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Impatto

Perché è importante nominare il nostro rappresentante in Commissione Ue

Il post di Alessandra Servitori

Alcune notizie e decisioni importanti sfuggono alla nostra conoscenza proprio quando in un rinnovato impegno di presenza a livello comunitario è estremamente vitale essere aggiornati di alcune fondamentali decisioni. Soprattutto quelle in materia economica dal momento che hanno una ricaduta sui 27 paesi che ancora oggi formano l’Unione.

Gli ambasciatori presso l’Ue hanno concordato alla fine di luglio la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio Ue per il 2020. Una volta adottato formalmente dal Consiglio, ciò costituirà un mandato per la presidenza nei negoziati con il Parlamento europeo. In totale, la posizione del Consiglio sul bilancio per il prossimo anno ammonta a 166,8 miliardi di euro in impegni e 153,1 miliardi di euro in pagamenti, ha messo in evidenza il Consiglio Ue.

Rispetto al 2019 – si legge nel comunicato di fine luglio – si registra un aumento dello 0,6% per quanto riguarda gli impegni e del 3,3% relativamente ai pagamenti. L’aumento dei pagamenti riflette l’accelerazione dell’attuazione dei programmi con l’approssimarsi della fine del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. Ciò dovrebbe consentire di adempiere agli impegni di bilancio in tempo utile per evitare l’accumulo di fatture in sospeso, in particolare nell’ambito della politica di coesione, dove l’attuazione dei programmi prosegue a ritmo sostenuto. Le cifre concordate si fondano sul presupposto che il Regno Unito continuerà a partecipare pienamente al finanziamento e all’esecuzione del bilancio Ue fino alla fine del 2020.

Ecco ampi stralci del documento:

“Il bilancio dell’anno prossimo è l’ultimo dell’attuale quadro finanziario pluriennale e gli Stati membri vogliono che sia realistico e adeguato allo scopo. La posizione del Consiglio prevede livelli di pagamenti e finanziamenti adeguati per settori prioritari fondamentali, quali la crescita e l’occupazione, l’azione per il clima e la gestione della migrazione. Al tempo stesso, apporta adeguamenti mirati alla proposta della Commissione e lascia margini sufficienti per esigenze impreviste. L’accordo raggiunto fornirà una base solida per i negoziati con il Parlamento europeo.

Il rafforzamento dell’economia europea rimane una priorità fondamentale per gli Stati membri. Il Consiglio continua pertanto a sostenere il rafforzamento dei programmi nell’ambito della rubrica “Competitività per la crescita e l’occupazione”, che riceverebbero 24 miliardi di euro in totale, ossia un aumento del 2,72% rispetto al 2019. I maggiori aumenti nel bilancio 2020 riguarderebbero i sistemi europei di radionavigazione satellitare (EGNOS e Galileo: 1,2 miliardi di euro, +74,75%), la componente Energia del meccanismo per collegare l’Europa (1,2 miliardi di euro, +24,94%) e il corpo europeo di solidarietà (166 milioni di euro, +15,88%).

In tutti questi casi il Consiglio ha avallato formalmente i livelli di finanziamento proposti dalla Commissione. Sono previsti aumenti anche per i programmi faro dell’Ue Orizzonte 2020 (12,8 miliardi di euro, +3,73%) e Erasmus+ (2,8 miliardi di euro, +2,49%), nonché per il programma COSME, che sostiene le Pmi e l’imprenditorialità, e per il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa, che contribuirà a spianare la strada al Fondo europeo per la difesa per il periodo 2021-2027 (rispettivamente +7,06% e +4,08%).

La rubrica “Coesione economica, sociale e territoriale” ottiene una maggiorazione pari a 633,6 milioni di euro, ossia un aumento del 2,23% rispetto al 2019. Il Consiglio sostiene inoltre un rafforzamento del programma LIFE, che fornisce finanziamenti per l’ambiente e l’azione per il clima (580 milioni di euro, +3,85%).

In totale, poco meno del 20% della spesa del bilancio Ue sarebbe destinato alla lotta contro i cambiamenti climatici, in linea con l’obiettivo dell’Ue per il periodo 2014-2020. Nel settore della migrazione, sono iscritte risorse aggiuntive destinate all’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) (101,4 milioni di euro, +32,4% rispetto al 2019) al fine di istituire un corpo permanente di 10mila guardie di frontiera entro il 2027. Al fine di rafforzare la protezione civile, è previsto un aumento pari a 156,2 milioni di euro dei finanziamenti destinati al meccanismo di protezione civile dell’Unione, che aiuta gli Stati membri a far fronte alle catastrofi naturali, tecnologiche e provocate dall’uomo.

Per quanto riguarda l’azione esterna nella rubrica “Ruolo mondiale dell’Europa”, il calo complessivo degli impegni rispetto al 2019 si spiega con la fine del periodo relativo agli impegni di bilancio connessi allo strumento per i rifugiati in Turchia. Le linee relative alla Turchia dello strumento di assistenza preadesione (IPA II) sono state nuovamente adeguate al ribasso rispetto alla programmazione finanziaria per riportarle ai livelli del 2019. I fondi pertinenti sono stati riassegnati, tra cui un aumento del sostegno ai Balcani occidentali.

Circa le spese amministrative il Consiglio ha adottato un approccio rigoroso. Mentre tutte le istituzioni beneficiano di un aumento del bilancio annuale per il 2020 in ragione di obblighi statutari e contrattuali, sono stati effettuati adeguamenti al progetto di bilancio della Commissione, in particolare per stabilizzare i livelli di organico. Le spese non connesse alle retribuzioni sono mantenute al livello del 2019, con limitate eccezioni.

Il Consiglio ritiene che eventuali esigenze supplementari nel settore delle spese amministrative dovrebbero essere coperte principalmente mediante una ridefinizione delle priorità. Si prevede che il Consiglio adotti formalmente la sua posizione sul bilancio Ue per il 2020 all’inizio di settembre. L’adozione della posizione del Parlamento è prevista per la seconda metà di ottobre”.

Per ora di tutto questo siamo informati solo attraverso la paziente lettura dei documenti sul sito europeo che socializziamo volentieri ma ci auguriamo vivamente di poter almeno essere adeguatamente coinvolti.

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