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Le news su Angelini, Berlusconi, Cairo, Dagospia, Meloni, Poste, Recordati, Tajani e non solo

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Angelini Pharma, Berlusconi, Cairo, Dagospia, Meloni, Poste, Recordati, Tajani e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

FINALMENTE UN VERO INTELLETTUALE E POLITOLOGO NEL SALOTTO TV DI LILLI

 

IL LIBERISMO MADE IN CAIRO

 

IL LIBERISMO INTERMITTENTE DEGLI EINAUDIANI ALL’AMATRICIANA

 

AMOREVOLI PENSIERINI MELONIANI PER IL COLLE

 

IL RITOCCHINO PER I FONDI AI PARTITI

 

L’ORGANIGRAMMA DI FORZA ITALIA POST TAJANI…

 

ANGELINI-RECORDATI: CHE PACCHIA COMPRARE QUOTATE SENZA OPA…

 

C’E’ POSTA PER I POSTINI

 

VACANZA TORMENTATA PER VON DER LEYEN

 

CARTOLINA DALLA FRANCIA

 

CARTOLINA DALLA GERMANIA

 

CARTOLINA DALLA CINA

 

CARTOLINA DALL’AMERICA

 

CARTOLINA DALL’UCRAINA

 

GIORNALISMI

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA (DI URBANO CAIRO) SU URBANO CAIRO:

 Si vede lontano un miglio che il calcio lo vive con passione, la stessa che ha per il mondo dei giornali, non sarebbe diventato presidente del Torino e di Rcs MediaGroup. Gioca in casa, a Sport Industry Talk sesta edizione del convegno organizzato dal Corriere della Sera e da Rcs Academy. Conosce bene i problemi dello sport e del calcio in particolare, il pezzo forte del convegno. Tante le riflessioni, gli spunti di interesse: «Da ragazzino sognavo di fare il calciatore, ho fatto altre cose…», gli è andata bene. «Il nostro sport è vittima di un paradosso: i costi crescono più dei ricavi. Questo non accade solo in Italia ma anche all’estero… ».

Per esempio la tanto decantata Premier inglese «che vale 8,2 miliardi di euro ha perdite pesanti e solo 4 squadre in attivo». Il problema lo affronta in profondità: «Il calcio è diventato un’attività insostenibile: si deve puntare ad aumentare i ricavi e a contenere i costi». Sollecitato su eventuali interventi dall’alto, di quella politica chiamata governo, Cairo osserva: «Posso anche capire certi ragionamenti: ma come il calcio paga ingaggi milionari e poi pretende aiuti… I governi temono le critiche della gente. Ma non è proprio così: il nostro settore sul piano fiscale produce cifre altissime, ha dimensioni importanti sul piano occupazionale, condiziona il pil, senza dimenticare che certi risultati, per esempio la vittoria degli Europei nel 2021 incide positivamente sull’umore della gente». Lo sport è terapeutico. Ma è anche cultura. «Il cinema non ha la sua tax credit? Perché non concederlo al calcio – spiega Cairo – che potrebbe fare opportuni investimenti sui settori giovanili?».

Il Paese vive un’emergenza stadi e di impiantistica sportiva. Altra proposta: «Se pensiamo all’ecobonus parliamo di 120-140 miliardi, ecco che con un 2% daremmo un forte impulso a un settore, quello degli stadi, così importante per l’economia del Paese». C’è spazio per la fiducia? «Sono un ottimista di natura, ma i numeri sono importanti. Il calcio italiano ha un patrimonio netto, mi riferisco alle società, di 350 milioni, con 5,7 miliardi di indebitamento. Qualcosa va fatto, per non mettere a rischio il sistema calcio che aiuta e sostiene tutto lo sport»

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