Il Senato statunitense ha dato il via libera al disegno di legge di bilancio presentato dall’amministrazione di Donald Trump. Un’approvazione arrivata con il brivido, visto che la misura è passata con 51 voti a favore e 50 contrari, grazie al sì del vicepresidente JD Vance, nonostante tre senatori repubblicani ribelli e l’opposizione compatta dei democratici. Ora la palla passa di nuovo alla Camera, che aveva già approvato una precedente versione a maggio, con Trump che vorrebbe firmarla definitivamente il 4 luglio, l’Indipendence day.
Tuttavia, anche alla Camera si preannuncia una battaglia all’ultimo voto. La maggioranza repubblicana conta 220 membri, contro i 212 dell’opposizione, ma già alcuni repubblicani hanno dichiarato di non voler sostenere la misura passata dal Senato. A meno che non ci siano nuove modifiche. Anche perché, per esempio, secondo le stime del Congressional Budget Office, un ente indipendente del Congresso, il piano del Senato aumenterà il debito nazionale di 3,3 trilioni di dollari e quasi 12 milioni di cittadini Usa potrebbero perdere la copertura sanitaria di Medicaid. Il piano è stato aspramente, e di nuovo, criticato da Elon Musk, l’ormai ex alleato di Trump.
Ma cosa prevede e cosa non prevede il testo del “big, beautiful bill” trumpiano approvato dal Senato, giudicato benevolo per le fasce più ricche della popolazione e più svantaggioso per quelle povere?
TAGLI FISCALI
Innanzitutto, una detrazione fiscale che salirà per le tasse statali e locali (Salt) da 10mila dollari a 40mila dollari ogni anno, per un periodo di cinque anni. Alla fine del quale, tornerà a 10mila. La detrazione sarà eliminata per i contribuenti che guadagnano più di 500mila dollari all’anno. Di fatto vengono resi permanenti gli sgravi previsti dal Tax Cuts and Jobs Act del 2017, all’epoca del primo mandato di Trump, aumentando la detrazione forfettaria di 1.000 dollari per ogni persona, 1.500 per i capifamiglia e 2.000 per le coppie.
CREDITO D’IMPOSTA E CONTI PER I FIGLI
Altra misura riguarda il credito d’imposta massimo per i figli, che aumenterà dai 2.000 dollari attuali per figlio a 2.200, diventando permanente e adeguato all’inflazione. Il testo originario della Camera prevedeva invece un aumento a 2.500 dollari a figlio. Oltre a ciò, si potrà versare fino a 5.000 dollari all’anno su conti di investimento speciali per i figli, fino al compimento dei 18 anni. E i bambini e le bambine statunitensi nati tra il 2025 e il 2028 (quindi durante l’attuale mandato di Trump) riceverebbero un contributo diretto di 1.000 dollari sul proprio conto.
NIENTE TASSE SULLE MANCE
La misura poi va a toccare il sistema delle mance, che per molti lavoratori negli Stati Uniti è fondamentale. Nessuna tassa sulle mance fino a 25mila dollari a persona, e anche sugli straordinari fino a 12.500 dollari a persona e 25mila a coppia. Agevolazioni che varranno fino al 2028, quindi fino a che Trump sarà presidente, ma che scompaiono gradualmente se si ha un reddito di 150mila dollari.
SFORBICIATE AL MEDICAID
Il programma di assistenza sanitaria Medicaid, invece, vedrà tagli sostanziosi. Sempre secondo l’ufficio del bilancio del Congresso, la spesa per il Medicaid sarebbe tagliata di quasi 1 trilione di dollari in 10 anni. A perdere l’assicurazione sanitaria saranno in 11,8 milioni di americani. Secondo Bloomberg, di fatto la legge di bilancio pone un tetto “alle cosiddette ‘provider taxes’ che gli Stati usano per contribuire alla loro quota di cofinanziamento di Medicaid. Nei fatti gli Stati impongono delle tasse a questi fornitori sanitari, come ospedali e cliniche, per poi usare quei fondi come quota statale, in modo da ricevere contributi federali aggiuntivi da Medicaid.
La manovra metterà un limite a ciò, ma solo a partire dal 2028, dopo la fine del mandato di Trump, in quegli Stati (circa 40) che hanno ampliato il programma sanitario sotto l’Obamacare. Inoltre, la legge introduce nuovi requisiti lavorativi per i beneficiari di Medicaid e chi ha usufruito del programma grazie all’Affordable Care Act (Obamacare) dovrà pagare una parte dei costi sanitari, quindi con ticket o pagamenti.
TAGLI ALLO SNAP E AI BUONI PASTO
A finire in mezzo ai tagli anche il Supplemental Nutrition Assistance Program (Snap), che aiuta i cittadini in difficoltà e con basso reddito ad acquistare generi alimentari. Tagli che si verificherebbero estendendo la richiesta di precisi requisiti lavorativi, attualmente necessari per accedere ai buoni pasto federali, a beneficiari fino a 65 anni. Oggi era richiesto per le persone fino a 60 anni. Inoltre, parte dei costi dei buoni pasto dovranno essere condivisi dagli Stati.
VEICOLI ELETTRICI
Diversi incentivi fiscali per incoraggiare i consumatori a usare tecnologie a energia pulita, creati dal Congresso durante la presidenza di Joe Biden, saranno poi eliminati gradualmente. Il credito d’imposta di 7.500 dollari per acquistare veicoli elettrici nuovi e usati cesserebbe il prossimo 30 settembre, in anticipo rispetto a quanto previsto dai precedenti disegni di legge. Ci sarà, invece, una deduzione fino a 10mila dollari per il pagamento degli interessi sui prestiti auto dal 2025 al 2028. Agevolazione che però sarà valida solo per le macchine assemblate negli Usa.
MURI, CENTRI DI DETENZIONE E LOTTA AI MIGRANTI
Nella misura è prevista poi una spesa ingente per la lotta all’immigrazione. Circa 45 miliardi di dollari infatti saranno stanziati per l’Immigration and Customs Enforcement (Ice), che attualmente ha un bilancio annuale di 10 miliardi, e i centri di detenzione per i migranti. Diversi altri miliardi poi saranno destinati sempre all’agenzia, per assumere 10mila dipendenti entro il 2029. E considerando che oggi ne impiega circa 6.000, è un balzo in avanti rilevante. Altri 47 miliardi di dollari saranno, invece, spesi per il confine meridionale, con il Messico, per la costruzione di nuove infrastrutture, muri e fortificazioni.