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Tunisia, tutti i dettagli sugli attacchi terroristici

Tunisia nel terrore. Che cosa è successo a Tunisi

Un kamikaze si fa esplodere in centro, un altro contro sede dell’antiterrorismo. Un poliziotto morto e almeno 8 feriti. Ecco tutti i dettagli.

IL PRIMO ATTACCO A TUNISI

Doppio attacco in centro a Tunisi. Un kamikaze si è fatto esplodere a Port de France, vicino all’ingresso della Medina. Si sarebbe avvicinato a un’auto delle forze di sicurezza ferma nei pressi dell’ambasciata francese, in pieno centro città. I feriti sarebbero due poliziotti e un cittadino mentre l’attentatore è morto nell’esplosione.

IL SECONDO ATTACCO TERRORISTICO

La seconda esplosione che ha colpito questa mattina il centro di Tunisi si è verificata nel parcheggio dell’Unità nazionale per la lotta al terrorismo, nella zona di El Gorjani. Secondo le ultime informazioni a disposizione, il kamikaze ha atteso il momento propizio prima di entrare all’interno del parcheggio e farsi esplodere. L’attacco ha colpito alcune vetture e ha causato solo danni materiali.

IL COMMENTO DELLA PARLAMENTARE

Un “attacco alla nostra democrazia, un attacco all’economia” della Tunisia. Parla così all’AdnKronos Imen Ben Mohamed, deputata tunisina del partito islamico Ennahda, dopo i due attentati che hanno riportato il terrore a Tunisi a otto anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini. I due attentati non sono stati ancora rivendicati. I tunisini convivono con lo stato d’emergenza dal 24 novembre 2015, quando l’Isis attaccò un bus della guardia presidenziale con un bilancio di 12 agenti uccisi. Prima di quell’attacco c’erano state la strage al Museo del Bardo, dove persero la vita anche quattro italiani, e la carneficina sulla spiaggia di Sousse. “La nostra strategia nella lotta al terrorismo – osserva Imen – è passata da una fase di difesa a una fase di prevenzione”. E oggi, commenta, i tunisini “sembrano più forti”: dopo gli attacchi di questa mattina, “la gente in strada, che continua la sua vita, è una testimonianza di coraggio”. Non significa che non ci sia preoccupazione. Ma, conclude, “speriamo bene, non dobbiamo cedere”. Poco dopo gli attacchi l’anziano presidente tunisino Beji Caid Essebsi è stato ricoverato in ospedale per un grave malore.

COME STA IL PRESIDENTE

“Il suo stato di salute è stabile”. Così il primo consigliere per l’informazione e la comunicazione della presidenza tunisina, Firas Guefrach, ha definito all’agenzia Tap, le condizioni del presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, trasferito in mattinata all’ospedale militare di Tunisi dopo essere stato vittima di un grave malore. La dichiarazione è stata rilasciata dopo che notizie sono circolate su diversi media locali, che riportano la morte del capo dello Stato tunisino. Essebsi, 92 anni, già negli scorsi giorni era stato all’ospedale militare per visite di controllo. La presidenza tunisina aveva confermato in mattinata sulla sua pagina Facebook ufficiale che il presidente aveva avvertito un “grave malessere”, che ha richiesto il suo trasferimento in un ospedale militare di Tunisi.

(articolo aggiornato alle ore 13,45)

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