LE SINTONIE FRA REPUBBLICA E DAGOSPIA
Musk ad Atreju. "«Uno che fuma le canne, vende auto elettriche, ha fatto una figlia con la gestione per altri», ha fatto notare Dagospia. Non esattamente il profilo dell’ideale meloniano". (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 13, 2023
Dagospia? Pare Repubblica Web. pic.twitter.com/JcfNOfEVUZ
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 13, 2023
CONSIGLI NON RICHIESTI A VALDITARA
"Invece di perdersi in progetti di "rieducazione", con commissioni e garanti, il ministro Valditara dovrebbe spiegarci come intende affrontare la piaga delle occupazioni e assicurare il regolare svolgimento delle lezioni cui gli studenti hanno diritto". (Federico Punzi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 13, 2023
NOVITA’ IN CASA DI TIM
Il presidente di Tim, Salvatore Rossi, è pronto a lasciare il vertice di Tim: non sarà disponibile a un nuovo mandato al vertice del gruppo. (Ansa)
Perché c'era qualcuno che spingeva per una conferma di Rossi?
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"Capdeville deixa o Brasil para comandar a área de tecnologia da TIM na Itália". (Teletime)
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LE CARINERIE DI DE BENEDETTI PER LA FAMIGLIA ELKANN
"Elkann sostanzialmente ha comprato i giornali soltanto per coprire la fuga di Stellantis dall’Italia. Per coprire la deindustrializzazione e la smobilitazione degli impianti produttivi automobilistici di un gruppo che ormai è francese". (Carlo De Benedetti al Foglio)
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FOGLIO MON AMOUR
Un libro del Foglio su Aldo Moro con la testimonianza anche di Walter Mainetti, editore del Foglio e allievo del leader dc negli anni dell’Università. pic.twitter.com/OcPmqsrVIS
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Se mi avessero detto, quando da studente universitario a Bari mi abbonai al Foglio, che nel 2023 il Foglio avrebbe dedicato una pagina di intervista rilassata a Carlo De Benedetti e un libro ad Aldo Moro con le testimonianze dei suoi assistenti, francamente non ci avrei creduto.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 13, 2023
CURIOSITA’ DA ATREJU
"A destra il nome di Elon è soprattutto sinonimo della possibile rivincita del trumpismo alle elezioni del prossimo novembre, il super-evento che da tempo eccita il sovranismo, altro che scazzottata al Colosseo". (Flavia Perina, La Stampa)
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Ad Atreju, la presentazione del libro di Sallusti sarà moderata da Cruciani e Parenzo.
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CHI SONO I GIORNALISTI CHE SFILERANNO AD ATREJU. L’ARTICOLO DI START
GOZZI, UN FILO CINESE IN CONFINDUSTRIA?
La candidatura per il dopo Bonomi del presidente di Duferco e Federacciai, Gozzi, vicino a Renzi e in buoni rapporti con i cinesi, spacca Confindustria Liguria. Non solo l'imprenditore non avrebbe l'appoggio del numero uno Mondini, ma nemmeno quello di Marcegaglia. (Lettera43)
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CARTOLINE DALL’AMERICA
"Zelensky a mani vuote. Il leader ucraino si appella al Congresso “Senza fondi Usa il mondo in pericolo Cedere territori per negoziare? Follia” Ma i repubblicani fanno ancora muro “Prima chiudere il confine col Messico”". (La Stampa)
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Biden ha detto che il premier israeliano Netanyahu deve cambiare la posizione ultra-conservatrice dell'esecutivo che esclude la soluzione dei due Stati, sostenendo poi che il suo governo sta perdendo il consenso internazionale per i bombardamenti indiscriminati su Gaza. (Cnn)
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"Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo". Lo ha detto Biden: Netanyahu "deve rafforzare e cambiare" il governo israeliano per trovare una soluzione a lungo termine. "Netanyahu non vuole una soluzione a due Stati", ha aggiunto Biden. (Ansa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 13, 2023
CARTOLINA DALL’INDIA
L’India dipende dal carbone per il 73% del suo fabbisogno energetico e per rispondere all’incremento di domanda di un’economia in forte crescita ha già messo a budget altri 17 gigawatt di capacità elettrica basata proprio sul più inquinante dei combustibili fossili. (Sole24ore)
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CARTOLINA DALLA CINA
Nonostante la Cina sia diventata una potenza economica, la sua situazione sanitaria presenta molteplici, severe criticità. Solo il 30% della popolazione rurale ha accesso ad acqua potabile. L’uso dei servizi igienici è ancora poco praticato. (Maria Rita Gismondo, Sacco di Milano)
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CARTOLINA DA NAPOLI
Patteggiamento davanti alla Corte dei Conti del sindaco di Napoli ed ex ministro dell’Istruzione, Gaetano Manfredi: 200mila euro per un contenzioso che rischiava di costargliene oltre 700mila per incarichi professionali quando era prof e rettore dell’Università di Napoli. (Fatto)
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QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Il buongiorno di Belpietro pic.twitter.com/AjtAiJBHpx
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 13, 2023
"Nella Repubblica del cazzeggio succede di tutto, anche di ascoltare (e vedere) Fedez che intervista Piercamillo Davigo". (Mario Sechi, direttore di Libero)
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Il buongiorno di Travaglio pic.twitter.com/LVGouz9otu
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Il Consiglio generale della Federazione italiana editori giornali, "considerato il permanere della grave crisi del settore, rinnova l'appello al governo, al Parlamento e alle forze politiche per mantenere inalterate le risorse destinate all'editoria nella legge di Bilancio 2024".
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No. Non è La Freccia, il magazine di Fs. pic.twitter.com/X0HKZcUaRZ
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 12, 2023
Ecco i docenti al Corso “executive” su “Giornalismo e informazione multimediale” all’Università Luiss. pic.twitter.com/KfTUu51tgt
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 11, 2023
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MUSK AD ATREJU, ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI FLAVIA PERINA PER IL QUOTIDIANO LA STAMPA:
In teoria Elon Musk dovrebbe rappresentare per la destra italiana un personaggio assai discutibile sotto molti profili. È il profeta della transizione elettrica, contro cui il governo ha ingaggiato un braccio di ferro a Bruxelles sostenendo che distruggerà i ceti meno abbienti e provocherà sconvolgimenti sociali insostenibili. Ha uno status di padre piuttosto misterioso, undici figli di cui sicuramente due (ma forse pure di più) commissionati con la gestazione per altri, che la destra definisce crimine universale alla pari di schiavitù e pedofilia. Ha una biografia da grande privilegiato, figlio di una modella e di un ingegnere proprietario di miniere di diamanti in Zambia, scuole private, grandi università e tutto il resto. Ha preso ripetutamente posizione contro l’Ucraina, e non solo a parole: avrebbe sospeso l’accesso di Kiev ai satelliti di Interlink in Crimea per evitare un attacco contro la flotta russa. Ha scatenato un putiferio con l’endorsement a un post anti-israeliano che il governo Usa ha definito “un’aberrante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razziale”, salvo poi volare a Tel Aviv per farsi fotografare in giubbotto antiproiettile con Benjamin Netanyahu.
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OCCUPAZIONI DELLE SCUOLE, ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA:
Il caso del liceo Mamiani di Roma potrebbe non rimanere isolato. Altri presidi sarebbero pronti a chiedere ai genitori i danni provocati dagli studenti durante le occupazioni. Sono venti gli istituti coinvolti nella Capitale. Oltre alle lezioni perse, il danneggiamento degli edifici e degli arredi, in alcuni casi l’azione dei ragazzi ha comportato lo stop delle pratiche amministrative a ridosso delle vacanze di Natale. E per questo la preside del Mamiani, Tiziana Sallusti, minaccia di presentare il conto di 64 mila euro alle famiglie «se la scuola non riuscirà a rendicontare e perderà i fondi». «Abbiamo fatture da saldare e il pagamento dell’Iva — spiega la dirigente —, tutte operazioni che dobbiamo fare entro il 15 dicembre, prima delle chiusure natalizie». A questo si aggiunge il rallentamento dei cantieri per il rifacimento del tetto della scuola. «I costi per eventuali interruzioni o ritardi — sottolinea Sallusti — potrebbero essere addebitati al nostro liceo».
Una settimana di occupazione nella sede centrale dell’Istituto Giorgi–Woolf gestita da 40 militanti di Osa, l’Opposizione studentesca d’alternativa, ha lasciato macchinette di merendine e caffè rotte, escrementi nelle aule ed estintori svuotati. «La maggior parte di noi era contraria — spiega una ragazza —, quando siamo ritornati in classe in molti hanno avuto problemi respiratori per la polvere degli estintori». Ancora occupati invece i licei Morgagni, Manara e Virgilio, ai quali si è aggiunto ieri anche il liceo Socrate. «Non esiste lo smart working nella scuola, non è previsto — spiega Patrizia Chelini, preside del liceo Morgagni —, alcuni miei collaboratori lo stanno facendo volontariamente, ma chiaramente siamo rimasti indietro con l’attività amministrativa».
L’istituto, diventato famoso per aver sperimentato la «scuola senza voti», dovrà rimandare l’Open day, la giornata dedicata a genitori e ragazzi intenzionati a iscriversi. Inoltre, se saranno riscontrati danni al termine dell’occupazione «chiederemo il risarcimento direttamente alla famiglie degli studenti coinvolti», chiarisce la dirigente. Lo scorso anno la scuola ha dovuto pagare di tasca propria 8 mila euro per il ripristino degli ambienti.