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Essebsi

Perché la Tunisia è rimasta un po’ sorpresa dell’indifferenza dell’Italia per la morte di Essebsi

L'intervento di Giorgio Fanfani

Come italiano residente in Tunisia da anni so, meglio di tanti, quanto questo Paese sia importante per noi, storicamente, economicamente e politicamente.

La Tunisia è la porta italiana verso il continente africano.

Ora a me pare molto strano che in un momento così grave per questo Paese che perde il suo Presidente della Repubblica – una personalità di primo piano internazionale – l’Italia decida di essere rappresentata, al funerale di Beji Caid Essebsi esclusivamente dal suo ministro degli Esteri.

So da sicura ed autorevole fonte che i vertici tunisini sono rimasti delusi dalla scarsa considerazione.

La Francia che ben sa valorizzare la sua immagine, in ogni occasione, era rappresentata da Macron che ha fatto un discorso bellissimo; la Spagna dal Re; il Portogallo dal suo Presidente della Repubblica e, anche Malta ha fatto meglio di noi mandando il suo Presidente.

Noi italiani siamo amati e rispettati in Tunisia, noi potremmo e dovremmo prenderci i vantaggi di questa considerazione cogliendo le opportunità economiche e imprenditoriali più e meglio di quanto già non facciamo.

Basterebbe una politica di collaborazione e cooperazione internazionale più mirata a cogliere i bisogni delle popolazioni tunisine. Piccoli insediamenti agricolo-industriali al sud. Recupero e valorizzazione di strutture turistiche oggi fatiscenti. Formazione, formazione, formazione professionale in ogni ambito, dal turismo alla sicurezza, dalla creazione di microimprese sino alla manutenzione delle strutture pubbliche urbane.

La nostra spettacolare struttura dell’Istituto Italiano di Cultura è fatta da una grande direttrice assistita da pochissimi collaboratori; l’analogo Istituto dei francesi ha 100 persone.

Credo non ci sia più niente da aggiungere.

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