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Salvini

Pesi e colori del governo Meloni

Come è composto il governo Meloni.

Meloni su twitter, al termine della giornata di svolta storica della sua vita politica: “È un governo spedito che risponderà alle urgenze degli italiani”.

Quando arriva alla Camera e vede le foto della mostra su Falcone e Borsellino si commuove: “Ho iniziato a fare politica dopo la strage di Via D’Amelio, oggi il cerchio si chiude”.

Questa mattina Giuramento della premier e il suo governo al Quirinale. È un governo, come era prevedibile, a forte impronta meloniana. Ma sarà affiancato da due vicepremier: Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore di Forza Italia agli Esteri; Matteo Salvini, leader della Lega, alle Infrastrutture. Il terzo uomo è il vicesegretario leghista, Giancarlo Giorgetti al Mef. Esecutivo più che di centrodestra di destracentro.

Silvio Berlusconi, ne è sempre azionista di peso con il suo numero due Tajani, ottiene 5 ministeri come la Lega, inserisce all’ultimo il senatore azzurro Paolo Zangrillo, fratello del medico del S.Raffaele e suo personale, che va alla Pubblica Amministrazione.

Ma il Cav perde il braccio di ferro con Meloni sulla Giustizia. Lì va comunque un grande garantista, Carlo Nordio, candidato da FdI. Nel giro dei viceministri, l’azzurro Francesco Paolo Sisto potrebbe esserne il vice in Via Arenula. Maria Elisabetta Casellati, ex presidente del Senato, che era stata candidata dal Cav alla Giustizia, va alle Riforme.

Berlusconi incassa anche Gilberto Pichetto Fratin, azzurro della prima ora e già assessore in Piemonte, oltre che ex viceministro allo Sviluppo Economico, alla Transizione ecologica. All’Università la ex capogruppo azzurra Annamaria Bernini.

La Lega ha il suo punto di forza con il leader Salvini alle Infrastrutture e vicepremier e con il ministero strategico del Mef a Giorgetti. Alla Lega il ministero delle Autonomie regionali per Roberto Calderoli, il ministero della Disabilità per Alessandra Locatelli, anche lei della Lega. Giuseppe Valditara, docente universitario, ideologo del programma elettorale leghista, all’Istruzione.

Il grosso dei ministeri è meloniano o di area, da Adolfo Urso all’ex Sviluppo Economico, ora Imprese e Made in Italy, a Guido Crosetto alla Difesa, a Daniela Santanchè al Turismo, Raffaele Fitto agli Affari Europei e Pnrrr, Luca Ciriani ai Rapporti con il Parlamento, a esponenti di area come Gennaro Sangiuliano, già direttore del Tg2, alla Cultura, Francesco Lollobrigida, attuale capogruppo di FdI alla Camera, all’Agricoltura e Sovranità Alimentare. Alfredo Mantovano, già in An e magistrato, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Eugenia Roccella alla Famiglia e Natalità. L’ex presidente della Sicilia, Nello Musumeci, sarà al nuovo ministero del Mare e del Sud.

Nasce il governo Meloni tutto in blu. Il colore d’ordinanza inaugurato dal Cav, poi seguito da Salvini è infine ieri dalla premier nel suo tailleur. Sarà blu dipinto di blu?

Conservatore, ma con il tratto liberale rimasto un po’ in ombra, tranne importanti eccezioni.

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