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Inter-homines

Vi racconto come nasce e pasce il Coronavirus

L'intervento di Salvatore Damato, professore associato di malattie respiratorie in pensione, su come nasce il coronavirus 

Sono Covid-19, vi auguro una pessima giornata. Il mio curriculum è cristallino; nasco in un pipistrello, atterro in un maiale e, vista la scarsa igiene intima, mi trasferisco in un umano cinese. Il mio compito è la sopravvivenza della mia specie virale e, visto che la mia vita media si conta in ore, devo riprodurmi a ritmi frenetici. Abituato a volare col pipistrello, ho conservato questa disposizione e le vie aeree umane sono diventate il mio ingresso preferito perché il più efficace per realizzare il mio compito.

Io sono invisibile e agisco in gran segreto. Viaggio con gli esseri umani e molti di loro non mi considerano pericoloso. Mi attacco all’ACE2 (non è la candeggina) e scateno il pandemonio nei polmoni. L’essere umano, attraverso la sua memoria immunologica, invia in loco un  numero impressionante di soldati dotati di armi chimiche devastanti che fanno più male ai suoi polmoni che a me. Mi riproduco alla grande. Il terreno di battaglia (i polmoni umani) viene danneggiato dalle armi infiammatorie e si giunge allo shock settico. Sono contentissimo. La febbre è alta, il sangue viene pompato dal cuore a ritmo sostenuto, la sua velocità aumenta e viene deviato dal normale percorso verso gli alveoli, che forniscono ossigeno.

L’organismo umano non è ancora riuscito a produrre le sue armi letali verso gli aggressori di ogni tipo (maledetti anti- corpi). La mancanza di ossigeno danneggia rapidamente gli organi. Che fregatura, muoio anche io, ma … ho contaminato le vie aeree di altri, tanti, esseri umani. Non vi libererete della mia specie.

Purtroppo ci sono individui che sono geneticamente resistenti e sopravvivranno. Pare, solo il 25%. Ci sono altri che reagiscono bene e, poiché camminano, possono infettare un gran numero dei loro simili, specie quei fessi che non  portano le mascherine (a proposito, cosa aspettano le autorità a vietare la vendita vergognosa delle mascherine senza distribuirle gratuitamente ? loro ne sarebbero capaci).

Lo so, la società umana è intelligente e produrrà il maledetto vaccino. Sono destinato ad essere solo un virus di laboratorio ? Speriamo ci voglia tanto tempo e che i no-vax mi diano una mano.

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Sono AIRWAYS46 e vi auguro buon giorno. Vengo dal regno della Tubercolosi, un regno in via di estinzione grazie a me (una battaglia che dura ancora adesso in diverse parti del mondo). Io portavo la mascherina e non sputavo per terra (ci sono voluti i francobolli per convincere la gente). All’arrivo di Covid-19 ero pronto, era facile accorgersene semplicemente guardando la televisione. Il mio nemico non vi ha confessato che il suo principale alleato era e resta la burocrazia ammantata da politica.

Con un qualche ritardo ho compreso che bisognava morigerare la risposta infiammatoria, non mi ricordavo più di cosa avevo fatto quando la Tubercolosi era in auge. Un antico e sempre buono anti infiammatorio è il cortisone, ma in dosi massicce e prolungate fa male e inibisce la risposta immunitaria (si usa nella trapiantologia). Mi sono accorto, stranamente, che bronchitici cronici ed asmatici (la causa è l’infiammazione) non sono rappresentati tra le concause frequenti di morte in questi pazienti da Covid-19.

Strano, ma quei malati da molti anni vengono curati con cortisone per via inalatoria (si ha la risposta terapeutica necessaria ma con dosi di cortisone molto basse). Infatti, i miei colleghi si avvalgono del cortisone, anche nelle prime fasi della malattia da Covid-19, e tentano di combattere direttamente il virus con i farmaci, parzialmente attivi, che già ci sono.

Non lavoro più in ospedale, e posso solo immaginare lo stress ed il dolore dei miei colleghi infermieri e quant’altro. Mi piange il cuore quando dalle 13:00 a notte inoltrata sento e vedo ancora passare le autoambulanze a sirene spiegate nella mia città.

Per favore, mettete le mascherine, seguite le istruzioni che vengono emanate (a volte è difficile capirne anche la lingua). Questo virus richiede mesi e mesi di lotta, molti possono riprendere il lavoro a condizioni non tanto complicate.

A noi anziani, non dico di andare in letargo ma di farsi parte attiva nei confronti di figli, nipoti etc. Concludo scherzosamente prendendo atto che nel trasformismo di questo virus non gli è riuscito di fare il salto dall’essere umano all’essere Gallera.

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