L’articolo esplora il tentativo dell’amministrazione Trump di modificare la definizione di CO2 come inquinante, sancita dalla Corte Suprema nel 2007, che obbliga l’EPA a regolare i gas serra se pericolosi per la salute. L’EPA, guidata da Lee Zeldin, propone di eliminare l’“endangerment finding”, sostenendo che la CO2 non sia un rischio diretto.
“La CO2 è un gas serra. Assorbe radiazioni infrarosse, ma non è un inquinante”, dichiara il Segretario all’Energia Chris Wright, evidenziando l’assenza di danni immediati. Questa iniziativa, volta a deregolamentare le emissioni, scatena un dibattito legale, con audizioni pubbliche al via.
La comunità scientifica sottolinea che l’aumento di CO2, da 280 ppm preindustriali a 425 ppm oggi, ha causato un riscaldamento di 1,27°C, intensificando tempeste, siccità e incendi. “Queste emissioni umane si aggiungono a un perfetto equilibrio”, spiega Daniele Visioni di Cornell, notando come le attività umane alterino il ciclo naturale della CO2.
Un rapporto del DOE, però, promuove la CO2 come benefica per le colture, pur ammettendo perdite nutrizionali, suscitando critiche per mancanza di trasparenza. Gruppi come l’Environmental Defense Fund contestano il rapporto DOE con azioni legali, mentre una minoranza nega la dannosità della CO2, richiedendo nuove leggi per cambiarne lo status.
“Sappiamo abbastanza da considerarla una minaccia per la salute umana e gli ecosistemi”, afferma Michael Diamond della Florida State University, evidenziando il consenso scientifico contro le visioni alternative.
(The Wall Street Journal, Eric Niiler, 19 agosto 2025; tratto dalla newsletter di Liturri – https://orabasta.substack.com/)