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La tela di Meloni

Fatti e impressioni sugli incontri dei leader a margine dei funerali di Papa Francesco. La nota di Sacchi

Giorgia Meloni non compare nella foto a quattro dentro la Basilica di S.Pietro che ritrae Donald Trump e Volodymyr Zelensky accanto alla coppia di “volenterosi” fatta dal presidente francese Emmanuel Macron e il premier inglese Keir Starmer. Coppia imprevista, secondo osservatori maliziosi, o coppia “imbucata”, secondo salaci commenti sul web. Spuntano anche retroscena sulla terza sedia sulla quale si sarebbe dovuto o avrebbe voluto sedersi, accanto ai due veri protagonisti Trump e il presidente ucraino, Macron, atterrato a Roma venerdì sera con anticipo sugli altri leader per poter rendere omaggio, è stato detto, al Papa prima che la bara fosse chiusa. Ma anche in quel caso la scena gli è stata oggettivamente rubata tutta dall’arrivo dell’Air Force One con Trump e la first lady Melania.

Ma al di là dei gossip e intenzioni di protagonismo attribuite dai maligni al presidente francese, il risultato è che Giorgia Meloni ha saputo tenere salda la difficile e delicata barra di una diplomazia che correva parallela tra le esequie di Papa Francesco e l’incontro di tutti i grandi del mondo. Sballate le previsioni mediatiche secondo cui Ursula von der Leyen alla fine avrebbe incontrato Trump sui dazi, oscurando così valore e necessità del ruolo di ponte di Meloni tra Ue e Usa. Von der Leyen, che posta su X l’immagine, e Trump si limitano a salutarsi e stringersi la mano, dopo che lei lo raggiunge.

Ma, come del resto aveva previsto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che aveva ritenuto fuori luogo un vertice sui dazi a margine dei funerali del Papa, resta integro tutto il lavoro iniziato da Meloni con la visita a Washington con l’obiettivo dell’incontro a Roma con Trump e la Ue. Quanto alla pace per l’Ucraina, Meloni che ieri ha di nuovo incontrato seppur brevemente Trump a S.Pietro, nel pomeriggio ha ricevuto a Palazzo Chigi Zelensky, che ha confermato la chiarezza della posizione italiana a difesa del suo Paese. Meloni, come riporta il sito online del giornale “La Repubblica”, commenta soddisfatta: “Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del ‘Papa della pace’ ha un significato enorme”.

L’incontro, immortalato dalla storica foto che ha fatto il giro del mondo, viene definito “costruttivo” da Andryi Yermak, capo dell’ufficio presidenziale ucraino, che precisa come il colloquio sia durato “15 minuti”. Poi, il premier per circa un’ora nel pomeriggio è a colloquio a Palazzo Chigi con Zelensky. Come riferisce una nota della Presidenza del Consiglio, i leader ribadiscono “il sostegno agli sforzi del presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all’Ucraina”.

Meloni esprime a Zelensky le condoglianze del governo italiano per le vittime dei recenti attacchi russi, sottolineando l’urgenza “di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, nonché della necessità di un impegno concreto da parte di Mosca per l’avvio di un processo di pace”. Il presidente del Consiglio apprezza “la piena disponibilità dell’Ucraina per un immediato cessate il fuoco”, ma “ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace”, ribadisce Palazzo Chigi. E Zelensky: “Da Meloni una posizione chiara”.

Da FdI plauso al premier che suona indirettamente polemico con Macron e quell’imprevisto scatto a S.Pietro con Trump e Zelensky. Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e la Coesione, sottolinea che il premier ” ha dato prova di intelligenza, equilibrio e alto senso delle istituzioni”. Perché “in un evento di portata storica e rilevanza mondiale, ha saputo mantenere un atteggiamento da statista: misurato, rispettoso e pienamente all’altezza del ruolo di leader e padrona di casa. Ancora una volta, il Presidente Meloni si è distinto per correttezza, sobrietà e compostezza, contribuendo a riaffermare il prestigio e la credibilità internazionale dell’Italia”.

Del resto, se il premier, sempre attenta a tessere un delicato ruolo di ponte tra Ue e Usa di Trump, in quello scatto si fosse aggiunta all’imprevista coppia di “volenterosi”a S.Pietro, che però hanno dovuto subito lasciare soli Trump e Zelensky, sarebbe risaltata ancora di più l’assenza di un’altra protagonista: la presidente Ue, von der Leyen. Che ha commentato la stretta di mano con Trump su X come “un ottimo scambio”. Che il governo italiano ora ha in programma di approfondire a Roma, con un vero vertice sui dazi, secondo il percorso tracciato da Meloni nella visita a Washington.

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