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Borse

Moody’s, ecco perché gli allarmismi sui downgrade sono eccessivi

Non solo Moody's. Il commento giornaliero ai mercati finanziari di Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr

Ieri la vera svolta per gli asset europei è arrivata a metà pomeriggio, quando Moscovici, firmatario insieme a Dombrovskis della lettera di ieri, ha utilizzato toni assai più conciliatori. Il commissario europeo ha dichiarato che il dialogo con l’Italia è buono, le divergenze possono essere appianate, l’Unione europea comprende le priorità del Governo italiano, e non vuole dare lezioni di budget ne interferire. La carota, dopo il bastone, insomma.

LE PAROLE DI MOSCOVICI

Non che la sostanza cambi granché, ma le parole di Moscovici hanno funto da catalyst per un bel round di ricoperture da fine settimana, alla vigilia di un week end in cui possono succedere parecchie cose.

CHE COSA SUCCEDERA’ OGGI

Oggi ci dovrebbe essere lo showdown tra Salvini e Di Maio sul decreto, ed entro lunedì bisogna rispondere al Bruxelles.

QUESTIONE DI RATING

E poi, come osservavo giorni fa, prima che l’accelerazione impressa da Bruxelles alle vicende causasse questo finimondo, sui livelli attuali lo spread prezza uno scenario abbastanza negativo. Il rating implicito si colloca tra la doppia e la singola “B”, ben sotto la soglia che divide l’investment grade dal high yield.

LA DECISIONE DI MOODY’S

Ieri sera Moody’s ha tagliato il rating sui titoli di Stato dell’Italia portandolo da Baa2 a Baa3 con outlook stabile. Baa3 rappresenta l’ultimo gradino prima del livello “spazzatura”.

ALLARMISMI ECCESSIVI

L’eventualità che i downgrade impongano vendite forzate ad alcune categorie di investitori è remota per il momento. Per determinare l’uscita dei BTP dagli indici occorrerebbero 2 downgrade da Moody’s e S&P (Citi index) oppure 4 cumulativi (Bloomberg Barclays). La inidoneità a collaterale presso ECB richiede rating junk da tutte le agenzie e l’assenza di un programma di assistenza finanziaria EU.

LO SCENARIO SULLO SPREAD

Con questo non intendo dire che gli attuali livelli coprano da qualsiasi rischio. La direzione dipende dagli eventi dei prossimi giorni e lo scenario centrale sembra uno spread nel range tra 300 e 350.

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