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Perché l’Ucraina fa gola alla Cina

Commercio, investimenti, flussi di armi, espatriati: tutte le ragioni che potrebbero indurre la Cina ad avvicinarsi di più all'Ucraina, nonostante il sostegno alla Russia. L'articolo di Marco Orioles.

Dopo la telefonata del presidente cinese Xi Jinping al suo collega ucraino Zelensky, e soprattutto dopo il voto favorevole di Pechino all’Assemblea Generale Onu su una risoluzione che fa riferimento alla “aggressione russa” in Ucraina, si sono moltiplicate le voci che fanno riferimento alla possibilità che Pechino stia prendendo le distanze da Mosca in favore delle relazioni con il Paese invaso.

Ecco tutte le ragioni economiche che contribuiscono a spiegare questo possibile cambio di passo e di musica da parte della Cina.

Le relazioni bilaterali Ucraina-Cina dal 1991

Come scrive Yurii Poita, capo della sezione Asia-Pacifico Section del Center for Army, Conversion and Disarmament Studies di Kiev in un paper dell’Institut Montaigne, la relazione bilaterale Ucraina-Cina ha attraversato diverse fasi dal 1991, anno dell’indipendenza dell’ Ucraina, con un’intensificazione dei contatti politici avvenuta sotto le presidenze di Leonid Kuchma e Viktor Yanukovich e un rallentamento quando alla guida del Paese ci sono stati i leader filo-occidentali Viktor Yushchenko e Petro Poroshenko,

Le pietre miliari del rapporto sono rappresentate dalla Dichiarazione del 2011 sulla partnership strategica e da una successiva dichiarazione integrativa firmata nel 2013 assieme a una lunga serie di documenti sulla cooperazione. Nel frattempo la relazione commerciale ha preso a svilupparsi e a rafforzarsi nel tempo.

L’interscambio commerciale

Attingendo ora alle pagine del Ministero degli Esteri Cinese dedicate all’interscambio tra Ucraina e Cina vediamo quali sono i settori maggiormente interessati dalla cooperazione.

Il Ministero rileva innanzitutto come, sulla base dell’interscambio 2021, la Cina rappresentasse, prima della guerra, il primo partner commerciale dell’Ucraina. Secondo i dati del Servizio Statistico di Stato dell’Ucraina l’interscambio nel 2021 è ammontato a quasi 19 miliardi di dollari di cui 8 miliardi di esportazioni di beni dall’Ucraina alla Cina e 10,97 miliardi di importazioni dalla Cina all’Ucraina.

La struttura del commercio bilaterale in quello stesso anno vedeva prevalere, per quanto riguarda le esportazioni ucraine, l’offerta di minerali e materiali ferrosi, prodotti di origine animale o vegetale come oli, grassi e cereali, macchinari, boiler e prodotti in legno.

Per quanto riguarda invece le importazioni di beni cinesi in Ucraina, si segnala la fornitura di macchinari elettrici e macchinari in genere, veicoli diversi da quelli ferroviari, materiali in plastica e polimerici, scarpe, macchine e apparati fotografici, prodotti chimici, mobili, materiali ferrosi e in gomma.

Gli investimenti

Il Ministero degli Esteri di Pechino segnala anche come, secondo i dati della Banca Nazionale ucraina, alla fine del 2021 si registravano 111 milioni di dollari di investimenti diretti dalla Cina all’Ucraina.

I settori maggiormente interessati sono l’industria, l’agricoltura, le foreste e il pescato, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, la riparazione di veicoli, i trasporti, le costruzioni, i servizi postali e i magazzini.

Le dieci ragioni per tenere sott’occhio la relazione bilaterale secondo il Kyiv Post

In un lungo articolo dedicato alla relazione bilaterale Ucraina – Cina il Kyiv Post fa il punto sui fattori economici che sconsigliano di prestare esclusivamente attenzione a quella tra Russia e Cina.

Anzitutto la Cina nel 2019 ha rimpiazzato la Russia come principale partner commerciale dell’Ucraina. E questo a seguito di un andamento dei commerci che negli ultimi 25 anni sono aumentati a una media del 20% l’anno, con le esportazioni dalla Cina all’Ucraina passate dai 73,4 milioni di dollari del 1995 ai 7,46 miliardi del 2020. Di fatto, segnala il giornale, le esportazioni ucraine in Cina sono quadruplicate tra il 2018 e il 2021.

La Cina è poi diventata uno dei più grandi acquirenti di mais, orzo e olio di semi di girasole made in Ukraine. Nel 2021 in particolare il grano esportato dall’Ucraina in Cina ha rappresentato il 20% del totale delle importazioni di grano da parte della Cina, mentre il mais ucraino ha rappresentato nel 2019 l’80% del totale delle importazioni di mais della Cina.

Un ulteriore motivo per cui prestare attenzione agli scambi tra i due Paesi riguarda la fornitura di armi da parte dell’Ucraina, cominciate al tempo in cui, era il 1998, Pechino ha acquistato da Kiev la portaerei Varyag poi ridenominata Liaoning. Negli anni successivi l’Ucraina è diventata il secondo maggior fornitore di armi alla Cina dopo la Russia.

Si segnalano poi i finanziamenti di progetti da parte della Cina in importanti settori dell’economia ucraina come il trasporto marittimo, tra cui si segnalano i lavori nei porti di Mariupol e Odessa, gli interventi in altre infrastrutture di trasporto come il rinnovamento della Metro di Kiev e poi gli investimenti nei campi dell’agricoltura, dell’energia e delle telecomunicazioni.

Ci sono poi gli appalti nel settore delle costruzioni che vedono la Cina come protagonista attraverso aziende come China National Machinery Industry Corporation, China Hydropower, e State Grid per lavori che nel 2021 ammontavano a 6,6 miliardi di dollari.

Un ulteriore motivo per cui tenere sotto la lente di ingrandimento la relazione bilaterale è l’adesione dell’Ucraina al maxiprogetto infrastrutturale cinese della Belt and Road Initiative, che rende l’Ucraina un importante punto di transito dei beni cinesi diretti in Europa alla luce dell’accordio di libero scambio tra Ucraina e Ue.

L’ultimo fattore su cui richiama l’attenzione il Kyiv Post riguarda gli expat: ci sono 6.000 cittadini cinesi che vivono in Ucraina e fino a 100.000 cittadini ucraini residenti in Cina.

Il commercio delle armi

È ancora l’Institut Montaigne a ricordare come, su questo fronte, la relazione bilaterale sia più che consolidata e risalga al tempo i cui, dopo i fatti di Tienanmen e l’embargo sulle armi varato contro la Cina, Pechino ha cominciato a guardare a Kiev come fonte di tecnologie militari per la sua marina, la sua aviazione e l’industria spaziale.

Il volume delle esportazioni ucraine in Cina non è tuttavia impressionante ed è calcolato dallo Stockholm International Peace Research Institute in 80/90 milioni di dollari all’anno.

Tra le forniture più rilevanti si segnalano quelle dei motori a turbina UGT 25000 per gli incrociatori cinesi Type 055 e le imbarcazioni anfibie Bison.

Insieme a quello turco e pakistano, il mercato cinese rappresenta uno dei più importanti sbocchi per l’industria bellica ucraina, Tuttavia i sempre più stretti legami tra Kiev, Washington e l’Occidente fanno sì che l’Ucraina si guardi bene dal mettere a disposizione di Pechino armi letali che possono rafforzare l’Esercito di Liberazione Popolare al punto da creare una minaccia alle forze armate Usa nel Pacifico.

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