Un governo populista può influenzare di più sia il sistema giudiziario sia la burocrazia: un vantaggio che, se adoperato in modo responsabile, può rendere più facile l’attuazione delle necessarie riforme economiche strutturali.
Affermazioni di rilievo che non arrivano da Pontida ma sono contenute in report di gennaio intitolato “Politics, populism and power” curato dagli analisti di Deutsche Bank.
LA MINACCIA DEL POPULISMO
Nel report si rileva che i risultati delle elezioni influenzeranno l’ambiente politico ed economico in Stati chiave tra cui Polonia, Turchia e Sud Africa e che uno dei fili conduttori è la minaccia del populismo.
Un esecutivo di questo tipo, sottolinea il report, può però avere un atteggiamento più influente sia sul sistema giudiziario sia sulla burocrazia e – se esercitato con un atteggiamento responsabile – si tratta di un vantaggio che facilita nell’attuare le necessarie riforme strutturali nell’economia.
Si deve pure tenere in considerazione, si sottolinea ancora, che riforme del genere possono costare voti nel breve periodo dal momento che di benefici si può parlare solo nel medio termine ma dopo un secondo o terzo mandato un governo concreto può intraprendere un programma di riforme.
LA NASCITA DEI POPULISMI DOPO LA CRISI FINANZIARIA
Il report della banca tedesca si sofferma poi sul fatto che in diversi Stati dell’area CEEMEA le dinamiche politiche interne si sono spostate a favore di populisti e nazionalisti a partire dalla crisi finanziaria, da circa dieci anni ormai, con il rischio di tensioni geopolitiche, soprattutto nel commercio internazionale.
Ciò, si legge, non può non avere ripercussioni sulle prospettive economiche visto che esecutivi populisti, in ascesa, potrebbero preferire un atteggiamento fiscale più flessibile a fronte di uno più garantito sia prima sia dopo le elezioni.
PRESSIONI SULL’INDIPENDENZA DELLE BANCHE CENTRALI?
Nello stesso tempo potrebbe subire pressioni l’indipendenza delle banche centrali, in particolare in Paesi in cui la qualità istituzionale è sotto pressione. A sua volta, ciò può mettere in pericolo i prezzi e la stabilità finanziaria.
LA POSSIBILE MESSA IN DISCUSSIONE DI LEGAMI DIPLOMATICI CONSOLIDATI
Un altro punto messo in luce dalla ricerca riguarda il fatto che le amministrazioni populiste potrebbero arrivare a ricalibrare i legami diplomatici consolidati, in particolare quelli basati su rapporti economici e finanziari. In tal modo, gli elettori potrebbero subirne il richiamo, sperando in un guadagno economico a breve termine. Il risultato potrebbe però essere la formazione di nuove faglie tra Paesi o blocchi.
(Estratto di un articolo di Policy Maker; qui l’articolo integrale di Manola Piras)