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Perché Trump non trumpeggia più contro TikTok

Ecco le ultime novità di Trump su TikTok

Si sapeva che Trump volesse in qualche modo salvare TikTok dalla scure della legge che ne esige la cessione ad altra proprietà, ma ora il tycoon fa una mossa concreta benché inusuale, trasmettendo una nota alla Corte Suprema in cui le si chiede di bloccare il provvedimento che avrebbe effetto a partire dal 19 gennaio.

La nota della Corte Suprema su TikTok dopo la mossa di Trump

“Il presidente Trump si oppone al bando di TikTok negli Stati Uniti in questa congiuntura”, recita la nota trumpiana che in 25 pagine segnala la volontà del nuovo presidente “di risolvere il problema in prima persona attraverso strumenti politici una volta entrato in carica”.

Come osserva il New York Times, l’aspetto singolare dell’iniziativa è che, nella nota, non si prende alcuna posizione in merito agli argomenti legali in gioco nella disputa e in particolare sul fatto che la legge finisca per violare il Primo Emendamento della Costituzione.

Che cosa sta succedendo negli Usa su TikTok

Si punta invece a mettere in risalto le particolari capacità di Trump in materia di social media in generale e di TikTok in particolare, che unite al suo talento di negoziatore suggerirebbero alla Corte di affidare proprio a lui, e non alla legge di imminente entrata in vigore, il compito di trovare una soluzione a questo problema.

“Il presidente Trump – prosegue la nota – possiede da solo l’expertise da consumato uomo d’affari, il mandato elettorale e la volontà politica per negoziare una risoluzione con cui salvare la piattaforma ma anche affrontare le preoccupazioni di sicurezza nazionale espresse dal governo -preoccupazioni che il presidente Trump stesso ha riconosciuto”.

Mattatore dei social.

Non solo: a indicare chiaramente che sia Trump la personalità più adatta a trovare la quadra è il fatto di essere, continua la nota, “uno dei più potenti, prolifici e influenti utenti di social media nella storia”.

Si citano poi in particolare i 14,7 milioni di follower che il leader può vantare su TikTok, una base “con cui lui comunica attivamente e che gli permette di cogliere l’importanza di TikTok come un medium unico per la libertà di espressione, incluso il cuore del discorso politico”.

La nota di TikTok.

La nota di Trump alla Corte Suprema arriva poco dopo quella che la stessa Corte ha ricevuto da TikTok che parla di una chiara violazione del Primo Emendamento che soffocherà la libertà di espressione di 170 milioni di utenti americani solo sulla base di quelle che vengono definite mere speculazioni sulla minaccia cinese.

La nota di TikTok si oppone a una legge “profondamente incostituzionale” voluta da un Congresso determinato a calpestare i diritti dei suoi stessi cittadini.

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