skip to Main Content

Winpoll, chi sono i sondaggisti che hanno pompato Letizia Moratti sui giornali

I sondaggi della Winpoll di Federico Benini, assessore dem del Comune di Verona retto da una giunta di centrosinistra, avevano offerto una contronarrazione che dava Moratti vincente o sopra Majorino, smentita dalla realtà. Ma chi aveva commissionato quei sondaggi? Ecco nomi, numeri e ricostruzioni

 

“I sondaggi che sono usciti sono falsi: io ho sondaggi che sono molto più positivi”. È ancora sui suoi social il video un po’ irrituale con cui Letizia Moratti abbandona la sua proverbiale calma e si scaglia contro i sondaggi che la davano sconfitta, fotografando quella che di lì a poco sarebbe diventata la situazione reale alle urne. “Non fidatevi dei sondaggi”, il claim che accompagna la breve registrazione: un avvertimento che avrebbe dovuto fare suo, dato che i sondaggi a sua disposizione non si sono rilevati attendibili.

DI CHI È WINPOLL

Su tutti, quelli Winpoll di Federico Benini, assessore dem del Comune di Verona retto da una giunta di centrosinistra, che a ogni occasione, fin dallo scorso ottobre (Moratti si sarebbe candidata agli inizi di novembre), dava l’ex esponente forzista in testa sull’ex alleato al governo lombardo, Attilio Fontana. E dove non vinceva, arrivava comunque davanti a Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra.

I SONDAGGI FILO MORATTI

“Un sondaggio di Winpoll per Repubblica incorona Letizia Moratti. Solo l’ex assessora al Welfare ha una chance di battere Attilio Fontana nella corsa per la presidenza di Regione Lombardia. Anzi, di più: secondo la rilevazione la «dottoressa» arriverebbe al 49% contro il 43% del leghista”, sottolineava lo scorso novembre il giornale Open fondato da Enrico Mentana, che titolava: “Il sondaggio che incorona Letizia Moratti: solo lei può vincere contro Fontana in Lombardia”.

I RISULTATI (QUELLI VERI)

Sappiamo com’è andata: Fontana ha stravinto col 57,7% dei consensi, Majorino s’è fermato al 33,9% e Moratti è stata di fatto ininfluente, non riuscendo a raggiungere nemmeno la soglia psicologica del 9,9% e contribuendo ad affermare, con un risultato simile, la crisi in cui versa il centro di Renzi e Calenda, che pareva ingrandirsi a dismisura e invece si è rivelato un centrino. Sul perché di una sconfitta così clamorosa sono già stati versati fiumi di inchiostro: l’astensionismo, l’alleanza tra Pd e 5Stelle (in una regione che peraltro non ha mai amato i pentastellati), risulta però curioso che niente di tutto ciò emergesse da certi sondaggi.

Specie in quelli di Winpoll Srls, società di statistica che svolge indagini demoscopiche e di mercato su tutto il territorio nazionale fondato nel 2014 dal dem Federico Benini, classe 1989, diplomato al Liceo Scientifico Don Bosco e laureato alla facoltà di economia a Verona e in marketing d’impresa con la tesi di laurea dal titolo “I sondaggi politici: da strumento di conoscenza a strumento di propaganda”, esponente storico del Pd a Verona.

Sulla pagina Internet di Winpoll campeggiano i giudizi soddisfatti di alcuni clienti: Andrea Bassi e Roberto Fasoli, Consiglieri Regionale del Veneto, Paolo Bambagioni, Consigliere Regionale della Toscana, Claudio Ricci, Sindaco di Assisi, Marco Taietta, Assessore Comunale San Giovanni Lupatoto.

CHI HA COMMSSIONATO QUEI SONDAGGI?

“Dallo scorso agosto – scriveva a metà gennaio il quotidiano Domani – sono stati pubblicati in tutto nove sondaggi sulle elezioni in Lombardia: sei dalla società veronese Winpoll, tre da Izi spa e uno da BiDiMedia. In quanto pubblicati sui mass media, questi sondaggi sono stati raccolti sul sito del dipartimento dell’Informazione e dell’editoria della presidenza del Consiglio. Nel tempo è sorta un’intera industria di piccole e piccolissime società in cui i confini tra studiosi di statistica, le società che realizzano sondaggi, i consulenti politici che li usano per elaborare strategie e i politici stessi, sono molto labili”.

Ma chi ha pagato i sondaggi outlier a favore di Moratti, che a prezzi di mercato possono essere costati fino a 100mila euro? Risponde sempre il Domani: “Nel caso dei sondaggi su Moratti di Winpoll, tranne in un caso, il committente è Scenari Politici, una società di consulenza che fa parte dello stesso gruppo Winpoll”. Poi però viene aggiunto: “Domani ha parlato con diverse persone coinvolte nella campagna elettorale lombarda e nella consulenza politica e tutte sostengono che i sondaggi di Winpoll sono stati commissionati dallo staff di Moratti. […] Federico Benini, consulente politico, titolare di Winpoll e oggi assessore al comune di Verona eletto con il Pd, respinge l’accusa. Né Winpoll né Scenari politici avrebbero mai ricevuto soldi da Moratti o dal suo staff per fare sondaggi o consulenze di altro tipo. I diversi risultati, spiega, sono dovuti semplicemente al fatto che, a differenza delle altre società, Winpoll fa domande solo sul voto per i candidati e questo favorirebbe Moratti, molto più conosciuta di Majorino”.

Back To Top