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Le news su Crosetto, Ferrara, Mattarella, Paragon, Prodi, Tria e non solo

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Crosetto, Ferrara, Mattarella, Paragon, Prodi, Tria e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

ECCO COME IL QUIRINALE HA FATTO RISCRIVERE UN DECRETO AL GOVERNO

 

I DAZI? ALLEGRIA! FIRMATO: BRUNO VESPA

 

PER PRODI L’AMERICA NON E’ PIU’ UNA DEMOCRAZIA. REDUCE DA UN’ALTRA SEDUTA SPIRITICA?…

 

I TRUMPISMI DI BIDEN

 

I TRUMPIANI ROTTAMANO DAVID RICARDO

 

DUBBI CROSETTIANI SU TRUMP

 

I DAZI DI TRUMP VISTI DA GIULIANO FERRARA

 

LA RAGIONATA ANALISI DI UN BOCCONIANO EX BANKITALIANO… GULP

 

LE TESI GLOBAL DELL’EX MINISTRO DI UN GOVERNO SOVRANISTA

 

I DATI OPACHI DEL SOLE

 

CHE SUCCEDE AL PNRR?

 

LA ZECCA LAVORA A UN’APP DI STATO

 

QUANTO SONO COSTATI I SERVIZIETTI DI PARAGON

 

GIORNALISMI

 

 

 

QUISQULIE & PINZILLACCHERE

 

 

 

CARTOLINA DALL’AMERICA

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU QUIRINALE E GOVERNO:

Sulle osservazioni del Quirinale al provvedimento sicurezza si era aperta una frattura dentro la maggioranza con la Lega che spingeva per accelerare l’iter ma senza recepirle. È così che Palazzo Chigi ha trovato la scappatoia di un decreto legge, più rapido, che però quelle correzioni le ha inglobate. Correzioni necessarie perché quei punti segnati in rosso rappresentavano per Mattarella un arretramento rispetto ad alcune libertà e garanzie dei diritti umani. Due esempi. Nel testo era stato inserito l’obbligo – e si sottolinea l’obbligo – per le pubbliche amministrazioni, i gestori di servizi di pubblica utilità, le università e gli enti di ricerca di collaborare con i Servizi di sicurezza e stipulare convenzioni per cedere informazioni e dati anche in deroga alle normative in materia di riservatezza. Così come si impediva all’immigrato l’acquisto di una carta telefonica in assenza di permesso di soggiorno quando è sufficiente la carta d’identità ai fini della sicurezza.

In pratica, l’alt del Colle è stato su alcuni snodi del provvedimento che viravano verso una strada più securitaria che liberale mentre sull’immigrazione si scivolava verso Trump. È vero, però, che a suscitare perplessità è stato lo strumento del decreto che è stato scelto dal Governo. Perplessità attenuate dal fatto che il testo ha già avuto due passaggi parlamentari durante i quali sono state esaminate e votate le norme. Tutte, tranne le modifiche chieste da Mattarella (oltre le coperture). In particolare, la lente degli uffici giuridici del Quirinale si è concentrata su sei norme passibili di anticostituzionalità. La prima, come si diceva, è stata quella sull’obbligo di collaborazione con i servizi di sicurezza che ha trovato un muro ed è tornata a essere facoltativa. Si è poi riscritta tutta la disciplina sulle forme di resistenza anche passiva dentro le carceri limitando il delitto di rivolta solo sugli ordini «per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza», lo stesso vale nei Cpr mentre è stato escluso nei centri di accoglienza, che sono tutt’altra cosa e con tutt’altro scopo.

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