Dopo quasi due mandati, il centrodestra perde Genova. Esulta la sinistra, che già vede con le vittorie al primo turno nel capoluogo ligure e a Ravenna, roccaforte rossa dove era più scontata l’affermazione con Stefano Barattoni, un “avviso di sfratto al governo”. Esulta la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Uniti si vince”. E rilancia lo slogan del cosiddetto “campo largo” – “Testardamente unitari” – dopo l’affermazione di Silvia Salis, sostenuta da tutte le opposizioni, dal Pd ai Cinque Stelle a Iv di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda.
Renzi personalizza ancora una volta l’attacco a Giorgia Meloni: “È come se puff.. fosse finito l’incantesimo di Giorgia”. Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senato e responsabile Enti locali per Forza Italia, però ricorda: “Il centrodestra va al ballottaggio in città da tempo governate dalla sinistra con nostre ampie possibilità di vittoria. Abbiamo, in queste settimane, riconquistato al primo turno città come Pordenone e Monfalcone. Per la prima volta il centrodestra ha vinto a Bolzano, dove non aveva mai avuto un’affermazione”. E ancora: “Ci sono poi altre vittorie importanti sui territori, da Sulmona a Nola”. Ma la sconfitta di Genova pesa. Ammette Gasparri: “C’è un risultato negativo a Genova di cui prendiamo atto, ricordando però che in Liguria abbiamo vinto recentemente, in maniera ampia, alle elezioni regionali”.
Se la sinistra, seppur ancora lontana dal rappresentare un credibile fronte alternativo di governo nazionale, capace di unirsi solo a livello locale, al momento non può che gioire, il centrodestra non può certo sottovalutare la sconfitta nel capoluogo ligure. Nonostante, come ricorda il responsabile organizzativo di FdI Giovanni Donzelli, “cresca in tutt’Italia”, la coalizione di governo registra un’altra battuta d’arresto sui territori in luoghi simbolo. Dopo l’Umbria ora anche una città come Genova, che era stata strappata alla sinistra, torna a tingersi di rosso.
A Genova, come ricorda il portavoce nazionale di FI, Raffaele Nevi, però l’assenza dell’ex sindaco Marco Bucci, ora presidente della Liguria, che dopo le dimissioni di Giovanni Toti interruppe il mandato da sindaco per sostituirlo, “si è fatta sentire”. Il centrodestra non ce l’ha fatta con la candidatura del vicesindaco, Pietro Piciocchi. Se il centrodestra era riuscito a confermarsi alla Regione, l’onda lunga dello tsunami giudiziario abbattutosi su Toti e la sua giunta ha sortito di fatto i suoi effetti su Genova, dove quello stesso campo largo che oggi esulta era andato in piazza con i suoi leader (ad eccezione di Calenda e Renzi) cavalcando la via giudiziaria alle Regionali, con la richiesta delle dimissioni dell’ex governatore ligure.