CALTAGIRONE HA TROVATO UN TESORO A NAPOLI GRAZIE AL GOVERNO?
Era un peso morto per il privato, una rogna legale anche per il pubblico e alla fine è arrivato l’accordo. La Catalgirone spa è riuscita nell’obiettivo: ha ceduto i terreni inquinati di Bagnoli a Invitalia (società controllata dal ministero dell'Economia) e quest’ultima si è…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 20, 2024
TANGENTI SOTTOVUOTO PER MISTER SOGEI
Ieri nella casa dell'ex direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, in carcere dal 15 ottobre insieme al manager Massimo Rossi di Digital Value, la Guardia di Finanza dentro al vano segreto di uno scrittoio ha trovato e sequestrato quasi 70 mila euro in contanti, contenuti in…
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LA VERITA’ UN PO’ TROPPO BIO…
Iniziano ad essere un po’ troppi foto e pezzi dedicati da La Verità al nuovo azionista de La Verità. Belpi, dai, non esagerare pic.twitter.com/TcUdvn8x4l
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I NUOVI AMORI DEL FOGLIO…
IL NUOVO AMORE DEL FOGLIO
"Un garantista pragmatico nemico degli ambientalisti ideologici non alleato con il partito delle manette desideroso di combattere la povertà senza aggredire la ricchezza e di ragionare sul lavoro senza farsi dettare l’agenda dalla Cgil. Viva mr De…
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MINZO STA MANZO?
Minzolini condannato, dice Virginia Raggi pic.twitter.com/cQrmJ30Iyd
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SCIOPEROMANIA LEGALE
Scioperi nei trasporti. "La legge prevede un intervallo di soli 10 giorni tra una protesta e l’altra: potremmo avere 3 scioperi al mese e sarebbero legittimi. La precedente Commissione lo aveva raddoppiato a 20 ma il Consiglio di Stato ha bloccato la modifica". (Paola Bellocchi,…
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ORBANISMI
L'Italia è l'unico paese fondatore dell'Ue a non aver sostenuto la Commissione nella causa davanti alla Corte di giustizia dell'Ue contro l'Ungheria per violazione dei diritti fondamentali dopo l'adozione della legge anti Lgbt. (Mattinale europeo)
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CARTOLINE DA BRUXELLES
"L'Ue non è in grado di stanziare i 6,6 miliardi di euro della European Peace Facility per finanziare la fornitura di armi all'Ucraina, di cui 5 miliardi nel 2024. Colpa del veto ungherese". (Mattinale europeo)
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Ucraina. I missili ATACMS americani hanno una gittata limitata a 300 km. Almeno, la decisione di Biden ha rinnovato la pressione sulla Germania affinché fornisca missili balistici Taurus, che hanno una gittata di oltre 500 km, e dovrebbe accelerare la fornitura di missili…
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LE GOOGLATE DI ALPHABET
Alphabet. Nel 2017, l’86,3% dei ricavi arrivava dalla pubblicità mentre il cloud computing valeva il 3,7% del giro d’affari. Nello scorso anno, invece, la nuvola informatica ha generato il 10,7% delle vendite a fronte di un advertising che ha pesato per 77,3% sul fatturato.…
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO DOMANI SU CALTAGIRONE:
Era un peso morto per il privato, una rogna legale anche per il pubblico e alla fine è arrivato l’accordo. La Catalgirone spa è riuscita nell’obiettivo: ha ceduto i terreni inquinati di Bagnoli a Invitalia e quest’ultima si è presa l’onere di bonificarli. La proprietà dell’area ex Cementir era di Basi 15, una società della holding dell’imprenditore romano, da tempo si prospettava l’ipotesi di cessione a costo zero dell’area che attende da anni la bonifica definitiva. Francesco Gaetano Caltagirone, editore del Messaggero e del quotidiano Il Mattino di Napoli, ha un impero che spazia dall’editoria alla finanza passando per l’intramontabile cemento.
Il fatturato del suo gruppo in larga parte viene ormai prodotto fuori dall’Italia, ma Caltagirone mantiene saldamente i suoi piedi e il suo cuore nella capitale. Il possibile accordo tra le parti era stato già anticipato, lo scorso gennaio, dalla relazione del commissario e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Un documento che faceva riferimento al pluriennale contenzioso che era in via di risoluzione attraverso un accordo poi da sottoporre alla cabina di regia che si occupa del risanamento e rilancio dell’area. In pratica la chiusura delle dispute amministrative porta a un esito auspicato soprattutto dal privato: le bonifiche saranno eseguite con soldi pubblici e da Invitalia.
Un costo alto a fronte della cessione a titolo gratuito dei terreni. Alla bonifica si aggiunge anche l’abbattimento dei manufatti esistenti e anche in questo caso il costo è a carico dello stato, cioè dei contribuenti italiani.
Di questo accordo si parla da tempo, già nel 2020, in un documento inviato da Basi 15 all’attenzione di Invitalia e commissariato di governo, la srl chiariva: «L’attività di risanamento ambientale della propria area descritta nel Piano è da intendersi a totale ed esclusivo carico di Invitalia S.p.A. e tiene, pertanto, a precisare che ogni diversa e contraria interpretazione/
In pratica o la bonifica era a carico dello stato oppure non ci sarebbe stato accordo tra le parti visto che, stando alla ricostruzione della società partecipata da Caltagirone spa, la società non è «responsabile dello stato di contaminazione di tale area».
E per chiarirlo evidenziava: «L’origine delle sostanze contaminanti non è in alcun modo riconducibile al processo produttivo del cemento svolto nell’area dall’IRI, bensì deve senza dubbio considerarsi legata ai processi industriali esercitati nella confinante e vastissima area dell’ex Ilva e/o alle caratteristiche naturali della zona del grande complesso vulcanico dei Campi Flegrei».
Proprio lo scorso luglio è stato firmato un protocollo d’intesta tra governo e commissario che ha previsto l’assegnazione di 1,2 miliardi di euro «per gli interventi di bonifica, la costruzione delle infrastrutture e il recupero della fruibilità delle aree in modo da consentirne la rigenerazione», annunciava Invitalia, l’agenzia dello sviluppo del ministero dell’Economia, guidata da Bernardo Mattarella, nipote del presidente della Repubblica.
«Invitalia, in qualità di soggetto attuatore, ha già completato e collaudato i lavori di bonifica dell’area ex Eternit, una tra le più importanti bonifiche integrali da amianto effettuate in Italia, e ha avviato i lavori di bonifica del Parco dello Sport», si legge ancora sul sito della spa. Ora arriva, per i terreni di Basi 15, l’accordo tra le parti che scaricano sull’erario gli oneri della bonifica, ma dal commissariato, guidato dal sindaco Manfredi, arrivano parole entusiastiche: «Si chiude contenzioso tra l’azienda e Invitalia, sarebbe durato molti anni e, invece, questa soluzione sblocca i lavori. Su Bagnoli svoltiamo dopo decenni di immobilismo». Anche il gruppo Caltagirone svolta e dalla parte giusta.