RIECCO IL CAV
Il lavoro di Gianni Letta, Brunetta e Gelmini ha portato a chiudere la trattativa con il governo, è servito anche lo sforzo di Salvini nel fare buon viso a cattivo gioco e di Meloni nel mediare: hanno lasciato il palcoscenico al Cav pur di non spaccare il centrodestra. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
ROVESCIAMENTO MODERATO
"Nessuno, davanti a un provvedimento che dà 8 miliardi a professionisti e imprese, può più tirarsi indietro. È la vittoria dei moderati sui falchi sovranisti, un rovesciamento della coalizione di centrodestra" (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
MODERATE COERENZE
Vedo intellettualoni di destra che sputazzano (per non dire di peggio) fino a ieri su Conte, governo, Pd, M5s ecc che oggi elogiano la mossa di Berlusconi. Un commento al giorno evita la coerenza di torno…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
LE PASSIONI DI ZINGARETTI PER CONTE…
CONTE VISTO DAL PD
"«Quando sulla politica si fa prevalere una logica di puro potere, anche per una torsione inconsapevole, di solito significa che comincia la fine…». Dai vertici del Pd queste parole filtrano da giorni, sempre più nette", scrive Massimo Franco del Corsera.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
DISCUSSIONI GIALLO-ROSA
DIBATTITO NELLA MAGGIORANZA
"il cenone? «Bisogna limitare il numero dei commensali», sprona Speranza. Ma Conte frena e così i renziani". (Fonte: Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
MESSE
LA MESSA E' FINITA https://t.co/iakUas4iEb
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
DOMANDE MALIZIOSE
"Nei piani alti del M5S ci si domanda maliziosi: senza un
ruolo per lui centrale nella vita del Movimento, Philip Morris e altre aziende avranno ancora interesse ad avvalersi delle sue consulenze?", scrive Repubblica.— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
I FUMI DI CASALEGGIO
"Da settembre 2017 al mese scorso il colosso del tabacco Philip Morris ha pagato alla Casaleggio associati un totale di circa 2,4 milioni di euro in consulenze. Lo racconta il
Riformista, le cifre sono estrapolate dal bilancio della società milanese", scrive Repubblica— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
LACRIME A 5 STELLE
C'ERANO UNA VOLTA LE RIUNIONI M5S IN STREAMING
"Io sono stata tenuta all’oscuro dalle ultime riunioni. I miei colleghi si sono negati al telefono. Mentre si negavano incontravano Michele Emiliano", dice Antonella Laricchia, candidata del M5S alla Presidenza della Regione Puglia https://t.co/G9xoGyema5
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 26, 2020
SINERGIE A 5 STELLE
Sintonie digitali pic.twitter.com/jS4GlTY0jr
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
TRASPORTI
"Oggi per garantire lo stesso servizio in una città come Milano servirebbe far uscire dall’autorimessa, dalle 7 alle 9, altri 500 mezzi pubblici. Impossibile. A Milano possiamo aggiungere ottanta pullman, non di più", dice il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
MEDIAZIONI
È pentita di aver autorizzato le Regioni a riportare la capienza su bus e treni all’80%?
«Le Regioni volevano il 100%, il governo ha fatto una mediazione e abbiamo portato il limite a ottanta. Ora è di nuovo al 50 e ci deve restare», dice il ministro dei Trasporti, De Micheli
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
FRANCESISMI
In Italia qualcuno sospetta che a Parigi si stia cercando di chiudere le scappatoie europee per i salvataggi, in modo da gettare le basi di una nuova stagione di acquisizioni di banche italiane in difficoltà da parte di Bnp Paribas, Société Générale o Crédit Agricole. (Fubini)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
C’ERANO UNA VOLTA I PARCHI
A settembre la Disney aveva annunciato il taglio di 28mila dipendenti, per i due terzi part time e per la quasi totalità impiegati nei parchi divertimento. Quel numero ora sale a 32mila (su 203mila totali e 155mila impiegati nei parchi a tema), nella prima metà del 2021. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
DERIVATI INDIGESTI
Derivati, aperto il caso Regione Sicilia: chiesta la nullità di cinque contratti. Azione in sede civile contro Nomura, Bnl, Bank of America, Deutsche Bank. (Fonte: Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
NUMERI VIRALI
L'ULTIMA SUL VACCINO OXFORD-ASTRAZENECA-IRBM
"I risultati positivi fanno riferimento a una sperimentazione condotta solo su un piccolo gruppo di pazienti sotto i 55 anni: cioè la fascia di età meno a rischio da Covid". (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
EFFICIENZA LOMBARDA
COVID HOTEL
I primi bandi sono di fine ottobre, ogni Ats fa a modo suo (rimborso al giorno alla struttura) e tutte sono in ritardo: l’Insubria apre il bando il 2/11, rimborso offerto 85 euro; Pavia il 29/10, rimborso 70-80 euro; Milano il 21/10, rimborso 95 euro. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
LA QUERELLE BOLDRINI-FELTRI
LA QUESTIONE BOLDRINI-FELTRI E' TUTTA QUI https://t.co/D05j0iiSro
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
CONCORDO https://t.co/zOEHhB0Eq5
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 27, 2020
+++
ESTRATTO DELL’ARTICOLO DI MASSIMO FRANCO SUL CORRIERE DELLA SERA
«Quando sulla politica si fa prevalere una logica di puro potere, anche per una torsione inconsapevole, di solito significa che comincia la fine…». Dai vertici del Pd queste parole filtrano da giorni, sempre più nette. Non si capisce se siano frutto di frustrazione o di un’analisi preoccupata della situazione del governo. Il destinatario, tuttavia, sta assumendo contorni ben definiti: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Da quanto riferiscono, non si sente né si vede con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, da quasi una settimana. Singolare, ma neppure troppo, anche perché Zingaretti non fa parte né del governo né del Parlamento.
Semmai, la singolarità sta nell’accusa di disinvoltura e spregiudicatezza con le quali Palazzo Chigi userebbe l’emergenza di queste settimane. L’immagine della «torsione in una logica di puro potere» si è accentuata quasi in contemporanea con l’inizio delle nuove misure contro il coronavirus. Ma non è legata ai decreti presidenziali sulle chiusure e le aperture. Semmai, a suscitare un allarme misto a irritazione è l’impressione che il premier cerchi di mettere in quarantena la propria maggioranza; di muoversi in solitudine; e di sfruttare il contagio e il sostegno che il Quirinale continua a garantirgli, soprattutto per esorcizzare il fantasma di un governo alternativo.
Per il suo alleato, si tratta di un tatticismo logorante; ma a questo punto, può diventare dannoso per lo stesso presidente del Consiglio. Le ambiguità sul prestito del Mes per le strutture sanitarie sono attribuite soltanto all’esigenza di non scontentare il «suo» Movimento Cinque Stelle; e di evitare che lo scontento grillino si scarichi su Palazzo Chigi. C’è un vistoso iato tra i ritardi e i tempi dilatati coi quali l’esecutivo sta mettendo in fila i provvedimenti del Fondo per la Ripresa da presentare all’Europa, e la rapidità esibita su altri fronti. Anzi, più che di rapidità al vertice del Pd si parla di «fretta sospetta», abbinata a una certa opacità nei processi decisionali.
Vale per la manovra vistosa con la quale si tenta di concentrare la gestione dei soldi del Fondo europeo a Palazzo Chigi. Vale per le ultime nomine alla guida dei servizi segreti, trascurando il rinnovo di cariche già scadute nell’intelligence. E ancora per la riforma elettorale gestita, si sostiene, come un’arma nei confronti dei partiti alleati. Il modo in cui l’altra sera il Consiglio dei ministri ha cominciato a ridisegnare i collegi elettorali sulla scia del referendum grillino per il taglio dei parlamentari sembra fatto apposta per irritare il Pd, oltre che le forze minori.