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Sassuolo

Tutte le plusvalenze del Sassuolo (Mapei)

Plusvalenze, ricavi e costi del Sassuolo, la società di calcio seconda in classifica a sorpresa nella serie A

Il Sassuolo è uscito allo scoperto. Nello sport americano si parla di “breakout game” quando un giocatore 0, come in questo caso, una squadra, con un grande risultato riesce a cambiare il proprio status.

Napoli-Sassuolo di domenica scorsa è stata questo genere di partita, e gli emiliani, da belli ma incompiuti, si sono aggiunti al gruppo delle cosiddette “sette sorelle” (Atalanta, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli e Roma ) in lizza per un posto nelle prossime competizioni europee.

L’IMPORTANZA DELLA VITTORIA CONTRO IL NAPOLI

La vittoria dei neroverdi al San Paolo ha un’importanza ben superiore ai canonici 3 punti perché arrivata con un attacco pieno di assenze (Caputo, Djuricic e Berardi, solitamente titolari) contro una delle squadre più forti del campionato.

Il secondo posto in classifica è il premio per la programmazione portata avanti negli ultimi 15 anni, da quando Giorgio Squinzi prese le redini della società in serie C fino a portarla in Europa League nel 2016, facendo di Sassuolo e Mapei un binomio indissolubile. L’intuito e la capacità di impresa del compianto patron sono caratteristiche ormai assorbite nel dna di questa società, una delle prime, nel 2013, ad avere uno stadio di proprietà, indispensabile nel calcio di oggi.

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IL BILANCIO

Infatti il bilancio approvato al 31/12/19 è il quarto consecutivo in utile per il club emiliano (pur avendo registrato un utile di 840000€, mentre nel’18 erano stati 8 milioni) che è riuscito nell’arduo compito di far coesistere conti in regola con una crescente ambizione sportiva.

Nell’ultimo bilancio, a fronte di un aumento dei costi (+31%) dovuto principalmente all’acquisto di calciatori, che in conto economico si traduce nella crescita degli stipendi (54,3 milioni nel ’19 contro i 46,5 della stagione precedente, +17%) e nella quota ammortamenti (passata da 22,2 a 30,3 milioni registrando un +37%), i dirigenti Carnevali e Rossi sono stati abili a trovare un equilibrio grazie ai maggiori incassi da diritti tv (da 33,8 a 39,8 milioni) e alla voce “plusvalenze” (con un incremento del 44%, da 30 a 43,3 milioni).

LE PLUSVALENZE

Plusvalenze che derivano principalmente dal player trading (in questo esercizio le più pesanti sono state Politano all’Inter per 20 milioni, tutti di plusvalenza e Demiral alla Juventus per 18, con plusvalenza di 12 milioni). La compravendita dei giocatori sta ricoprendo un ruolo sempre più importante nelle società di calcio: Lipsia e Atalanta, rispettivamente arrivate in semifinale e quarti nella passata edizione della Champions League, sono esempi lampanti di come la valorizzazione di giovani calciatori, spesso acquistati per qualche migliaia di euro e con contratti altrettanto leggeri, possa portare a ottimi risultati sia nel rettangolo di gioco che nelle casse del club. Il Sassuolo è molto attento anche all’innovazione in ambito di scouting. Da poco meno di un anno infatti i neroverdi hanno deciso di appoggiarsi alla start up italiana Wallabies. Wallabies è un database in continuo aggiornamento che utilizza algoritmi per classificare e confrontare secondo parametri specifici giocatori di tutto il mondo. Un archivio del genere facilita, e di molto, la prima fase del lavoro di un osservatore, la “scrematura”ovvero quando bisogna decidere quali atleti vedere dal vivo e quali non seguire. I risultati e le potenzialità di questa start up hanno convinto anche altri club come Parma e Monza a iniziare una collaborazione.

SASSUOLO PRONTO A SEDERSI AL TAVOLO DELLE GRANDI?

Nella finestra di mercato appena conclusa è emersa la solidità finanziaria della creatura di Mapei che ha permesso di resistere agli assalti per le stelle del club: soprattutto nell’ultimo calciomercato, molte squadre sono state costrette a vendere giocatori per ridurre la voce stipendi e finanziare la campagna acquisti, gli emiliani invece hanno avuto la forza economica di rifiutare ricche offerte per Locatelli, Boga e Berardi di cui l’ad Carnevali parla così: “li abbiamo tenuti volentieri e valgono sempre di più: solo loro tre costano almeno 140 milioni”. Niente male considerato che gli stessi tre calciatori sono stati acquistati per “appena” 25.

Il tecnico De Zerbi nella pre season aveva parlato di “anno del raccolto”, chiedendo ai propri ragazzi maturità e costanza di rendimento, qualità che erano mancate nelle sua avventura sulla panchina neroverde compromettendo il piazzamento delle passate stagioni. Grazie al lavoro della proprietà e dell’ottimo tecnico bresciano, il Sassuolo sembra aver combinato tutti i pezzi del puzzle per sedersi finalmente al tavolo delle grandi.

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