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Difesa Europea

Tutte le novità del governo su green pass, vaccini e scuola

Che cosa hanno detto Draghi e i ministri Bianchi, Gelmini, Giovannini e Speranza nella conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei ministri su green pass, vaccini, scuola e trasporti

Si va verso l’obbligo vaccinale, verso la terza dose e l’estensione del green pass.

Ecco le novità emerse dalla conferenza stampa del Presidente Draghi con i ministri per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, dell’Istruzione Patrizio Bianchi, della Salute, Roberto Speranza, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Ecco i dettagli.

Sarà tra l’altro allargato ed esteso l’uso del Green pass. Sul green pass dovremo “decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella” di estenderlo, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. “La cabina di regia ci sarà comunque – ha aggiunto – perché dobbiamo decidere tante cose sull’estensione del green pass: a chi, non sé lo estendiamo”.

Si arriverà all’obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose? “Sì a entrambe le domande”, ha risposto il premier in conferenza stampa.

CHE COSA HA DETTO IL MINISTRO SPERANZA

L’obbligo vaccinale anti-Covid “è già disposto per il personale sanitario e quindi la sua estensione è una possibilità a disposizione del Parlamento”, ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza (Leu). “Il confronto che è in atto porterà alla terza dose” per la vaccinazione anti-Covid e “si inizio a fine settembre. Si partirà dai soggetti fragili e tale indicazione è arrivata anche dall’Ema ed il Comitato tecnico scientifico Cts ha già espresso la sua opinione in tal senso”, ha aggiunto Speranza  in conferenza a stampa a Palazzo Chigi.

CHE COSA HA DETTO IL MINISTRO BIANCHI SULLA SCUOLA

“Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere”, ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante la conferenza a palazzo Chigi. “Le regole” a scuola – ha sottolineato – “sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale”.

“Ieri, primo settembre, tutte le nostre 8.500 scuole hanno riaperto con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza”, ha dichiarato Bianchi.

CHE COSA HA DETTO IL PREMIER DRAGHI IN CONFERENZA STAMPA:

“La campagna procede spedita, verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80% della popolazione, già oggi siamo al 70% completamente vaccinato”, ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. “Ribadisco l’invito a vaccinarsi, un atto verso se stessi e gli atri”, ha aggiunto.

“La campagna vaccinale – ha detto – è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura elle scuole.

La scuola in presenza è sempre stata una priorità”. “Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino”.

“Voglio esprimere solidarietà piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax, una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa formazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia”.

“L’applicazione del green pass – ha sottolineato Draghi – mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta”.

“Come sapete – ha detto il premier affrontando il tema del rilancio – l’economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene”. Nel mercato del lavoro “ci sono anche situazioni riprovevoli e anche lì si dovrà intervenire caso per caso ma generalmente la situazione è favorevole”.

“Non credo valga la pena compiacersi troppo di queste cifre” di crescita dell’economia, “sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, in Italia nel 2020: è in parte un grande rimbalzo che sta accadendo in tutti i Paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie”.

“Sulle riforma il governo ha un’agenda molto fitta”, dalla “concorrenza” alla “giustizia”. Poi dovremo affrontare il problema fondamentale delle politiche attive del lavoro. E’ prevedibile che molti settori dovranno risttrutturarsi”.

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TRASCRIZIONE DELLA CONFERENZA STAMPA (fonte: governo.it)

INTRODUZIONE

Presidente Draghi: Questa conferenza stampa fa il punto sulle questioni principali che il Governo sta affrontando e su cui delibererà nei mesi futuri. Ha già iniziato oggi con un Consiglio dei Ministri di grande sostanza. Alcuni punti sulle questioni principali: vaccini, scuola, economia, politica estera.

Dirò solo poche parole di introduzione perché siamo in tanti, proprio per darvi conto del lavoro che il Governo ha fatto e che sta facendo.

Vaccini. La campagna vaccinale procede spedita: verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80% della popolazione. Già oggi il 70% è completamente vaccinato, quindi sono abbastanza fiducioso che raggiungeremo l’obiettivo dell’80% per fine settembre che dà, ovviamente, un grande conforto sia per la ripresa dell’attività produttiva, sia per la ripresa della scuola. Sulla scuola poi dirò qualcos’altro.

Vorrei di nuovo – e mi dispiace ripetermi – ribadire il mio invito a vaccinarsi. Intanto è un atto verso sé stessi, è un atto anche di solidarietà verso gli altri, è un atto di protezione della propria famiglia, di tutte le persone con cui si viene in contatto. Ho detto più volte frasi anche più incisive su questo, continuo a ripetere la necessità di farlo.

Mentre dico questo, però devo anche esprimere la mia solidarietà piena a tutti coloro che sono stati e sono oggetto di violenza e di odio da parte dei cosiddetti NO VAX. Questa violenza è particolarmente odiosa e vigliacca quando è fatta nei confronti di persone che fanno informazione e di persone che sono in prima linea a combattere la pandemia.

Basta. Non dico più una parola perché voglio guardare, appunto, al lato positivo della situazione. E il lato positivo ci dice che la campagna vaccinale è stata invece abbracciata con grande entusiasmo dai giovani. Dei giovani tra i 16 e i 19 anni circa il 70% ha ricevuto almeno una dose di vaccino e quasi metà è pienamente vaccinata.

Quindi l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette, come dicevo prima, di affrontare con una certa tranquillità, o certamente con minori incertezze dell’anno scorso, l’apertura delle scuole.

Ricordate che la scuola in presenza è sempre stata la priorità di questo Governo. Ricordate quando a metà aprile di quest’anno decisi che bisognava ritornare in presenza, accompagnato dalle critiche di molti esperti. Fu un successo e abbiamo dato un mese in più di scuola in presenza a tutti gli studenti e le studentesse italiane. Quindi ora vogliamo continuare su quella strada.

Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino, quindi anche su quel fronte siamo pronti.

L’applicazione del Green pass – sui cui ora parlerà brevemente il Ministro Bianchi – mi pare stia andando bene, così come la preparazione concernente i trasporti – anche su questo il Ministro Giovanni dirà qualcosa dopo. Naturalmente vi saranno sempre dei casi in cui ci saranno le fotografie dei mezzi pieni, oppure delle cose che non vanno ma, in generale, l’impressione è che la preparazione sia stata accurata, ben fatta, che insomma il Governo non abbia “passeggiato” – come dice qualcuno – durante l’estate.

L’altro punto su cui vorrei dire due parole è l’economia. Come sapete l’economia continua a crescere, cresce anche più delle aspettative, molto di più di quanto ci si fosse aspettati: basta andare a vedere le cifre che il MEF aveva previsto nei documenti ufficiali a marzo di quest’anno.  Quindi anche questo ci dà un po’ di incoraggiamento.

Il mercato del lavoro va bene: ci sono circa – se non sbaglio – mezzo milione di occupati in più. L’occupazione in generale non mostra segni di cedimento. Anche lì naturalmente vi sono situazioni riprovevoli per il modo in cui sono state condotte e anche lì il Governo dovrà intervenire caso per caso, ma generalmente la situazione è favorevole.

Bisogna fare due osservazioni però. La prima è che non credo vaga la pena di compiacersi troppo di queste cifre, perché è vero che sono alte, è vero che l’economia italiana non le vedeva da non so quanti decenni ma è anche vero che noi siamo caduti, che il nostro prodotto è caduto in una maniera che non si vedeva da molti decenni in Italia nel 2020, quindi questo è in parte un grande rimbalzo, che sta avvenendo un po’ in tutti i Paesi e chi è caduto di più rimbalza di più e chi è caduto di meno rimbalza di meno.

La vera sfida verrà poi nei primi due trimestri dell’anno prossimo: riuscire a mantenere un tasso di crescita considerevolmente più elevato di quello che si aveva prima della pandemia, è lì che si giudicherà veramente la capacità dell’economia italiana di trasformarsi e di diventare strutturalmente più solida ma intanto sicuramente son buone notizie quelle che vediamo.

Riforme: il Governo nelle prossime settimane ha un’agenda molto fitta, verranno presentate le riforme della concorrenza, della giustizia, del fisco sotto forma di leggi delega. La legge sulla giustizia penale è in Parlamento approderà in Senato tra poco, quella sul civile si trova in una situazione analoga in Parlamento, vi sarà poi da affrontare il problema fondamentale delle politiche attive del lavoro, perché noi siamo in un periodo di transizione, profonda transizione tecnologica verso un’economia sostenibile e quindi è prevedibile che molti settori dovranno ristrutturarsi, alcuni dovranno rallentare la loro attività produttiva e per cui bisogna che il Governo abbia una visione industriale che permetta di allocare, riaddestrare lavoratori nei vari settori.

Ultimo punto: politica estera. Avete seguito tutti la tragedia dell’Afghanistan, stasera vedrò il Presidente Macron a Marsiglia e si parlerà essenzialmente di questo, si parlerà anche però di Europa, si parlerà di rapporti bilaterali, si parlerà di Libia. Sarà veramente una conversazione completa, a tutto tondo.

Sull’Afghanistan, come ho detto anche in precedenza, ci sono moltissime riflessioni che si devono fare, che servono a stabilire, a tirare le coordinate del futuro. Oggi però è soprattutto sul futuro che occorre concentrare l’attenzione e il futuro immediato che è essenzialmente un futuro in cui dobbiamo impegnarci al massimo in direzione umanitaria, dobbiamo aiutare gli afghani. A proposito, devo ringraziare non solo ovviamente, come ho già fatto, tutte le forze militari che sono state presenti in Afghanistan per vent’anni ma anche tutto il comparto Difesa-Esteri per la straordinaria opera di evacuazione che hanno fatto, come sapete sono riusciti a portare fuori dall’Afghanistan 5000 afghani, che ora sono in corso di ricollocazione in Italia a cui, proprio perché sono stati coloro che ci hanno aiutato, è stata immediatamente data la condizione di rifugiato. Quindi questa ricollocazione sta andando verso un canale particolare, che riconosca il loro contributo a quel che ha fatto l’Italia in quel Paese.

Ecco io ora mi fermerei, Ministro Gelmini…

Ministro Gelmini: Come ha detto il Presidente Draghi, 78 milioni di dosi inoculate, 38 milioni di persone totalmente immunizzate, sono il frutto, da un lato di una scelta che gli italiani hanno compiuto di credere nella scienza e di tutelare la propria salute e quella dei più fragili facendo il vaccino. Però sicuramente nella gestione della pandemia un fattore positivo è stata la collaborazione che noi abbiamo avuto fra la struttura commissariale del commissario Figliuolo, da un lato il sistema sanitario nazionale e le regioni. È chiaro che un ringraziamento lo dobbiamo rivolgere ancora una volta al personale sanitario, ai volontari, a tutti coloro che anche durante l’estate non si sono fermati e hanno lavorato alacremente per proseguire questa campagna.

Ma certo la collaborazione tra la Conferenza delle Regioni e il Governo è sicuramente un elemento molto positivo e dimostra che quando le regioni ricevono dallo stato indicazioni chiare, regole, diciamo, alle quali improntare la campagna vaccinale, sono sicuramente un elemento fondamentale per la buona riuscita delle vaccinazioni.

Io desidero ringraziare il Presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga e tramite la sua persona tutti i Governatori di tutti i colori politici, perché noi abbiamo, ci siamo dati insomma l’abitudine di un preventivo confronto politico in conferenza prima dell’approvazione in Consiglio dei Ministri dei provvedimenti che riguardano la pandemia.

È successo, con riferimento al Green pass, che è stato salutato dalla Conferenza come uno strumento per tutelare da un lato la salute individuale e anche quella collettiva, ma dall’altro anche come un elemento decisivo per evitare di tornare a chiudere; quindi per tutelare le attività economiche; ed è capitato anche con i tanti provvedimenti che abbiamo assunto molte volte accogliendo le richieste delle regioni.

Penso per esempio ai nuovi parametri, sono il frutto di un confronto molto serrato e credo costruttivo all’interno della Conferenza stato-regioni.

Lascio ovviamente al Ministro Bianchi e al Ministro Giovannini illustrare le linee guida sulla scuola e i trasporti; ma certo anche questi provvedimenti sono stati discussi in loro presenza all’interno della Conferenza delle regioni e devo dire che abbiamo, come dire, superato divisioni che forse non sono mai esistite, perché è sicuramente una priorità del Presidente Draghi e del Governo, ma lo è anche dei Governatori, quello di garantire una riapertura della scuola in sicurezza e soprattutto in presenza. E quindi c’è stato anche su questo fronte un’assoluta collaborazione.

Diceva prima il Presidente dell’adesione massiccia dei giovani alla campagna vaccinale; ricordo che anche su questo la scelta di alcuni Governatori, poi appoggiata dal Commissario e da tutte le Regioni di favorire la vaccinazione dei giovani senza prenotazione, è stato credo un elemento positivo. Peraltro in alcune regioni, ormai, visto l’abbondanza dei vaccini e le vaccinazioni avvengono anche senza prenotazione per tutta la popolazione, e questo è un fatto estremamente positivo. Questa modalità di confronto, questo protagonismo della Conferenza e delle Regioni, in un clima di leale collaborazione con il governo ma anche con la Protezione Civile e con la struttura commissariale, ci auguriamo e siamo convinti che possa portarci all’obiettivo che tutti vogliamo conseguire, quello del raggiungimento e possibilmente del superamento del 80%, 85% di persone vaccinate.

Quindi io non posso che davvero ringraziare le Regioni e garantire il massimo impegno per portare avanti questo clima di collaborazione, per continuare a lavorare insieme per un obiettivo che è fondamentale. Grazie.

Ministro Bianchi: Grazie Presidente, grazie a tutti voi signori.

Ieri, primo settembre, tutte le nostre 8500 scuole hanno riaperto. Hanno riaperto con il mandato di portare poi dal 13 settembre tutti i nostri ragazzi in presenza e in piena sicurezza. Quest’operazione è venuta con un lunghissimo lavoro preparatorio che risale alla primavera quando avevamo deciso, con forza, di riportare i ragazzi in presenza.

Dopo d’allora abbiamo fatto gli esami – vi ricordo un milione e 100 mila ragazzi hanno fatto l’esame di terza media, 570 mila, 540 mila, di maturità e di diploma – e durante l’estate tutte le nostre scuole hanno lavorato.

Abbiamo finanziato più di 32 mila e 500 progetti che hanno permesso di recuperare un milione e 650 mila ore di lezione, soprattutto in attività di carattere linguistico, matematica, ma anche il ritorno del vivere assieme: perché la scuola è anche vivere assieme e imparare a vivere assieme.

Un milione e 650 mila ore abbiamo recuperato durante l’estate. questo ci ha permesso di arrivare a settembre con una grande voglia e una grande partecipazione da parte di tutti che si è espressa nei dati che il Presidente Draghi ha citato prima: il 91,5% del personale si è vaccinato e i ragazzi, giorno dopo giorno, aumentano sempre di più. Soprattutto i ragazzi fra i i 16 e i 19 anni.

Ricordo che tra l’altro il Commissario Figliuolo farà un’operazione di screening per quanto riguarda la fascia d’età 6-14 anni, in modo da garantire anche i ragazzi più piccoli.

Siamo arrivati a questa fase avendo lavorato moltissimo sul mandato che c’era stato affidato dal Presidente, cioè le persone, gli insegnanti.

Facendo i concorsi, quindi neppure una proposta di sanatoria ma con i concorsi abbiamo messo in ruolo quest’anno 59 mila insegnanti. Per darvi un’idea, l’anno scorso erano 19 mila, quindi quest’anno sono stati tre volte tanto.

Di questi, abbiamo inserito 13908 insegnanti di sostegno (l’anno scorso erano 1778). Non solo, abbiamo già attivato tutte le procedure che si concluderanno in settimana per le supplenze annuali.

Abbiamo avviato i concorsi per l’anno prossimo in modo di chiudere completamente entro due anni la tematica del tempo indeterminato. Nel decreto di agosto, l’impegno di far partire concorsi regolari ogni anno per poter sostituire quel turn-over che abbiamo previsto fino al 2030.

L’altro tema è quello del personale ATA. Abbiamo assunto 8 mila e settecento unità di personale tecnico-amministrativo e ci stiamo apprestando in questo momento ad assumere anche quella parte di personale di potenziamento, che ci serve per gestire le classi più numerose.

Frutto di un lavoro lungo, paziente, che i nostri insegnanti, il nostro personale non dirigente, hanno svolto in silenzio durante l’estate e che io voglio qui ringraziare per dare il senso di quanto la nostra Scuola sia viva e capace di svolgere quel ruolo fondamentale che sta oggi ancora di più agendo.

Le regole sono quelle che voi sapete, quello che ci ha dato il CTS (Comitato Tecnico Scientifico): la mascherina, i distanziamenti laddove possibili, le regole di igiene fondamentale che noi tutti abbiamo imparato in questo tempo. Con un’accortezza a cui noi teniamo molto, ne abbiamo parlato molto con il Presidente: laddove vi siano delle classi in cui sono tutti vaccinati, possono togliere la mascherina e quindi si può tornare a sorridere assieme.

Credo che sia un lavoro importante che va coniugato con l’altro lavoro che stiamo facendo: l’avvio delle riforme. Soprattutto la Scuola, la Scuola tecnica che è, e deve essere la parte fondante di quel rilancio economico di cui parliamo. Con il Ministro Giovannini, insieme al Ministro Speranza e con la Ministra Gelmini, abbiamo lavorato moltissimo per garantire anche tutta la fase legata alla Scuola, tutto quello che c’è attorno alla Scuola. Ancora una volta io ringrazio tutti perché siamo riusciti a riportare la Scuola al centro dell’attenzione del Paese. Grazie Presidente.

Ministro Speranza: Soltanto in due minuti. la situazione epidemiologica nel Paese in questo momento è stabile, nel mese di agosto c’è stata una linea sostanzialmente attorno all’uno per quanto riguarda l’indice di trasmissione del virus e questo è soprattutto merito della campagna di vaccinazione.

Vorrei ricordare a tutti, ormai il mese di agosto è finito, che abbiamo tenuto in questo mese limitazioni molto molto leggere rispetto a quelle che avevamo imparato a conoscere nei mesi precedenti. Questo significa che la campagna di vaccinazione è la vera arma fondamentale che abbiamo, e la risposta degli italiani in questo momento è molto positiva e molto incoraggiante, abbiamo superato nella giornata di ieri 78 milioni di somministrazioni e abbiamo superato il 70% della popolazione vaccinabile che ha completato il ciclo.

Il lavoro del Commissario Figliuolo procede in maniera molto positiva in stretta sinergia con le regioni e ci porterà nei termini che abbiamo previsto, cioè entro la fine di settembre, a raggiungere il 80%. Noi siamo fiduciosi che questo risultato sia alla nostra portata.

Il segnale più bello, lo diceva il Presidente del Consiglio, sta arrivando dai più giovani, dai più giovani sta arrivando un messaggio di grande fiducia, un messaggio di libertà, con un numero molto molto significativo di vaccinazioni che sono in corso e una percentuale che nei più giovani addirittura ha superato alcune delle generazioni di mezzo. È bello vedere tra i 20 e i 29 anni c’è una risposta molto alta, e anche tra i 12 e i 18 anni e questo ci offre anche un’arma in più fondamentale per la riapertura delle scuole.

Abbiamo sin dall’inizio ho detto tutti insieme come governo che questa è la priorità assoluta che noi abbiamo, far rientrare tutti in sicurezza in presenza e io spero che ben presto avremo un numero molto alto di classi in cui tutti i ragazzi oltre che gli insegnanti saranno vaccinati e questo consentirà di alleggerire ulteriormente le misure a partire proprio dalla questione delle mascherine che possono essere abbassate nelle classi dove tutti sono vaccinati.

Quindi io penso che il messaggio che dobbiamo ancora dare con forza, con serenità, con rigore al nostro Paese è quello che c’ha attraversato in queste settimane e cioè che la campagna di vaccinazione, il vaccino, è l’arma fondamentale per chiudere questa stagione così difficile per aprire un’altra.

Arrivano dati da ogni angolo del mondo dove le vaccinazioni sono in corso e questi dati ci danno un messaggio univoco molto chiaro e molto netto che ci dice che i vaccini sono efficaci e sicuri e sono quindi lo strumento essenziale con cui gestire questa stagione.

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DOMANDE

Roberto Chinzari –  TG1

Buona sera presidente, il Green pass – è stato detto più volte – è tutela della salute ma anche garanzia delle ripartenze, dell’economia e della scuola. È intenzione del governo estendere in qualche modo l’utilizzo di questo strumento anche ad altre categorie o si tiene conto magari era anche di alcune tensioni e dei distinguo all’interno della stessa maggioranza? Per essere espliciti, ieri c’è stato un voto della Lega contrario in commissione. Grazie

Il ministro Speranza ed io ne stiamo parlando e discutendo da un po’ di tempo. Guardi l’orientamento è verso il sì: verrà esteso e per decidere esattamente quali sono i vari passi, quali sono i settori che dovranno averlo prima, eventualmente faremo una cabina di regia, come peraltro è stato chiesto dal senatore Salvini. Ma la direzione è quella.

Alessandro Barbera – La Stampa 

Buonasera presidente, l’impressione della cronaca della vicenda afghana di questi giorni è di un’Unione Europea inconcludente e cacofonica. Volevo semplicemente chiedere se l’incontro di questa sera con il presidente Macron è conseguenza di questa inconcludenza e se è ancora ottimista sulla possibilità di organizzare un G20 straordinario in settembre.

Ma scusi, perché c’è qualcuno che è stato concludente in questa esperienza in Afghanistan? Indubbiamente l’Unione Europea è stata abbastanza assente, su certi piani è stata assente perché non è organizzata per questo, ma sul piano umanitario per esempio ha fatto molto. Quindi non sono cose da grande notizia: in ogni caso c’è molto da fare. C’è molto da fare perché è un periodo in cui si ripensano tutte le relazioni internazionali. Assistiamo, per quanto riguarda gli Stati Uniti, a una politica che era stata annunciata già da diversi anni: una politica che vedrà la presenza di quella che è la maggiore potenza mondiale, pensata però in maniera diversa. Io non credo al ritiro generalizzato, all’abbandono o all’isolazionismo: assolutamente non ci credo. Ma evidentemente ci sono delle linee guida, per questo impegno, che saranno diverse da quelle che sono state adottate in passato. In tutto questo l’Europa deve organizzarsi e chiaramente non è pensabile che rimanga così. Quindi questo sarà sicuramente uno degli argomenti di discussione stasera col presidente Macron. Ma non sarà l’unico. Per quanto riguarda il G20, io continuo a pensare che si farà. Ora avremo un’altra serie di conversazioni, oltre ovviamente a quella di stasera, con il presidente Xi Jinping la settimana prossima. Vedremo anche quello che succede alla vigilia dell’Assemblea delle Nazioni Unite: in ogni caso avrà luogo dopo l’Assemblea delle Nazioni Unite, perché quella sarà un punto di confronto e di scambio molto importante. Tutto questo anche se non è ancora il momento in cui qualcuno può dire: “Ho delle strategie chiare, so cosa fare esattamente”. Tutti, a partire dalle grandi potenze alle unioni come la nostra, in questo momento stanno parlando molto e riflettendo sul futuro. Ma non è che ci siano mappe, nessuno ha una mappa. Per questo dico che la cosa più importante ora è pensare agli afghani e cercare di aiutarli a proteggere le donne afghane. Cercare di essere impegnati al massimo sul fronte umanitario, perché quella è l’unica cosa che possiamo fare ora e di cui abbiamo un risultato immediato, se lo facciamo.

Tommaso Ciriaco – La Repubblica 

Presidente, torno sulla questione del voto ieri in Commissione da parte della Lega sul green pass, che ha votato contro il parere del Governo disattendendo un patto di maggioranza. Credo non sia neanche la prima volta: lei ricorderà il voto in Consiglio dei ministri in cui la Lega si astenne, su un decreto in particolare: quindi non è l’unico precedente. Per il segretario del PD Enrico Letta la Lega si è messa in questo modo fuori dalla maggioranza. E domando se lei intende tollerare in futuro anche questo tipo di distinguo, questo tipo di metodo o se invece accetterà come chiede Salvini una cabina di regia per dirimere le controversie.

Come ho detto un attimo fa, la cabina di regia ci sarà comunque perché dobbiamo decidere, insieme al ministro Speranza, tante cose tra cui l’estensione del Green pass.  “A chi”, non “se”, ma “a chi” e quanto svelti: questa è una prima cosa. E poi tante altre cose. Perciò la cabina di regia ci sarà di sicuro. Secondo punto: il chiarimento politico lo fanno le forze politiche.  Terzo punto: è chiaro che è auspicabile una convergenza e una maggiore disciplina nelle deliberazioni politiche. Quarto punto: il governo va avanti.

Vincenzo Spagnolo – Avvenire: 

Torno un attimo sulla questione dell’immigrazione e dei rifugiati afghani. In attesa che l’Europa concluda o decida, c’è un piano italiano, un approccio italiano all’accoglienza che state mettendo in campo? E poi, faceva cenno al Senatore Salvini che ha chiesto la cabina di regia, come valuta queste critiche continuo della Lega all’operato del ministro dell’Interno Lamorgese? Sono un prezzo inevitabile da pagare alla dialettica nella composita maggioranza che la sorregge? oppure ritiene che creino attrito dentro il governo e forse sarebbe meglio contenersi? 

Per quanto riguarda i rifugiati afgani, sì, è stata individuato un percorso speciale. Intanto all’arrivo sono stati tutti accolti in strutture diverse da quelle consuete, appoggiate presso la Difesa, appoggiate presso il ministero dell’Interno. È stata data loro, come dicevo prima, immediatamente la condizione di rifugiato. Il che li equipara sostanzialmente a dei cittadini italiani in tutti i modi e sono stati tutti vaccinati immediatamente. A proposito la pratica di vaccinazione immediata verrà estesa in generale a tutti I migranti che verranno. Questa è una decisione che è stata presa dal Presidente del Consiglio, dal ministro dell’Interno, dal ministro della Difesa nelle varie consultazioni che abbiamo fatto. Si tratterà di organizzarla ma è importante che vengano tutti vaccinati all’arrivo. Tra l’altro molte comunità italiane hanno espresso interesse ad accoglierli, quindi io voglio ringraziare tutti coloro che hanno espresso questo interesse, e inizierà un vero e proprio processo di integrazione, come si fa nei casi di coloro che sono arrivati a quello stadio.

Quindi in questo caso si è voluto riconoscere veramente l’aiuto che questi profughi, questi rifugiati hanno dato alle truppe italiane in Afghanistan nel corso di questi vent’anni. Ma c’è ancora tanta gente che dovrebbe essere riportata fuori, o Insomma in Italia. Tutti i Paesi hanno cercato di fare il massimo per poterli salvare, ma purtroppo, in parte il termine era molto ravvicinato, ma soprattutto dopo l’attentato è diventato veramente difficile portarli fuori. Molti sono per fortuna fuoriusciti, soprattutto in Iran e in paesi confinanti, in Tagikistan e in altri Paesi che circondano l’Afghanistan. E le nostre forze diplomatiche, e anche quelle di altri Paesi, stanno cercando ora di recuperare tutti questi rifugiati che sono stati i nostri collaboratori. Per quanto riguarda la ministra Lamorgese, secondo me lavora molto bene. Il problema è molto difficile, io non ho trovato qualcuno che avesse una bacchetta magica, che lo risolvesse in un attimo. E i numeri di quest’anno non sono spaventosi abbiamo avuto anni molto peggiori di questi. Quindi io credo che la ministra Lamorgese faccia il suo dovere e lo faccia bene, grazie

Federica ionta (Giornale Radio Rai)

Io volevo tornare sull’agenda dei lavori del governo, lei ha citato le riforme complementari al Recovery Plan: fisco, concorrenza, la giustizia che abbiamo visto essere temi anche molto delicati per la maggioranza. Volevo sapere se il governo si è dato una tabella di marcia, temi e tempi considerando il dibattito politico che questi temi susciteranno. Grazie.

I provvedimenti che verranno presentati al più presto sono quelli delle leggi delega di concorrenza e fisco, poi successivamente vedremo la parte delle politiche attive del lavoro e le altre riforme. I provvedimenti che sono già in Parlamento sono la giustizia civile e penale, poi ci saranno i provvedimenti sulle politiche attive del lavoro e la riforma degli ammortizzatori sociali. E poi ci sarà la questione delle pensioni e di quota 100. E poi qualcos’altro che sicuramente non mi ricordo in questo momento.

Antonella Scutiero – Lapresse

Salve Presidente, ha citato ora Il lavoro, va avanti un po’ da settimane uno scontro a distanza tra al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. C’è in programma un incontro, magari con entrambi, così li facciamo parlare e a questo punto se e quando affronterete il tema di questo decreto localizzazioni. Grazie

Per parlare parlano abbastanza comunque anche senza che si vedano. Se vogliamo facciamo anche l’incontro. Stiamo lavorando da parecchio in realtà, ci abbiamo lavorato anche tutta l’estate. Sul decreto delocalizzazioni ci sono varie posizioni. È una norma che è complessa perché deve essere efficace, deve essere realistica, per cui ci stiamo lavorando. Ecco, io credo che non avremo tanto tempo prima di uscire con una norma che è condivisa dal governo, e poi la condivideremo anche con Confindustria e con le altre parti sociali ovviamente.

Monica Guerzoni – Corriere della Sera 

Lei dice che il governo va avanti nonostante tutto. Il segretario del partito democratico Enrico Letta invece guarda alle mosse di Salvini e dice: è l’inizio della fine. Volevo chiederle: lei non è preoccupato davvero della tenuta della sua maggioranza? Glielo dico un po’ volgarmente, non è che ha cominciato a pensare al Quirinale fra sei mesi come una possibilità? Grazie.

Trovo un po’ offensivo questo fatto di pensare al Quirinale come un’altra possibilità. Ma anche un po’ offensivo nei confronti del Presidente della Repubblica. Comunque a parte l’offensivo: no, non vedo la fine. Francamente vedo ancora una coalizione, con le sue divergenze, come ho detto il primo giorno in Parlamento. Ci sono provenienze politiche culturali, personali, professionali diverse in questa maggioranza come lo sono nel governo. Il governo va fondamentalmente molto d’accordo nei suoi membri e il Parlamento in gran parte ha fatto uno straordinario lavoro, se lei pensa tutte le norme che sono state approvate da quando il Governo è stato creato e continua a farlo.  Quindi io non vedo nessun disastro all’orizzonte e non mi preoccupo per me stesso di sicuro.

Alberto Gentili – Messaggero

Buongiorno Presidente. Diversi virologi, anzi numerosi virologi, esponenti della sua maggioranza chiedono l’obbligo vaccinale. Credo anche la ministra Gelmini ultimamente abbia detto sì all’obbligo vaccinale. Le chiedo, attualmente non si può fare perché è giudicato un farmaco emergenziale, ma una volta che l’Ema, l’agenzia del farmaco europeo e L’AIFA, l’agenzia del farmaco italiana, avranno stabilito che è un farmaco tout court come hanno fatto gli americani, pensa che questo obbligo vaccinale possa essere introdotto? E le volevo anche chiedere, si va verso la terza dose di vaccino come accade in altri paesi come la Francia e la Germania?

Grazie, sì a entrambe le domande. Darei poi anche la parola al ministro Speranza, ma è sì a entrambe le domande.

Ministro Speranza: Sì, l’obbligo tra l’altro nel nostro Paese è già disposto da norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario. Quindi in realtà già è applicato ad un pezzo della nostra società e quindi una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del governo, del Parlamento. Sulla terza dose c’è un confronto in corso proprio in queste ore e questo confronto porterà la scelta della terza dose. Si inizierà, Io credo già entro il mese di settembre. Comunque nel mese di settembre, alla fine di questo mese. E si partirà dalle persone che hanno una risposta immunitaria molto fragile. Questa indicazione, tra l’altro nelle ultime ore è anche arrivata dall’Ema, dall’ECDC, dalle autorità europee, ed è un’indicazione su cui il nostro CTS ha già espresso un’opinione. Quindi la risposta è sicuramente sì.

Roberts – Politico

Buonasera, vorrei chiedere se il Presidente è a favore del cosiddetto Combat Force. Potrebbe essere un punto di partenza verso più collaborazione europea sulla difesa. Se Ne parlerà oggi con il Presidente Macron?

L’emigrazione, la fuga, il salvataggio degli afghani ha ancora una volta dimostrato la povertà dell’Unione europea per quanto riguarda la gestione delle migrazioni. Questo ormai è un problema mondiale e l’Unione europea, unita da tanti principi e da tanti ideali, non riesce ad affrontarlo. Questo è veramente una spina nella stessa esistenza dell’Unione europea. Ne parlerò oggi con Macron, certamente. Abbiamo avuto casi di Paesi che fin dal primo giorno, io mi chiedo come si possa dire, davanti a quella tragedia immane, con l’attentato, con i morti, hanno detto: noi non vogliamo rifugiati afghani.  Come si fa.

Foglio:

C’è una Lega diversa che abbiamo imparato a conoscere con il suo governo, poi c’è la Lega di Borghi. Io le volevo chiedere: lei si sente più rassicurato dalla Lega di Borghi o di Giancarlo Giorgetti che è il suo ministro dello Sviluppo Economico?

Guardi, io cerco di non fare distinzioni nei partiti perché se vado in questa direzione ogni partito ha 3, 4, 5, 6 anime e allora prima di decidere ogni cosa bisognerebbe sentire tutti. Ogni tanto è capitato, le assicuro: non è piacevole. Devo sentire questo, quello e quell’altro. La Lega è una, ha un capo che è Salvini e basta. Grazie.

Laura Cannavò – Fatto Quotidiano

Ritorno un po’ anche io sul tema Lega, lei ha detto i membri del mio governo vanno molto d’accordo, il chiarimento politico lo devono fare i partiti. Come separando un po’ queste due realtà, in realtà fanno tutti parte della stessa maggioranza. Lei ritiene che ci siano come due livelli nella sua compagine politica? Cioè, i suoi ministri e poi i partiti che devono fare i loro chiarimenti politici. E poi, è d’accordo a fare un incontro a tre tra Lamorgese, Salvini e lei, come è stato richiesto, per evitare il cannoneggiamento al quale è sottoposta la ministra dell’Interno dal leader della Lega?

Sul primo punto: non è una distinzione così netta. Questo governo sta in piedi perché il Parlamento lo vuole, quindi, l’ho detto tante volte, l’orizzonte del governo, la vita del governo sono tutti decisi dal Parlamento. Quindi i processi con cui questo governo agisce e quelli con cui il Parlamento decide sono integrati. Questo non vuol dire che il governo debba fare il mestiere dei partiti, come i partiti non devono fare il mestiere del governo. Quindi se c’è un chiarimento politico quello è un qualcosa che viene risolto a livello di partiti, non di governo. Per quanto riguarda l’incontro con la Lamorgese , secondo me, esprimo un’opinione personale perché lo devo chiedere alla ministra Lamorgese, dovrebbe essere un chiarimento Interessante. In cui, specialmente la Lamorgese, specialmente Salvini, possono dire esattamente i loro punti di vista: Salvini cos’è che non va, soprattutto se quel che non va è raffrontabile a quel che non andava 4 anni fa, 5 anni fa, 3 anni fa. Ovviamente non all’anno della pandemia perché lì si è fermato tutto, anche i migranti. Se la ministra Lamorgese vorrà, si farà. Magari non in televisione o in streaming. Vi ringrazio.

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