skip to Main Content

Macron

Perché la variante Delta allarma Macron

Che cosa succede in Francia con la variante Delta. L'articolo di Enrico Martial

 

Lunedì 12 luglio, in formato “difesa sanitaria” si riuniranno i ministri del governo francese insieme al presidente Emmanuel Macron, per mettere a punto le misure di anticipazione e risposta alla variante Delta del Covid.

Si profila la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario, la cui proposta di legge potrebbe essere portata in Consiglio dei ministri il giorno seguente, 13 luglio, e poi passare all’esame del parlamento. Le questioni sindacali connesse sarebbero già state trattate nel corso della settimana, e non sembra che negli incontri si siano registrate particolari opposizioni dalle associazioni di categoria. Inoltre, l’obbligo del vaccino potrebbe essere esteso agli insegnanti: in Francia se ne parla come in Italia.

La spinta verso le vaccinazioni potrebbe arrivare non soltanto da meccanismi di obbligatorietà ma anche da specifiche condizioni per entrare in alcuni ambienti e da obiettive limitazioni. L’idea sarebbe di autorizzare l’accesso a cinema e teatri, alle sale da ginnastica e agli stessi ristoranti con il solo vincolo del pass e senza ammettere l’uso di test. Oltre a migliorare le condizioni di sicurezza sanitaria per chi li frequenta, in situazione di diffusione della variante Delta, tale approccio costituirebbe una ragione di più per farsi vaccinare. Il numero di francesi che hanno ricevuto una dose è del 52% e raggiunge il 38% con due dosi (in Italia le percentuali sono rispettivamente del 55,7% e del 36,1%). Il numero di non vaccinati è considerato relativamente alto in alcune fasce a rischio indicate dal Consiglio scientifico del 6 luglio, tra cui un buon 40% di persone con problemi di obesità.

Per il presidente Emmanuel Macron l’arrivo della variante delta costituisce un vincolo all’azione politica che prefigurava per la fine del suo mandato e in vista delle elezioni del 2022. Richiesta dalla Convenzione civica per il Clima il 21 giugno 2020, l’iscrizione del tema ambientale nella costituzione e poi il relativo referendum sono stati abbandonati dal governo di Jean Castex il 6 luglio, dopo che il Senato, a maggioranza di destra, aveva introdotto un emendamento che faceva riferimento al 2004, a un tempo in cui il tema non era ancora una priorità globale e condivisa.  Ugualmente, sembra abbandonata la riforma del sistema pensionistico, che pure era stata annunciata nel più rilassato clima di maggio, quando si pensava che i vaccini avrebbero consentito di superare gli aspetti più gravi della pandemia, cioè la pressione ospedaliera e l’alto numero di decessi.

Il presidente Macron terrà un discorso in vista del 14 luglio, festa nazionale, e si capirà se avrà un maggiore rilievo sul piano sanitario oppure su quello delle riforme, che si allaccia comunque a quello della ripresa economica.

La variante Delta è giunta in Francia ormai al 40% dei nuovi positivi, il cui numero è in risalita e potrebbe giungere a 15mila al giorno a fine luglio. il tasso di riproduzione a livello nazionale è a 1,15. Le zone particolarmente sensibili sono quelle occidentali, per esempio da Marsiglia a Nizza, la regione parigina (che ha già superato i 50 casi su 100 mila abitanti), ma anche il dipartimento delle Landes, sull’Atlantico.

Back To Top