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Svizzera

Ecco come anche la Svizzera trema per il Coronavirus

La Svizzera ha una delle incidenze più elevate in Europa del numero dei contagi da Coronavirus: 213 ogni 100.000 abitanti. 

Aumentano i casi di Coronavirus Covid-19 in Svizzera (più 1128 in 24 ore), ma al momento non è previsto alcun lockdown. Le imprese continuano a lavorare, per le scuole si è scelta la didattica a distanza. Solo alcuni cantoni si blindano.

Tra le vittime della pandemia c’è Swissport, che opera nel settore del trasporto aereo, fornendo servizi di terra e di handling di proprietà della cinese Hna Group. Tutti i dettagli.

I NUMERI

Nelle ultime 24 ore, in Svizzera sono stati registrati 1128 casi di Coronavirus in più. I casi totali sono 18.267. Le persone decedute sono 432. 9 le persone morte in Ticino nelle ultime 24 ore, secondo i dati forniti dall’Ufficio federale della sanità pubblica.

I CANTONI PIU’ COLPITI

I cantoni del Ticino, del Vaud, di Ginevra e di Basilea restano i più colpiti e fanno della Svizzera uno dei Paesi con l’incidenza del numero dei contagi tra le più elevate in Europa: 213 ogni 100.000 abitanti.

I decessi riguardano per il 64% gli uomini, e l’età vanno dai 32 a 102 anni.

TROVATO IL PAZIENTE ZERO?

Forse è stato trovato il paziente zero: dovrebbe essere una cameriera svizzera di Ischgl, malata dal 5 febbraio, con sintomi lievi, secondo quanto riferito da Franz Allerberger, dell’agenzia sanitaria austriaca Ages. La donna è guarita, ora, ma è stata riscontrata positiva oltre un mese dopo i primi sintomi.

TAMPONI A CHIUNQUE SOSPETTA DI ESSERE STATO CONTAGIATO

Nel cantone di Berna, intanto, nelle ultime ore è stato inaugurato un centro per effettuare i tamponi: chiunque sospetti di essere stato contagiato può chiedere di effettuare il test. Unico requisito: bisogna recarsi in auto.

NESSUN LOCKDOWN ALL’ITALIANA (PER ORA)

Nonostante i numeri ed i controlli crescano, non è previsto alcun lockdown governativo. Il Consiglio federale terrà le scuole chiuse fino al 19 aprile e forse opterà per la didattica a distanza fino a maggio (non salteranno le vacanze estive). Multe per chi, per strada, si riunisce in gruppi di 5 persone. Chiusi ristoranti, bar e luoghi ricreativi.

IL TICINO SI BARRICA

Fanno eccezione per alcuni cantoni, che in piena autonomia hanno scelto di vietare lo svolgimento di tutte le attività non essenziali. In Ticino, dal 22 marzo, sono chiuse le aziende e i cantieri, ed è stato chiesto alla popolazione di ridurre al minimo gli spostamenti e alle persone con più di 65 anni o con problemi di salute di stare in casa. Chiesto, in queste ore, la chiusura del San Gottardo e del San Bernardino.

Si blinda anche la città di Lucerna, in vista della Pasqua: si potrà entrare solo per motivi di lavoro.

VIDEOSORVEGLIANZA PER FAR RISPETTARE DIVIETI?

Anche il Canton Argovia opta per misure rigide e pensa, per far rispettare le restrizioni, ad un regolamento speciale, che dovrebbe permette alla polizia di accedere ad un sistema di videosorveglianza in tempo reale.

La polizia dovrebbe anche essere autorizzata a installare sistemi di sorveglianza aggiuntivi, senza l’autorizzazione del Garante della privacy svizzero. Tuttavia, questi dovrebbero essere rimossi entro sei mesi dalla scadenza del regolamento speciale.

SWISSPORT IN CRISI

Intanto, la pandemia fa una prima vittima tra le aziende: il fornitore di servizi aeroportuali Swissport è in crisi, come riporta l’agenzia di stampa Keystone-SDA. Il calo globale delle vendite è attualmente tra il 70 e l’80%, ha dichiarato il Ceo Eric Born in un’intervista a Cnn Money Svizzera, definendo la “situazione estremamente critica al momento”.

“A causa del crollo del fatturato, ora si tratta di ridurre i costi fissi il più rapidamente possibile al fine di mantenere in qualche modo la liquidità nei limiti”, ha detto Born.

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