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Primo Maggio

Perché il rilancio dell’Italia passa anche dalla legge di bilancio

"Rilanciare una scuola più giusta ed equa, di qualità per tutti, che dia ai nostri giovani le competenze professionali per agire domani liberamente e produrre reddito, per restituire il debito che oggi noi stiamo siglando per loro". L'intervento di Suor Anna Monia Alfieri

 

Un caffè costerà euro 1,30. L’aumento di un caffè al bar per quanto banale è sempre la punta dell’iceberg dell’aumento dei prezzi che ha radici ben più profonde ed è caratteristico nei corsi e ricorsi storici.

Non tutti gli aumenti dei prezzi preoccupano e non in tutti i momenti storici. Proviamo a capire che cosa sta succedendo all’economia italiana post covid.

L’aumento dei prezzi preoccupa i cittadini ma anche gli analisti, in quanto è conseguente non ad un aumento dei consumi bensì alla loro riduzione.

Difatti c’è una inflazione “positiva” conseguente ad un aumento della domanda, a cui consegue un aumento dei prezzi; quando questa inflazione è contenuta risulta positiva. Evidentemente, invece, la presente inflazione preoccupa perché vede un aumento dei prezzi ma nel contesto di una economia in stallo. E in aggiunta in un tempo di post covid.

Noi dobbiamo pensare che la nostra economia è come un’automobile che è stata ferma in garage per una intera stagione invernale, senza mai essere stata messa in moto, né mossa in alcun modo. Per farla ripartire ha bisogno di una revisione, forse anche di interventi straordinari, come minimo di un cambio batteria. Ecco, questa è l’economia italiana che sta cercando progressivamente di ripartire, ma non potrà arrivare a regime come nella stagione precedente, se non a seguito di interventi straordinari.

Per essere ancora più concreti, l’economia italiana è come una economia che esce da una guerra mondiale, che è rimasta bloccata per mesi, che ora è coinvolta in un nuovo “piano Marshall”, ma che deve ancora dimostrare di saperlo mettere a frutto nella trasparenza e senza sprechi.

Premesso ciò cerchiamo di capire perché sono aumentati i prezzi, proprio perché la soluzione è nel problema. Il blocco dell’economia ha provocato l’aumento dei prezzi delle materie prime; questo fa crescere i costi di produzione e tutto ciò, alla fine della catena produttiva, si riversa sui consumatori finali.

Comprensibilmente, la gente non ha più lo stesso potere di acquisto di prima, perché ha perso il lavoro, ha esaurito i risparmi e, per chi ancora potrebbe farlo, è inoltre subentrata la paura di spendere.

Questo produce stagnazione per l’economia. Aumentano i prezzi, si riducono i consumi, le imprese si indebitano, costrette a fallire o a chiudere, licenziando il personale. Parallelamente alla riduzione della capacità di acquisto dei cittadini, aumentano i tassi di interesse, con reali difficoltà, per chi ha un mutuo per la casa, di pagare le rate.

È questo il cuore della questione: l’unica soluzione è una iniezione di speranza e positività nell’economia italiana. La legge di bilancio rappresenta una occasione senza precedenti per rilanciare il Paese attraverso l’economia e la scuola.

Rilanciare l’economia significa investire nella capacità imprenditoriale dei cittadini che producono reddito per sé e per gli altri, innescando quel processo di sussidiarietà circolare che si è interrotto per via di logiche di assistenzialismo sociale. Se si crea lavoro, le imprese possono recuperare l’aumento delle materie prime dall’aumento dei prezzi che i consumatori potranno sostenere. Si innesca un circolo virtuoso e si riparte. Lo Stato si riscopra capace di investire sulle libertà del cittadino, mantenendo per sé il ruolo di paracadute sociale per sanare le povertà contingenti con i sussidi che servono per sopravvivere, ma che poi devono favorire il reinserimento a pieno titolo nel mondo del lavoro. Ci sarà un nuovo boom economico come dopo la seconda guerra mondiale.

Rilanciare una scuola più giusta ed equa, di qualità per tutti, che dia ai nostri giovani le competenze professionali per agire domani liberamente e produrre reddito, per restituire il debito che oggi noi stiamo siglando per loro.

Solo cosi riparte il Paese Italia e si superano letture demagogiche. Allo scopo è necessario che tutte le forze politiche nessuna esclusa, i media, ogni uomo e donna di buona volontà in queste ore si concentrino sulla legge di bilancio rimandando altre questioni di palazzo al tempo opportuno.

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