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Donne

Le donne che cercano la parità con gli uomini mancano di ambizione (Timothy Leary)

La battuta provocatoria di Timothy Leary è un invito a osare di più, ad avere più coraggio, ad alzare l'asticella delle proprie aspirazioni. Il corsivo di Michele Magno fra cronaca e storia

 

Da Ursula von der Leyen a Christine Lagarde, da Roberta Metsola a Élisabeth Borne, da Sanna  Marin a Giorgia Meloni, solo per fare qualche nome, è una “Europa felix” quella in cui tante donne hanno elevate responsabilità istituzionali o governano in prima persona. Tuttavia, non si tratta di una novità assoluta nella sua storia. Infatti, anche il Cinquecento vide un fenomeno analogo. Per fare qualche nome, Maria Tudor e poi sua sorella Elisabetta salirono sul trono d’Inghilterra. Maria Stuarda cinse la corona di Scozia. Margherita d’Austria guidò i Paesi Bassi in rivolta contro la dominazione spagnola. Jeanne d’Albret, regina di Navarra, fu una fiera paladina della causa protestante. Caterina de’ Medici resse la monarchia francese durante ben otto guerre di religione.

Allora a questo “Rinascimento al femminile” non corrispose un miglioramento giuridico della condizione delle donne. Dimostrò che alcune nobili signore avevano saputo far valere il proprio lignaggio, la propria intelligenza e, talvolta, la propria bellezza, a dispetto della cultura misogina dell’epoca. Ma, per quanto spettacolari, i loro successi non scalfirono il monopolio maschile del potere. Cinque secoli dopo, nonostante gli straordinari progressi realizzati nel campo dei diritti di genere, il cammino resta ancora lungo – soprattutto in Italia – prima che l’altra metà del cielo occupi il posto che le spetta nella società e nella politica. Per numerose e note ragioni, e malgrado le benemerite quote rosa.

Timothy Leary, che prima di diventare negli anni Sessanta il profeta della “rivoluzione psichedelica” in America era uno stimato professore di psicologia a Harvard, diceva che le donne che cercano la parità con gli uomini mancano di ambizione. È una battuta irriverente e provocatoria, che può divertire o indignare. Mette comunque in discussione la verità apparente di un luogo comune. È quindi un invito a osare di più, ad avere più coraggio, ad alzare l’asticella delle proprie aspirazioni. Se non ora, quando?

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