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Striscia la notizia non fa ridere Giorgia Meloni

Fatti e commenti sul caso Striscia la notizia e Andrea Giambruno. I Graffi di Damato

STRISCIA DAVVERO LA NOTIZIA PER GIORGIA MELONI

Salvo errori e omissioni, solo L’Osservatore Romano dall’alto dei suoi 163 anni di vita protetti dalle guardie svizzere del Vaticano ha resistito al pur metaforico assalto di Antonio Ricci. Che ha difeso anche questa volta il possesso della sua “Striscia la notizia” dalla proprietà dei Berlusconi – prima il padre e poi i figli – facendo esplodere la coppia Meloni. E sfrattando, o quasi, dalle prime pagine dei giornali anche le guerre di Ucraina, di Israele e dei migranti. Sulle quali è prevalsa quella che Il Fatto Quotidiano ha chiamato “la guerra dei Melones” immaginando Pier Silvio Berlusconi schiacciato fra il suo dipendente “autosospeso” Andrea Giambruno e la premier che lo ha licenziato da convivente.

CHE COSA HA DETTO RICCI DI STRISCIA LA NOTIZIA

Antonio Ricci, imperturbabile nella sua abitudine di infilarsi nei retrobottega del Biscione ricavandone imbarazzanti fuorionda, ha detto di aspettarsi i ringraziamenti della premier per averla aiutata a conoscere meglio il suo ex compagno. Dal quale del resto la stessa Meloni ha scritto che “da tempo” aveva cominciato a prendere o aumentare le distanze. Non per niente, del resto, i due non si erano sposati.

LE REAZIONI ALLA DECISIONE DI GIORGIA MELONI

Non so se Ricci riceverà mai una telefonata o altro di ringraziamenti dalla premier. Che intanto per la reazione di “rabbia e orgoglio”, alla Oriana Fallaci, riconosciutagli su Libero dal suo ex capo ufficio stampa Mario Sechi, si è guadagnata elogi di giornali e giornalisti del palato difficile per una donna della sua storia politica tutta di destra.

PURE L’UNITA’ ELOGIA MELONI

Il post-comunista Piero Sansonetti sulla sua rinverdita Unità si è tolto il cappello, che di solito non porta, avvertendo i lettori che se cercano solo gossip nella vicenda familiare della premier, senza fermarsi alla ferma e dignitosa reazione della Meloni al suo ex compagno un po’ troppo spaccone, debbono leggere “un altro giornale”.

IL COMMENTO DI FERRARA

Un altro post, anzi ex comunista, Giuliano Ferrara in apertura del Foglio ha titolato in turchese sui “complimenti” spettanti alla premier e ha scritto nel suo incipit: “Altri si divertiranno a commentare la separazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno. E’ inevitabile divertirsi a spese delle coppie scoppiate in un quadro piuttosto sbrindellato e casuale di informazione gossippara. Qui non si ha tanta voglia di divertirsi, non è precisamente il momento della spensierata leggerezza. Il poco che si può dire, senza compunzione ma anche restando minimamente seri, è che quest’ultima botta di stile di Meloni era prevedibile per i molti che la stimano ma non per chi a fatica ha imparato in questo anno di governo a considerare le sue qualità con riserva”.

A divertirsi naturalmente hanno provveduto i vignettisti. Come Stefano Rolli sul Secolo XIX mandando Giambruno, a calci della Meloni nel sedere, nella transumanza dei migranti da lui stessa coniata recentemente in televisione. Nico Pillinini sulla Gazzetta del Mezzogiorno lo ha impietosamente colpito in testa con un melone lanciatogli dalla mamma.

Domani – prometto – tornerò a occuparmi delle guerre vere.

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