Non siamo più cattivi del solito, ma questa volta non possiamo tacere.
Martedì scorso (nella solita conferenza stampa a Marghera) Luca Zaia ha dato, tutto trionfante, due annunci.
Il primo riguardava il netto calo della pandemia COVID-OMICRON in Veneto, attribuito da Zaia all’elevato numero dei vaccinati veneti (89% nella fascia adulta) e, non – per esempio- anche alle temperature elevate (rispetto alla media stagionale). Nessun commento sull’andamento della curva infettiva negli altri Paesi Europei, anche in quelli senza l’obbligo di green-pass…
Quisquilie.
Il secondo, molto più eclatante. L’ANNUNCIO CHE “IL VENETO RECUPERERA’ IN BREVE TEMPO le 280.000 prestazioni ambulatoriali ospedaliere rimandate a causa della pandemia” (!!!).
Giornalisti esultanti, ma ascoltatori TV perplessi. Tra costoro, anche NOI , che nella sanità lavoriamo da una vita e che ben conosciamo i danni che la pandemia ha fatto sui pazienti NON COVID negli ultimi 2 anni. Noi conosciamo le “irritazioni” (ma dovremmo usare un termine più crudo) dei pazienti, con visite e attività di day-hospital rinviate per mesi…
Poiché le affermazioni di Zaia sono state seguite da UN TESTO SCRITTO (Nota n° 55826/2020 , data 8/2/22), a firma del Dr. Luciano Flor (Direttore Area Sanità e Sociale della Regione Veneto) – su carta intestata della Giunta Regionale – che, in modo non chiarissimo, riafferma la riapertura dell’attività ambulatoriale e di day hospital (pur con limitazioni legate al non uso delle rianimazioni per le stesse) …
SIAMO COSTRETTI A PORRE ALCUNI QUESITI al Governatore e all’Assessore LANZARIN …..
1) Come si possono fare promesse di tal genere, quando sono di pochi giorni fa le PESANTI LAMENTELE dei PRINCIPALI SINDACATI dei MEDICI OSPEDALIERI (ANAAO e CIMO) che hanno -ancora una volta- rimarcato gli INSOSTENIBILI RITMI di LAVORO IN OSPEDALE, dovuti sia al COVID che alla CRON ICA CARENZA DI MEDICI OSPEDALIERI VENETI ?
2) Come si possono fare promesse di questo genere, a fronte delle recenti manifestazioni di protesta degli infermieri veneti , per le stesse ragioni?
3) Come si possono fare promesse di questa fatta, quando i MEDICI OSPEDALIERI IN SERVIZIO sono stati costretti per 2 anni ad un PLUSORARIO (mai pagato in modo adeguato) e a PESANTI RITARDI nella fruizione delle FERIE ?
4) IN DEFINITIVA, CHI ACCETTERA’ di AUMENTARE VOLONTARIAMENTE ULTERIORMENTE I PROPRI CARICHI di LAVORO, in assenza di regole scritte – CONCORDATE CON LE OOSS MEDICHE OSPEDALIERE – che prevedano garanzie assicurative (maggiori rischi generati dal plus-lavoro) e una chiara integrazione economica, con fondi regionali ?
Perché ZAIA, prima di fare promesse da marinaio, NON HA APERTO UN TAVOLO CON I SINDACATI dei MEDICI OSPEDALIERI PER TROVARE UNA SOLUZIONE AL CRONICO PROBLEMA DELLE LISTE DI ATTESA , esploso in tempi di Covid?
No, caro Zaia, per ottenere un risultato in questo campo, non è sufficiente dire ai ” dirigenti regionali subordinati” di inviare una letterina a tutti i direttori generali delle ASL venete !!!