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Caso Barrack

Perché Trump ha scelto Maguire come direttore (ad interim) dell’intelligence Usa

Dopo il passo indietro di Ratcliffe e le dimissioni di Sue Gordon, Trump ha scelto Joseph Maguire come DNI in sostituzione di Dan Coats che lascerà l'incarico dal 15 prossimo. Il post di Fabio Vanorio

 

Sue Gordon sarebbe stata una scelta buona per Trump, ma la sua vicinanza all’ex direttore della Cia, John Brennan, e l’endorsement ricevuto dal Chairman del Comitato Intelligence della House Intelligence, Adam Schiff, non hanno giocato a suo pro.

I motivi della scelta di Maguire vanno ricercati nella sua attività come Direttore del National Counterterrorism Center (NCTC), “stanza di compensazione per tutta l’intelligence di rilevanza per il CT, tranne il terrorismo interno”.

Questo fino agli attentati di El Paso e di Dayton, quando il NCTC e’ stato esteso anche alle minacce nazionali. NCTC impiega circa 1.000 unita’ e mantiene il vasto DB delle c.d. “Terrorist Identities”, sistema di watchlisting segreto dell’FBI.

Il DB del NCTC è alla base di ogni verifica (individuale e aziendale) da parte di enti federali (ad es., la “no-fly list” della TSA nel controllo dei passeggeri).

All’inizio del 2018, Maguire aveva richiesto un’ampliamento ufficiale dei poteri del NCTC al terrorismo interno.
Cio per ufficializzare il supporto di FBI e Homeland Security ed ottenere fondi addizionali.

Pur senza una risposta del Congresso, nel 2019, il NCTC ha concentrato l’attenzione su radicalizzazione e mobilitazione di potenziali terroristi dall’estero con risorse proprie.

La nomina di Maguire al DNI rappresenta, dunque, uno spostamento dell’ottica che potrebbe essere richiesto alle 17 agenzie intelligence verso il settore del CT in una prospettiva di profiling che includa ogni ambito dichiarato “minaccia” dal FBI, dunque anche i social media.

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