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Sorpresa: Trump accetta aiuti da Cina e Russia per battere il Coronavirus

Tutti i dettagli sugli aiuti anti Coronavirus ricevuti dagli Stati Uniti da Russia e Cina

La Russia ha annunciato l’invio di un aereo di aiuti umanitari agli Stati Uniti. Un Antonov-124 delle forze aeree russe “con a bordo mascherine e materiale medico, è partito per gli Stati Uniti”, riferisce il ministero russo della Difesa in un comunicato.

Stando al portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, questi aiuti erano stati menzionati nella conversazione telefonica fra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump lo scorso lunedì.

“Oggi, data la questa situazione che riguarda tutto il mondo e diventa globale, non c’è alternativa all’azione in uno spirito di parternariato e assistenza reciproca”, aveva detto Peskov ieri in serata alle agenzie di stampa russe.

https://twitter.com/mfa_russia/status/1245237645762052101

Gli Stati Uniti accettano, per non dire che invocano, aiuti anche dalla Cina. Due giorni fa Deborah Brix, coordinatrice della task force del governo ha detto: “Stiamo chiedendo ad ogni singolo governatore e ad ogni singolo sindaco”, ha incalzato Brix, “di prepararsi come si sta preparando adesso New York”, ossia l’area del Paese più colpita di tutte.

Quella di Brix, e del governo, è però una strada tutta in salita come la montagna di mascherine – stimate dal dipartimento della Salute in 3,5 miliardi – di cui ci sarà la necessità negli ospedali, cliniche e presidi medici degli Usa qualora l’emergenza si protraesse per un anno intero, come ha sottolineato Marco Orioles su Start: “Ecco perché gli occhi dell’America sono rivolti in questo momento alla Cina, ossia al Paese che in tempi normali fornisce alla superpotenza a stelle e strisce un terzo del suo materiale sanitario”.

È nell’ex impero di mezzo che stanno infatti nascendo come funghi nuove factory lines che sfornano già e a a ritmi record mascherine, guanti e altri presidi. Ed è a Pechino che si concentreranno parte degli sforzi della partnership pubblico-privata che l’amministrazione Trump ha messo in capo al suo consigliere e genero Jared Kushner per agevolare – attraverso la strutturazione di una collaborazione con distributori specializzati come McKesson Corporation, Cardinal, Owens & Minor, Medline e Henry Schein – l’afflusso in tempi rapidi di tutto ciò che serve agli Usa per la lotta alla Covid-19.

Un assaggio di tutto ciò ha fatto la sua apparizione tre giorni sulla pista del  Kennedy International Airport di New York, dove è atterrato un cargo proveniente da Shangai con un carico che la portavoce della Federal Emergency Management Agency (FEMA), ha quantificato in 130 mila mascherine N95, 1,8 milioni di mascherine chirurgiche, 10 milioni di guanti e più di 700 mila termometri che prenderanno la strada, oltre che della Grande Mela, del New Jersey e del Connecticut.

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