Quando la pandemia di coronavirus ha travolto le città del mondo questa primavera, gli impiegati hanno dovuto correre a casa. Portando con sé i loro portatili, sono entrati in un nuovo mondo di riunioni con la chiamata Zoom e il lavoro a distanza con le loro famiglie, o i loro coinquilini, nella stanza accanto. Un numero sorprendente di loro ha scoperto che gli piace. Non dover prendere i mezzi pubblici affollati per andare al lavoro, o destreggiarsi tra gli orari di lavoro con i partner, è stato un vantaggio inaspettato. Anche i bambini che irrompono nelle stanze quando i genitori sono in videochiamata sono stati trattati con indulgenza.
La pandemia ha colpito in un’epoca in cui la tecnologia e la globalizzazione avevano allentato i legami tra i dipendenti e i luoghi di lavoro. Negli ultimi decenni le aziende non sono state lente a sfruttare questa situazione, esternalizzando alcune mansioni – e persino interi reparti – in paesi a basso salario. Ora si trovano di fronte a dipendenti che vogliono che la globalizzazione virtuale funzioni in entrambi i sensi. I dipendenti devono anche fare attenzione a ciò che desiderano. È stato relativamente facile rimanere in contatto con i colleghi che già conoscevano bene tramite videochiamata durante l’emergenza, ma questi legami si sfilaccerebbero a lungo termine. Sarebbe anche più difficile per le nuove assunzioni che non hanno mai conosciuto la vita d’ufficio.
Venire al lavoro è di per sé una dimostrazione di impegno e i dipendenti che si assentano completamente dai luoghi di lavoro rischiano di essere ignorati o, col tempo, scartati. Quando la pandemia si attenua, è necessario un nuovo patto tra i datori di lavoro e il loro personale per stabilire nuovi modelli che vadano a beneficio di entrambe le parti. È chiaro che molti di coloro che fanno i pendolari cinque giorni alla settimana non vorranno tornare a farlo; potrebbero essere più felici e più produttivi con un misto di lavoro a casa e in ufficio. La fine dell’ufficio può essere tecnologicamente possibile, ma non sarebbe nell’interesse a lungo termine degli affari o della società.
La pandemia ha fatto sì che molti si interroghino sul loro modo di vivere e di lavorare, ma la maggior parte di loro cercherà un impegno continuo con maggiore flessibilità, non una rivoluzione permanente.