BPI FRANCE (CONTROLLATA DALLO STATO FRANCESE) ANCHE NEL CDA DI ESSILUX
"Essilux: via all’era Del Vecchio, il governo francese entra nel cda". (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 22, 2021
OSSIGENO PER ALITALIA
100 milioni stanziati da poco dal governo con il decreto «Sostegni bis» per garantire la continuità operativa di Alitalia per i prossimi 3-4 mesi. Più o meno fino a quel 23 settembre, giorno ultimo della cassa integrazione per 6.828 dipendenti. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 22, 2021
GUERRA INFANTILE NEL CENTRODESTRA SUL COPASIR
Copasir: la sgangherata disputa fra Lega e FdI su chi sia più filo Israele o filo Iran o filo Cina o filo Russia eccetera denota un infantilismo istituzionale deprimente. Complimenti e auguri al centrodestra.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 22, 2021
DOSSIER VACCINI PER L’AFRICA
"I siti capaci di fabbricare vaccini non superano la decina di unità in tutto l’Africa, e solo in quattro casi sviluppano anche gli ingredienti". (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 22, 2021
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
La Corte d’appello di Roma ha annullato la sanzione di 280mila euro inflitta dalla Consob a Roberto Napoletano, ex direttore del Sole 24 Ore, accusato di «pratiche commerciali e di reporting per incrementare artificiosamente i dati diffusionali del quotidiano». (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 22, 2021
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SUL COPASIR:
Resta una matassa difficile da sciogliere: la Lega ma anche gran parte dei membri del comitato non vogliono Urso, che almeno al primo turno di elezioni (dove servono 6 voti su 10) non avrebbero la maggioranza. Avrebbe una chance al successivo ballottaggio: ma al momento in Comitato non siede alcun altro membro dell’opposizione. Ci sono pressioni sui presidenti di Camera e Senato per un ridisegno della composizione del comitato, con cinque componenti di minoranza fra cui tre di Fdi e due del misto ma Fico e Casellati fanno sapere che non hanno competenza per sciogliere il Copasir, in assenza di dimissioni. Si limiteranno a chiedere alla Lega di sostituire Volpi e Arrigoni, i due parlamentari che si sono fatti indietro.
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU ALITALIA E ITA:
Dopo il via libera al piano industriale della newco previsto non prima della seconda metà di giugno servono un paio di settimane per la pubblicazione della decisione e altri sessanta giorni per far partire la nuova compagnia.
Il decollo entro metà luglio — com’è stato annunciato più volte — diventa impossibile. La Commissione europea chiede la discontinuità tra ITA e Alitalia anche per evitare che sia la newco a restituire i soldi degli aiuti di Stato dati illegalmente nel 2017 e 2019 (1,3 miliardi di euro).
A questi si sono aggiunti i 100 milioni stanziati da poco dal governo con il decreto «Sostegni bis» per garantire la continuità operativa di Alitalia per i prossimi 3-4 mesi. Più o meno fino a quel 23 settembre, giorno ultimo della cassa integrazione per 6.828 dipendenti. Ma la cifra, a quanto si apprende, non sarebbe stata notificata a Bruxelles che potrebbe aprire un terzo filone d’inchiesta per aiuti di Stato.
Lo slittamento non facilita i piani di ITA che mirava a sfruttare la ripresa estiva e a contrastare le low cost che si stanno spartendo il mercato italiano. Wizz Air, per esempio, nel 2021 prevede di vendere il 70% dei posti in più nel nostro Paese rispetto al 2019 (pre-Covid). Negli uffici all’Eur la squadra dell’ad della newco Fabio Lazzerini sta portando avanti le attività propedeutiche al decollo.
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DE LA STAMPA SU ESSILUX:
Fra le new entry del nuovo cda spicca José Gonzalo, direttore esecutivo di Bpifrance, la banca pubblica d’investimenti (controllata dalla Cassa depositi e prestiti d’Oltralpe). Nei mesi scorsi ha preso il controllo del 4,5% di Essilux, mettendo un piede nel capitale, tanto per osservare cosa avviene in questo gigante che ai francesi è scappato di mano. La presenza di un nome come quello di Gonzalo dimostra l’attenzione del governo alla governance di Essilux, ma anche la volontà di Del Vecchio-Milleri a dialogare. E a mettere fine agli ultimi tre anni di guerra più o meno dichiarata.
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU ESSILUX:
L’assemblea che ieri ha sancito la fine della governance che assegnava pari poteri ai soci fondatori, indipendentemente dai pesi azionari. La conseguenza di questo cambio è che Francesco Milleri è ora l’unico amministratore delegato del colosso nato dalla fusione di Luxottica con Essilor. Esattamente com’era il disegno iniziale di Del Vecchio, socio di riferimento. Il voto degli azionisti è stato chiaro: dopo gli anni delle tensioni, tutte le decisioni sono state adottate quasi all’unanimità. Ha partecipato alla votazione il 76,8% del capitale. Bilancio 2020 e distribuzione del dividendo sono stati approvati dal 99,9% dei votanti, e anche la nomina di Milleri, in passato osteggiata dagli azionisti francesi, ha avuto il 99,79% dei consensi.
Il nuovo Cda è composto da 14 consiglieri rispetto ai 16 precedenti. 5 esecutivi, 7 indipendenti e 2 rappresentanti dei lavoratori . Tutti e 12 i nomi espressi dal Cda di Essilux sono stati votati. Oltre a Del Vecchio, presidente, Milleri, ceo, sono stati confermati come esecutivi Paul du Saillant, vice amministratore delegato, Romolo Bardin, custode di Delfin, e Juliette Favre, mentre tra gli indipendenti è Cristina Scocchia, ceo di Kiko. Sei i nomi nuovi. Tra loro, le rappresentanti di tre grandi famiglie imprenditoriali: la francese Marie-Christine Coisne, l’indiana Swati Piramal e la tedesca Nathalie von Siemens. Ancora, Jean-Luc Biamonti, amministratore delegato di Montecarlo Société des Bains de Mer, e Andrea Zappia, ceo di Sky Europe. Infine, ma non ultimo, José Gonzalo, direttore esecutivo di Bpifrance, fondo espressione del mondo istituzionale francese. L’uomo dell’equilibrio sulla rotta Italia-Francia, visto che Lca1, gestito da Bpifrance, ha rilevato una quota di Essilux che, sommata ad altre che fanno riferimento al governo di Parigi, è accreditata essere complessivamente poco sotto il 5%.