titolare del Tesoro come vicepresidente della Cassa depositi e prestiti.

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