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Trump annuncia la tregua tra Israele e Iran

Iran e Israele, in guerra dal 13 giugno, hanno concordato un cessate il fuoco che dovrebbe portare a una "fine ufficiale" della guerra. "È stato pienamente concordato da e tra Israele e Iran che ci sarà un cessate il fuoco completo e totale", ha scritto Trump su Truth

Tregua come prodromo della pace? Si spera. E’ quello che ha annunciato il presidente americano, Donald Trump.

Iran e Israele, in guerra dal 13 giugno, hanno concordato un cessate il fuoco che dovrebbe portare a una “fine ufficiale” della guerra. “È stato pienamente concordato da e tra Israele e Iran che ci sarà un cessate il fuoco completo e totale”, ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Truth.

Appena uscito dalla situation room dove aveva seguito la crisi (senza telefono), Trump ha annunciato la soluzione della crisi da par suo, con tutte maiuscole via Truth Social:

«CONGRATULAZIONI A TUTTI! È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un CESSATE IL FUOCO Completo e Totale (tra circa 6 ore da ora, quando Israele e Iran avranno concluso e completato le loro missioni finali in corso!), per 12 ore, punto in cui la guerra sarà considerata FINITA! Ufficialmente, l’Iran inizierà il CESSATE IL FUOCO e, alla dodicesima ora, Israele inizierà il CESSATE IL FUOCO e, alla ventiquattresima ora, una FINE Ufficiale della GUERRA DEI 12 GIORNI sarà salutata dal mondo. Durante ogni CESSATE IL FUOCO, l’altra parte rimarrà PACIFICA e RISPETTOSA. Partendo dal presupposto che tutto funzioni come dovrebbe, e così sarà, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la Resistenza, il Coraggio e l’Intelligenza per porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata LA GUERRA DEI 12 GIORNI. Questa è una guerra che avrebbe potuto durare anni e distruggere l’intero Medio Oriente, ma non l’ha fatto e non lo farà mai! Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medio Oriente, Dio benedica gli Stati Uniti d’America e DIO BENEDICA IL MONDO!».

Ringraziamenti al «molto rispettato» emiro del Qatar (il quale, secondo la Reuters, avrebbe partecipato con Trump e il suo vice JD Vance alla trattativa sul cessate il fuoco), la gioia per la mancanza di vittime americane o qatariote, gli insulti alla «debole risposta» iraniana ma il ringraziamento «per aver avvisato»: «Forse ora l’Iran può procedere verso Pace e Armonia nella regione, e con entusiasmo incoraggerò Israele a fare lo stesso».

Ieri notte, mentre le tv mandavano in diretta l’attacco a Doha e Trump per una volta non era sui social ma nella situation room senza telefono, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt aveva già articolato la posizione trumpiana affermando che il presidente «crede che il popolo iraniano possa controllare il proprio destino. Certo, se il regime iraniano si rifiuta di giungere a una soluzione pacifica e diplomatica, a cui il presidente, tra l’altro, è ancora interessato e impegnato, perché il popolo iraniano non dovrebbe togliere il potere a questo regime incredibilmente violento che lo opprime da decenni? — ha dichiarato Leavitt a «Fox and Friends», programma preferito del presidente — La nostra posizione non è cambiata. La nostra posizione militare non è cambiata. I nostri sono stati attacchi di precisione, che sabato notte hanno avuto successo. Il presidente sta semplicemente sollevando una domanda legittima che molte persone in tutto il mondo si stanno ponendo».

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